Capitan Pastene: differenze tra le versioni

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|Data istituzione = 10 marzo 1907
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==Geografia fisica==
La località si trova anella 218 {{m[[regione s.l.m.}}dell'Araucanía]], a 130 chilometri nord-est da [[Temuco]] e circa 800 km a sud della capitale [[Santiago del Cile]]. Appartiene al comune di [[Lumaco]], che include gli insediamenti di Lumaco, Capitán Pastene e Pichi Pellahuen, tutti situati nella zona della catena montuosa della [[Cordillera de Nahuelbuta]].
 
Capitán Pastene si trova a 218 {{m s.l.m.}}, a circa 800 km a sud della capitale [[Santiago del Cile]].
 
Capitán Pastene è situata a circa dieci chilometri da Lumaco, passando per Traiguén verso la costa, dopo aver salito un ampio pendio.
 
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Inizialmente chiamata Colonia Nuova Italia (''Colonia Nueva Italia''), a seguito di una concessione di terreni nella [[regione dell'Araucanía]] da parte del governo cileno a una società chiamata Nuova Italia, fondata dal giornalista Salvatore Nicosia e dai fratelli Giorgio e Alberto Ricci di [[Pavullo nel Frignano]] con l'obiettivo iniziale di insediare cento famiglie.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.capitanpastene.cl Sito ufficiale degli italo-cileni di Capitan Pastene] |date=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
NelL'11 marzo 1907, nel terzo aniversario dell'arrivo dei coloni, l'insediamento venevenne ufficilamente ridenominato Capitán Pastene, in onore del capitano genovese [[Giovanni Battista Pastene]], che nel XVI secolo esplorò le coste cilene sotto l'autorità di Pedro de Valdivia, padre della nazione cilena. Pastene fu uno dei primi esplorare le rive del "Mare del Sud" (nome utilizzato all'epoca per indixare l'Oceano Pacifico).<ref>{{cita libro|Stefano|Ferrari|Capitan Pastene: storia di un inganno}}</ref> Alla cerimonia di fondazione della città partecipò anche il presidente del Cile [[Pedro Montt]], oltre a vari ministri e alti funzionari.
 
==Storia==
[[File:FamigliaCastagnaColoniCapitanPastene1910.jpg|thumb|left|Coloni modenesi a Capitan Pastene nel 1910: la famiglia Castagna]]
Nei primi anni del XX secolo numerose famiglie originarie del Frignano sull'[[Appennino modenese]] (in particolare di [[Pavullo nel Frignano]], Zocca, Guiglia, Modena e Vignola) emigrarono verso il meridione del Cile. NelIl 19042 arrivaronofebraio 1904 le prime 23 famiglie, seguite(con l'anno134 successivopersone datotali) altrepartirono 62dalla famiglie,[[stazione perdi Modena]] con un totaletreno speciale diretto al porto francese di circaPalliche-Rochelle, 700dove il piroscafo Oruba li condusse al porto cileno di [[Talcahuano]] dopo un estenuante navigazione durata 32 giorni.

Esattamente un anno dopo, il 2 febbraio 1905 partirono da Modena altre 65 famiglie con 373 persone, che procedetterocompirono lo stesso tragitto.

I coloni emiliani allasi colonizzazioneinsediarono dellnell'area fino ad allora abitata solo dagli indios [[Mapuche]] e da poco pacificata dalle truppe cilene nella loro guerra contro le tribù [[Araucani|araucane]]<ref>[http://www.scuolaparadisi.org/component/option,com_docman/task,doc_view/gid,32/ Racconto con informazioni dettagliate sulla "Colonia Nuova Italia"]</ref> In seguito giunsero anche nuclei famigliari di origine romana.<ref name=epopea>{{cita web|titolo=L’epopea di Capitan Pastene|capitolo=Casa della memoria dell'emigrazione|editore=Regione Emilia-Romagna|url=http://emilianoromagnolinelmondo.regione.emilia-romagna.it/casa-della-memoria-dellemigrazione/sezioni/il-salotto/storie%20di%20emigrazione/cile/l2019epopea-di-capitan-pastene}}</ref>
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
[[File:Iglesia San Felipe de Neri (febrero 2011) - panoramio.jpg|miniatura|destra|Iglesia San Felipe de Neri nel febbraio 2011]]
Nella piazza principale si trova la '''chiesa di [[San Filippo Neri]]''', edificio bianco con campanile laterale. La chiesa è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2010.
 
