Edoardo Scarfoglio: differenze tra le versioni
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Fece parte della redazione del ''[[Capitan Fracassa (rivista)|Capitan Fracassa]]'', fondato nel 1880 da [[Luigi Arnaldo Vassallo|Gandolin]], dove scrisse con lo pseudonimo di "Papavero". Presso il giornale incontrò nuovamente il poco più giovane [[Gabriele D'Annunzio]], che aveva conosciuto giovanissimo a Francavilla. Il giornale era anche un cenacolo del nuovo giornalismo e della nuova letteratura italiana e un salotto letterario da cui passavano i più importanti personaggi. Importante figura nella vita di Scarfoglio fu anche la moglie, [[Matilde Serao]] con la quale ebbe un rapporto burrascoso e con la quale fondò ''[[Il Mattino]]''.
Nel [[1881]] Scarfoglio passò al circolo di [[Angelo Sommaruga]] e collaborò alla rivista ''[[Cronaca bizantina]]'' da questi appena fondata, insieme all'amico [[Giulio Salvadori]] e a [[Cesare Testa]]. L'astro principale era il [[Giosuè Carducci|Carducci]], ma vi scrissero altre firme del momento (tra le quali la moglie [[Matilde Serao]], [[Giustino Ferri
Pubblicò nel [[1883]] un volume di racconti ("Processo di Frine") e nel [[1884]]-[[1885]] una raccolta di scritti critici ("Il libro di Don Chisciotte"), a lungo annunciato sulle pagine di "Cronache Bizantine". Il volume aveva intenti soprattutto polemici contro la letteratura contemporanea (in particolare [[Francia|francese]], criticando [[Victor Hugo]], [[Honoré de Balzac|Balzac]]). La letteratura contemporanea veniva criticata in favore del classicismo, che avrebbe tuttavia dovuto per la narrativa esprimersi in una nuova lingua più moderna. Il volume di racconti del "Processo di Frine", fu pensato come esperimento narrativo che avrebbe dovuto portarlo in seguito ad un'opera più matura.
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