Circuito di Spa-Francorchamps: differenze tra le versioni

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Dall'idea degli organizzatori risultava un percorso di forma triangolare di circa 14 [[chilometro|km]], tra i più lunghi del calendario internazionale, e allo stesso tempo per via dei lunghi tratti rettilinei uno dei più veloci e impegnativi. Una pista in cui i campioni facevano la differenza, soprattutto dopo le modifiche al tracciato di fine anni 30 realizzate allo scopo di farne una delle piste più veloci d'Europa<ref name=spa_history/>, in cui tra l'altro venne aggirata la lenta e contorta sezione dell'''[[Ancienne Douane]]'' mediante una velocissima e ripida combinazione di curve destra-sinistra in salita (in 240 metri di pista si affronta un dislivello di 24 metri<ref name=spa_map>{{cita web|url=http://www.spa-francorchamps.be/en/pdf/SF_access-detailed-map-pro.pdf|titolo=Mappa dettagliata del circuito di Spa-Francorchamps|editore=www.spa-francorchamps.be|accesso=20 agosto 2010}}</ref>) che sarebbe diventata una delle curve più famose dell'[[automobilismo]] mondiale, la ''Raidillon''<ref name=spa_history/><ref name=raidillon>{{cita web|url=http://www.circuitsofthepast.nl/index.php/en-US/raidillon|titolo=Articolo sulla realizzazione della curva ''Raidillon''|lingua=en|autore=Herman Liesemeijer|editore=www.circuitsofthepast.nl|accesso=20 agosto 2010}}</ref> (in francese: salita ripida), che è conosciuta al grande pubblico degli appassionati insieme alla curva sinistrorsa posta in fondo alla valle dell<nowiki>'</nowiki>''Eau Rouge'' (Acqua rossa, dal nome del fiume che scorre sotto alla curva)<ref name=spa_map/> e che vi si immette, formando la sezione ''Eau Rouge-Raidillon'' che è di frequente ed erroneamente<ref name=raidillon/> denominata semplicemente ''Eau Rouge''.
 
La ''Raidillon'' non è però l'unica curva "artificiale" creata in questo tracciato naturale: dopo la [[seconda guerra mondiale]], continuando nel loro intento di farne il circuito più veloce d'Europa, gli organizzatori decisero di bypassareaggirare il "tornante di Stavelot", posto ad un incrocio all'estrema periferia dell'abitato di Stavelot<ref>Nel 1939 il tracciato passava ancora attraverso l'incrocio tra la N69 (il "Rettilineo di Masta") e la "Route de l'Eau Rouge" (che riporta verso il traguardo), molto simile al tornante ''La Source'', come si può vedere in questo video (http://www.youtube.com/watch?v=Hu_x-0PllUc) al tempo 01:35, dove viene definito "Stavelot hairpin"</ref> subito dopo la ''piega di Holowell'', una veloce sequenza destra-sinistra alla fine del secondo tratto del ''rettilineo di Masta''<ref name=spa_lap>{{cita web|url=http://www.circuitsofthepast.nl/index.php/en-US/lapfrancorchamps|titolo=Galleria fotografica di un giro sul tracciato originale di Spa-Francorchamps|lingua=en|autore=Herman Liesemeijer|editore=www.circuitsofthepast.nl|accesso=21 agosto 2010}}</ref>. Realizzarono quindi nel 1947 una bretella di raccordo che nasceva alla fine del breve allungo posto nel mezzo del destra-sinistra di ''Holowell'' per formare con essa un unico curvone veloce e lievemente soprelevato che si congiungeva al tracciato originale circa trecento metri dopo il "tornante di Stavelot", riducendo così la lunghezza totale del circuito di circa 600 metri.
 
Dopo la [[Seconda guerra mondiale]], la pista iniziò a ospitare il neonato [[Campionato mondiale di Formula 1]], diventando uno dei banchi di prova più importanti per i piloti della massima categoria automobilistica. Infatti la maggioranza delle curve erano delle vere e proprie sfide da affrontare ogni giro a velocità pazzesche, col risultato di rendere evidente la differenza tra i piloti medi e i campioni. Oltre alle già citate ''Eau Rouge-Raidillon'' e ''Stavelot'' sono passate alla storia curve come la vecchia ''Malmedy'' (una lunga curva a destra in forte discesa, rallentata a partire dal 1970 da una chicane<ref name=chicanes_spa>{{cita web|url=http://www.gdecarli.it/php/circuit.php?var1=108&var2=1|titolo=Scheda su Spa-Francorchamps|editore=www.gdecarli.it|accesso=28 settembre 2011}}</ref>), ''Masta'' (la serrata sequenza sinistra-destra da affrontare in pieno in mezzo alle case posta a metà del ''rettilineo di Masta''<ref>Nel 1975 si costruì una chicane all'ingresso della curva-e-controcurva, ma non fu mai usata perché ritenuta essa stessa pericolosa (fonte:{{cita web|url=http://www.gdecarli.it/php/circuit.php?var1=108&var2=1|titolo=Scheda su Spa-Francorchamps|editore=www.gdecarli.it|accesso=28 settembre 2011}})</ref>) e la ''Blanchimont'' (che fa parte dell'attuale tracciato). Le alte medie erano ovviamente grande fonte di rischio per piloti e centauri, così a causa della sua pericolosità, Spa fu teatro di parecchi incidenti, spesso mortali. Nella seconda metà degli anni '60 la pista fu adeguata, per quanto possibile su un tracciato normalmente adibito alla viabilità ordinaria, ai nuovi standard di sicurezza<ref name=chicanes_spa/>, ma ciò non bastò a placare le rivendicazioni dei piloti di Formula 1, che con l'avvento degli [[alettone (veicoli)|alettoni]] dovevano affrontare percorrenze in curva elevatissime. Così, dopo l'edizione del [[Campionato mondiale di Formula 1 1970|1970]], su pressione del sindacato piloti guidato da [[Jackie Stewart]], si decise di trasferire la prova belga del mondiale a [[Circuito di Nivelles|Nivelles]] prima e a [[Circuito di Zolder|Zolder]] poi. Nel frattempo, l'autodromo di Spa-Francorchamps continuò ad ospitare le altre maggiori categorie automobilistiche (in primis la [[1000 km di Spa|1000 km]] per [[Sport Prototipo|vetture prototipo]] e la [[24 Ore di Spa|24 Ore]] per [[Turismo (automobile)|vetture turismo]]) e il [[Motomondiale]] (disputatovisi dal [[Gran Premio motociclistico del Belgio 1949|1949]] fino al [[Gran Premio motociclistico del Belgio 1990|1990]], ad eccezione del 1980).