Castello di Santa Lucia del Mela: differenze tra le versioni

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Periodo dominazione spagnola: Correzione Tusini in Tunisi
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* Nel [[1535]] nei giorni prossimi il 19, 20 e 21 ottobre, già annoverato come ospite a Messina presso il [[monastero di San Placido Calonerò]] dell'[[Ordine benedettino]], reduce dalla [[Conquista di Tunisi (1535)|conquista di Tunisi]], vittoria contro i [[turchi]], è ricevuto trionfalmente [[Carlo V d'Asburgo]]. La presenza dell'Imperatore è documentata presso il convento della chiesa del Sacro Cuore, il seguito del corteo regio presso il Castello. L'evento s'inquadra durante la prelatura di [[Girolamo Zafarana]], benedettino messinese, [[abate]] di [[Santa Lucia del Mela]] nonché abate del [[monastero basiliano di San Salvatore di Placa]] per concessione di [[Clemente Majo]]. Lo Zafarana esercitò tutte le prerogative del suo ufficio di Cappellano Maggiore, celebrando la Santa Messa alla presenza dell'imperatore e benedicendo la mensa.
* [[1539]], Città e Castello subiscono l'attacco delle truppe spagnole ammutinate. I contingenti lasciati a custodia de [[La Goletta]] dopo la [[Conquista di Tunisi (1535)|Presa di TusiniTunisi]], si ribellarono per questioni di mancati pagamenti. Gran parte delle guarnigioni abbandonarono il presidio e navigarono alla volta della vicina Sicilia.<ref> [https://books.google.it/books?id=PhVcAAAAcAAJ Pagina 105 - 107, Giovanni Evangelista di Blasio Gambacorta, ''Storia cronologica de viceré, luogotenenti, e presidenti del Regno di Sicilia''], Volume 2, Palermo, 1790.</ref> A titolo preventivo, per motivi di sicurezza furono confinati sull'isola di Lipari, ma contravvenendo alle disposizioni impartite dal [[viceré di Sicilia]] [[Ferrante I Gonzaga]], gli ammutinati sbarcarono a Messina per essere immediatamente respinti. Dopo disordini provocati a [[Castanea delle Furie|Castania]] e [[Torre Faro|Faro]] si inpossessarono e depredarono la città di [[Monforte San Giorgio|Monforte]], per poi commettere ulteriori razzie a [[Castroreale]], che a dispetto delle ingenti perdite, non sortirono l'effetto sperato per l'inclemenza del tempo. Col tentativo di mediazione svoltosi a [[Milazzo]] e dopo il giuramento convenuto col patto siglato a [[Linguaglossa]], nonostante i pagamenti effettuati a saldo dei compensi pattuiti, il viceré chiamò in rassegna con pretesti vari i capi dei sediziosi, facendoli strangolare rispettivamente a [[Messina]], [[Militello in Val di Catania|Militello]], [[Vizzini]], [[Lentini]] e altre località.
* [[1544]], Similmente a [[Milazzo]] le armate della poderosa flotta turca - ottomana sotto il comando di [[Khayr al-Din Barbarossa]] minacciano la città.
* [[1558]], Il documentatore, storico, viaggiatore [[Tommaso Fazello]] annovera nei suoi scritti il '''Castel di Santa Lucia''' localizzato a tre miglia dal [[Monastero di Santa Maria di Gala|monastero basiliano di Santa Maria la Gala]] e a sei miglia dal [[Castello di Milazzo]].<ref>[https://books.google.it/books?id=hM2XPuLTSDgC Pagina 565, Capitolo VIII [[Tommaso Fazello]], ''Della storia di Sicilia, Deche due del r.p.m. Tommaso Fazello siciliano...'', Volume 6]</ref>