L'insediamento è caratterizzato da strade ben tracciate, una piazza con fontane danzanti e una piazza rotonda, intitolate ai pricipali personaggi storici della cultura italiana, tra cui Dante Alighieri, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Verdi.<ref name=epopea/>
 
La '''[[Casa Salvestrini (Capitan Pastene)|Casa Salvestrini]]''' (conosciuta anche come ''Casa de don Pastene'') era un'abitazione storica, situata in calle Manuel Montt 389 all'angolo di calle J. Verdi, costruita tra il 1910 e il 1920 per conto di Ubaldo Salvestrini. Si trattava di una delle poche case in legno costruite all'inizio del XX secolo e ancora in piedi, particolarmente degna di nota per i dettagli nel suo frontone, ringhiera al secondo piano e portico di accesso. L'edificio era realizzato con tronchi di quercia e con un rivestimento interno ed esterno in raulí senza vernice, mentre la struttura del tetto era in legno e coperture in metallo.<ref>{{cita web|titolo=Casa Salvestrini de Pastene|sito=Consejo de monumentos nacionales de Chile|lingua=es|url=http://www.monumentos.cl/monumentos/monumentos-historicos/casa-salvestrini-pastene}}</ref> Nel 2009 la Casa Salvestrini era stata dichiarata monumento nazionale storico dal Ministero dell'educazione del governo del Cile, quale chiara testimonianza e protagonista del processo migratorio che ha accolto centinaia di italiani che continuano a contribuire allo sviluppo dell'area e del Paese.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Governo del Cile - Ministero dell'educazione|titolo=Decreto Nº 298 (2009)|data=2009-08-10|url=http://www.monumentos.cl/sites/default/files/decretos/MH_01170_2009_D00298.PDF}}</ref> Nel maggio 2017 un incendio doloso ha completamente distutto l'edificio, causando una grave perdita al patrimoni culturale della regione.<ref>{{cita news|autore=Catalina Díaz|autore2=Carlos Martínez|titolo=Indagan intencionalidad en incendio que destruyó casa patrimonial de Capitán Pastene|data=2017-05-09|lingua=es|sito=BiobioChile|url=https://www.biobiochile.cl/noticias/nacional/region-de-la-araucania/2017/05/09/incendio-destruye-casa-patrimonial-de-capitan-pastene-no-se-descarta-intencionalidad.shtml}}</ref><ref>{{cita video|titolo=Incendio arrasó con centenaria casa de Capitán Pastene|sito=Soy Chile|data=2017-05-09|url=http://www.soychile.cl/Temuco/Policial/2017/05/09/462731/Incendio-arraso-con-centenaria-casa-de-Capitan-Pastene.aspx}}</ref>
 
Altri edifici residenziali storici sono Casa Rosatti, Casa Viani, Casa Balota, Casa Barbieri e Casa Guidatti.
 
Tra gli edifici industriali, si distingue il molino Rosati, costruito nel 1914 dall'omonima famiglia, che riuscì a realizzare anche una piccola centrale elettrica per far funzionare le macine e che diede un grande contributo all'economia agricoltura della città. Al momento della costruzione, si trattava di un'architettura innovativa per l'epoca e la zona, in quanto realizzata in [[calcestruzzo]].
 
==Società==
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===Lingue e dialetti===
L'uso della lingua italiana è pressochè scomparsa fra i discendenti dei coloni italiani, tuttaviai quali erano giunti dall'italia parlando solo il [[dialetto modenese]]. Nei primi anni dopo la fondazione era attiva una scuola italiana, che però smise presto di insegnare la lingua italiana, ritenendo che fosse un'inutile perdita di tempo in un paese di lingua spagnola. Ad ogni modo, è ancora in uso qualche parola dialettale modenese, anchespecialmente delin ambito agricolo (''vanga'' per indicare il [[dialetto modenesebadile]], specialmenteo inpala) ambitooppure culinario (''cucér'' e ''furzèina'' per indicare il cucchiaio e la forchetta).<ref name=epopea/> Dal 2005 nella locale scuola "República de Italia" ha ripreso a tenere lezioni di lingua italiana.
 
