5 Astraea: differenze tra le versioni

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m integro nel testo l'informazione sul simbolo astronomico
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Astrea si compone di [[silicato|silicati]] di [[ferro]] e [[magnesio]], come gli altri [[asteroide di tipo S|asteroidi di tipo S]] - classe a cui spettroscopicamente appartiene.<ref name=Hanus_p14/> Percorre un'[[orbita]] inclinata di circa 5° rispetto al piano dell'[[eclittica]], mediamente [[eccentricità orbitale|eccentrica]], che completa in 4 anni e 47 giorni,<ref name=DatiOrbitali/> nella porzione intermedia della fascia degli asteroidi. È il prototipo della [[famiglia Astrea]].<ref>{{Cita|A. Milani ''et al.''|pp. 22-23|Milani_2014}}, 2014.</ref>
 
Sebbene non sia fisicamente rimarchevole, la sua scoperta, avvenuta 38 anni dopo quella di [[4 Vesta|Vesta]], ravvivò la ricerca di nuovi asteroidi nella metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. Il simbolo astronomico di Astraea ([[File:Astraea symbol.svg|10px]]) rappresenta una [[Bilancia|bilancia]]
 
== Osservazione ==
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Nella notte dell'8 dicembre 1845, Hencke stava eseguendo osservazioni di Vesta in una zona del cielo a lui ben nota nella [[Toro (costellazione)|costellazione del Toro]], quando individuò un oggetto dall'aspetto stellare della nona magnitudine che non era presente nelle carte in suo possesso.<ref name=Scoperta>{{cita|K. L. Hencke|27-35|Scoperta}}, 1846.</ref> Poiché le cattive condizioni meteorologiche gli avrebbero impedito di proseguire le osservazioni nei giorni seguenti, il 10 dicembre scrisse una nota a Johann Encke affinché l'osservatorio di Berlino potesse confermare la scoperta. Una conferma ottenuta il 14 dicembre condusse Encke a divulgare la notizia a [[Heinrich Christian Schumacher|Heinrich Schumacher]] il 15 dicembre. «Il nuovo pianeta fu osservato da [[Distretto di Altona|Altona]] ed Amburgo il 17 dicembre; da [[Osservatorio di Greenwich|Londra]] e Cambridge il 24; da [[Osservatorio di Pulkovo|Pulkovo]] il 26; da Bonn, il 2 gennaio; e successivamente da quasi tutti gli osservatori d'Europa».<ref name=Scoperta2>{{Cita|Benjamin Silliman, J. D. Dana|p. 445|Scoperta2}}, 1846.</ref> La scoperta di Astrea, seguita da quella di [[6 Hebe|Ebe]] quasi un anno e mezzo dopo, invogliò numerosi altri astronomi a riprendere la ricerca degli asteroidi; ciò determinò un rapido incremento nel nuemero degli oggetti scoperti.<ref>{{cita libro |lingua=en |titolo=School Atlas of Astronomy |autore=A. Keith Johnston |coautore=Robert Grant |editore=William Blackwood and sons |anno=1869 |pp=28-39 |url=https://books.google.it/books?id=mzMAAAAAQAAJ&dq= |accesso=21 ottobre 2015}}</ref>
 
Karl Hencke invitò Johann Encke ad assegnare un nome all'asteroide,<ref name=Hind>{{cita|J. R. Hind|pp. 120-121|Hind}}, 1852.</ref> che fu così battezzato in onore della [[Mitologia greca|dea greca]] della [[Giustizia]], [[Astrea (divinità)|Astrea]], già identificata dai [[Antichi Greci|Greci]] nella [[Vergine (costellazione)|costellazione della Vergine]].<ref name=denominazione>{{cita libro |titolo=Mitologia. Le Garzantine |autore=Pierre Grimal |curatore=Carlo Cordié |editore=Garzanti |città=Milano |anno=2006 |isbn=978-88-11-50482-5 |p=76}}</ref> Come per gli altri asteroidi scoperti precedentemente, ad Astrea fu assegnato un simbolo astronomico, [[File:5 Astraea Symbol.svg|15px|Antico simbolo di Astraea]], che rappresentava una [[bilancia]].<ref name=Storia/> Tuttavia, nel 1851 (quando il numero di asteroidi scoperti raggiunse le 15 unità) Johann Encke propose l'adozione di un differente sistema di identificazione, suggerendo di utilizzare un numero corrispondente all'ordine di scoperta racchiuso in un circoletto, che fu rapidamente adottato nelle riviste scientifiche. Al crescere del numero degli asteroidi scoperti, si ricorse poi al numero tra parentesi tonde seguito dal nome, secondo l'uso odierno della [[Designazione provvisoria degli asteroidi#Le convenzioni precedenti|designazione asteroidale]].<ref name=Storia>{{Cita web|lingua=en |titolo=When did asteroids become minor planets? |autore=Hilton, J.L. |data=16 novembre 2007 |editore= U.S. Naval Observatory |url=http://aa.usno.navy.mil/faq/docs/minorplanets.php |accesso=7 settembre 2016}}</ref>
 
=== Osservazioni successive ===