Capitan Pastene: differenze tra le versioni
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→Monumenti e luoghi d'interesse: Casa Salvestrini |
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|Data istituzione = 10 marzo 1907
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==Geografia fisica==
La località si trova
Capitán Pastene si trova a 218 {{m s.l.m.}}, a circa 800 km a sud della capitale [[Santiago del Cile]].
Capitán Pastene è situata a circa dieci chilometri da Lumaco, passando per Traiguén verso la costa, dopo aver salito un ampio pendio.
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Inizialmente chiamata Colonia Nuova Italia (''Colonia Nueva Italia''), a seguito di una concessione di terreni nella [[regione dell'Araucanía]] da parte del governo cileno a una società chiamata Nuova Italia, fondata dal giornalista Salvatore Nicosia e dai fratelli Giorgio e Alberto Ricci di [[Pavullo nel Frignano]] con l'obiettivo iniziale di insediare cento famiglie.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.capitanpastene.cl Sito ufficiale degli italo-cileni di Capitan Pastene] |date=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
==Storia==
[[File:FamigliaCastagnaColoniCapitanPastene1910.jpg|thumb|left|Coloni modenesi a Capitan Pastene nel 1910: la famiglia Castagna]]
Nei primi anni del XX secolo numerose famiglie originarie del Frignano sull'[[Appennino modenese]] (in particolare di [[Pavullo nel Frignano]], Zocca, Guiglia, Modena e Vignola) emigrarono verso il meridione del Cile.
Esattamente un anno dopo, il 2 febbraio 1905 partirono da Modena altre 65 famiglie con 373 persone, che I coloni emiliani ==Monumenti e luoghi d'interesse==
[[File:Iglesia San Felipe de Neri (febrero 2011) - panoramio.jpg|miniatura|destra|Iglesia San Felipe de Neri nel febbraio 2011]]
Nella piazza principale si trova la '''chiesa di [[San Filippo Neri]]''', edificio bianco con campanile laterale. La chiesa è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2010.
L'insediamento è caratterizzato da strade ben tracciate, una piazza con fontane danzanti e una piazza rotonda, intitolate ai pricipali personaggi storici della cultura italiana, tra cui Dante Alighieri, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Verdi.<ref name=epopea/>
La '''[[Casa Salvestrini (Capitan Pastene)|Casa Salvestrini]]''' (conosciuta anche come ''Casa de don Pastene'') era un'abitazione storica, situata in calle Manuel Montt 389 all'angolo di calle J. Verdi, costruita tra il 1910 e il 1920 per conto di Ubaldo Salvestrini. Si trattava di una delle poche case in legno costruite all'inizio del XX secolo e ancora in piedi, particolarmente degna di nota per i dettagli nel suo frontone, ringhiera al secondo piano e portico di accesso. L'edificio era realizzato con tronchi di quercia e con un rivestimento interno ed esterno in raulí senza vernice, mentre la struttura del tetto era in legno e coperture in metallo.<ref>{{cita web|titolo=Casa Salvestrini de Pastene|sito=Consejo de monumentos nacionales de Chile|lingua=es|url=http://www.monumentos.cl/monumentos/monumentos-historicos/casa-salvestrini-pastene}}</ref> Nel 2009 la Casa Salvestrini era stata dichiarata monumento nazionale storico dal Ministero dell'educazione del governo del Cile, quale chiara testimonianza e protagonista del processo migratorio che ha accolto centinaia di italiani che continuano a contribuire allo sviluppo dell'area e del Paese.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Governo del Cile - Ministero dell'educazione|titolo=Decreto Nº 298 (2009)|data=2009-08-10|url=http://www.monumentos.cl/sites/default/files/decretos/MH_01170_2009_D00298.PDF}}</ref> Nel maggio 2017 un incendio doloso ha completamente distutto l'edificio, causando una grave perdita al patrimoni culturale della regione.<ref>{{cita news|autore=Catalina Díaz|autore2=Carlos Martínez|titolo=Indagan intencionalidad en incendio que destruyó casa patrimonial de Capitán Pastene|data=2017-05-09|lingua=es|sito=BiobioChile|url=https://www.biobiochile.cl/noticias/nacional/region-de-la-araucania/2017/05/09/incendio-destruye-casa-patrimonial-de-capitan-pastene-no-se-descarta-intencionalidad.shtml}}</ref><ref>{{cita video|titolo=Incendio arrasó con centenaria casa de Capitán Pastene|sito=Soy Chile|data=2017-05-09|url=http://www.soychile.cl/Temuco/Policial/2017/05/09/462731/Incendio-arraso-con-centenaria-casa-de-Capitan-Pastene.aspx}}</ref>
Altri edifici residenziali storici sono Casa Rosatti, Casa Viani, Casa Balota, Casa Barbieri e Casa Guidatti.