===Tradizioni e folclore===
Annualmente, la comunità italo-cilena di Capitán Pastete organizza unaquattro grandefeste festao sagre gastronomiche per celebrare le proprie origini e l'arrivo dei coloni. LaNel mese di marzo si celebra l'anniversario della fondazione della città e la popolazione locale indossa i vestiti tradizionali risalenti agli inizi del XX secolo, e percorronopercorrendo le strade a bordo di carretti trainati da cavalli.<ref name=epopea/> A giugno si svolge la ''fiesta de la castaña'', a cui segue la ''fiesta del prosciutto'' ad agosto e la ''fiesta de la pasta'' a novembre.
 
==Cultura==
[[File:Casa de Capitán Pastene - panoramio (1).jpg|miniatura|destra|UnaIl casacentro di Capitán Pasteneculturale con le bandiere italiana, cilena e della Regione Emilia-Romagna]]
Capitan Pastete è luogo d'incontro di tre culture: la cultura Mapuche, che ha fortemente mantenuto credenze e costumi, la cultura creola cilena, che mostra parte della sua identità nei rodei, nelle corse equestri tradizionali (''carreras a la chilena'') o nelle celebrazioni religiose e, infine, la cultura italiana, che si distingue per la sua storia di immigrazione, le sue case e la gastronomia.
 
Visto l'alto numero di famiglie modenesi che hanno fondato la comunità, il paese ha mantenuto diverse tradizioni e memorie dei comuni di origine: nella toponomastica, nei cognomi, nella gastronomia, costituendo un raro caso di ''[[enclave]]'' italiana ed emiliana perfettamente preservata in [[America Latina]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.mclink.it/com/inform/art/07n20419.htm I "Nonnos" di Capitan Pastene] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
===Cucina===
La località di Capitan Pastene è nota per aver mantenuto le antiche tradizioni culinarie italiane, in particolare della [[cucina modenese]]. Fra i piatti tradizionali vi sono infatti i [[tortellini]], i [[borlenghi]], la [[polenta]] e, tra i salumi, il [[prosciutto crudo]], la [[Coppa (salume)|coppa]] e i salamini, tutti chiamati con i loro nomi italiani.<ref name=epopea/><ref>{{cita web|autore=Gian Paolo Bonomi|titolo=CILE, Capitan Pastene,,, QUELL’ANGOLO DI EMILIA CON TORTELLINI E ‘PORSUT’|url=https://www.gianpaolobonomi.it/cile-quellangolo-di-emilia-con-tortellini-e-porsut/}}</ref>
 
Il [[prosciutto de Capitán Pastene]] viene preparato utilizzando una miscela di spezie chiamata ''merquen'' un tempo utilizzata dalla tribù dei Mapuche, per poi essere stagionato secondo la tradizione della salumeria modenese del [[prosciutto di Modena]];<ref name=epopea/> questo prodotto ha peraltro ottenuto dal governo cileno anche il marchio di denominazione d'origine.
 
==Economia==
 
===Turismo===
La città sta vivendo un ''revival'' turistico basato sulla [[cultura italiana]] ancora presente.
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==Bibliografia==
*{{cita pubblicazione|autore=Carolina Aguayo Acevedo|titolo=Capitan Pastene: su patrimonio cultural una historia de inmigración italiana en el sur de Chile|editore=Univesidad de Chile|anno=2012|url=http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/112160/aguayo.pdf|cid=Aguayo}}
*{{cita libro|autore=Stefano Ferrari|titolo=Capitan Pastene: storia di un inganno|anno=2014|isbn=9786050309966|lingua=es, it|url=https://books.google.it/books?id=lMjoAwAAQBAJ&pg=PA0}}
*{{cita libro|autore=Maria Rosaria Stabili|titolo=Da sfruttati a sfruttatori; Italiani e mapuches in Capitan Pastene, Cile, 1905—1940|curatore=Vanni Blengino|curatore2=Emilia Franzina|curatore3=Adolfo Pepe|opera=La riscoperta delle Americhe: lavoratori e sindacato nell'emigrazione italiana in America Latina 1870—1970|città=Milano|editore=Teti Editore|anno=1993|pp=291-310}}