Tra gli edifici industriali, si distingue il molino Rosati, costruito nel 1914 dall'omonima famiglia, che riuscì a realizzare anche una piccola centrale elettrica per far funzionare le macine e che diede un grande contributo all'economia agricoltura della città. Al momento della costruzione, si trattava di un'architettura innovativa per l'epoca e la zona, in quanto realizzata in [[calcestruzzo]].
==Società==
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===Lingue e dialetti===
L'uso della lingua italiana è pressochè scomparsa fra i discendenti dei coloni italiani,
===Tradizioni e folclore===
Annualmente, la comunità italo-cilena di Capitán Pastete organizza
==Cultura==
[[File:Casa de Capitán Pastene - panoramio (1).jpg|miniatura|destra|
Capitan Pastete è luogo d'incontro di tre culture: la cultura Mapuche, che ha fortemente mantenuto credenze e costumi, la cultura creola cilena, che mostra parte della sua identità nei rodei, nelle corse equestri tradizionali (''carreras a la chilena'') o nelle celebrazioni religiose e, infine, la cultura italiana, che si distingue per la sua storia di immigrazione, le sue case e la gastronomia.
Visto l'alto numero di famiglie modenesi che hanno fondato la comunità, il paese ha mantenuto diverse tradizioni e memorie dei comuni di origine: nella toponomastica, nei cognomi, nella gastronomia, costituendo un raro caso di ''[[enclave]]'' italiana ed emiliana perfettamente preservata in [[America Latina]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.mclink.it/com/inform/art/07n20419.htm I "Nonnos" di Capitan Pastene] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
===Cucina===
La località di Capitan Pastene è nota per aver mantenuto le antiche tradizioni culinarie italiane, in particolare della [[cucina modenese]]. Fra i piatti tradizionali vi sono infatti i [[tortellini]], i [[borlenghi]], la [[polenta]] e, tra i salumi, il [[prosciutto crudo]], la [[Coppa (salume)|coppa]] e i salamini, tutti chiamati con i loro nomi italiani.<ref name=epopea/><ref>{{cita web|autore=Gian Paolo Bonomi|titolo=CILE, Capitan Pastene,,, QUELL’ANGOLO DI EMILIA CON TORTELLINI E ‘PORSUT’|url=https://www.gianpaolobonomi.it/cile-quellangolo-di-emilia-con-tortellini-e-porsut/}}</ref>
Il [[prosciutto de Capitán Pastene]] viene preparato utilizzando una miscela di spezie chiamata ''merquen'' un tempo utilizzata dalla tribù dei Mapuche, per poi essere stagionato secondo la tradizione della salumeria modenese del [[prosciutto di Modena]];<ref name=epopea/> questo prodotto ha peraltro ottenuto dal governo cileno anche il marchio di denominazione d'origine.
==Economia==
===Turismo===
La città sta vivendo un ''revival'' turistico basato sulla [[cultura italiana]] ancora presente.
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==Bibliografia==
*{{cita pubblicazione|autore=Carolina Aguayo Acevedo|titolo=Capitan Pastene: su patrimonio cultural una historia de inmigración italiana en el sur de Chile|editore=Univesidad de Chile|anno=2012|url=http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/112160/aguayo.pdf|cid=Aguayo}}
*{{cita libro|autore=Stefano Ferrari|titolo=Capitan Pastene: storia di un inganno|anno=2014|isbn=9786050309966|lingua=es, it|url=https://books.google.it/books?id=lMjoAwAAQBAJ&pg=PA0}}
*{{cita libro|autore=Maria Rosaria Stabili|titolo=Da sfruttati a sfruttatori; Italiani e mapuches in Capitan Pastene, Cile, 1905—1940|curatore=Vanni Blengino|curatore2=Emilia Franzina|curatore3=Adolfo Pepe|opera=La riscoperta delle Americhe: lavoratori e sindacato nell'emigrazione italiana in America Latina 1870—1970|città=Milano|editore=Teti Editore|anno=1993|pp=291-310}}
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