Arturo Ferrarin: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio di Antonio Ferrarin e Maria Ciscato, famiglia di industriali tessili, sesto di sette fratelli, iniziò studi presso il Liceo classico Foscarini di Venezia e poi completò gli studi presso l'Istituto tecnico Fusinieri di Vicenza. Dopo aver preso parte alla [[prima guerra mondiale]] prima come mitragliere nel corpo degli aviatori, dall'agosto 1916 diventa pilota e come Sottotenente da [[Aereo da caccia|caccia]] nel gennaio 1918 nella Sezione staccata per la difesa di Bergamo della [[122ª Squadriglia]], poi nella [[108ª Squadriglia]] [[Nieuport]] di [[Trenno]] e poi nella [[82ª Squadriglia]], nel [[1920]] acquistò fama mondiale con il [[raid Roma-Tokyo]]<ref>Pellegrino A., ''Il raid segreto Roma-Tokyo-Roma'' in ''Storia Militare'' n° 45, giugno 1997.</ref> compiuto con il tenente [[Guido Masiero]] a bordo di velivoli [[Ansaldo S.V.A.|S.V.A.9]] della [[Regia Aeronautica]], in legno e tela privi di cabina chiusa: 18&nbsp;000 [[chilometro|km]] a tappe, in 109 ore di volo<ref><iframe src="http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-90ac4ab5-6782-4697-9c7b-51f1f23134e2.html?iframe" style="border:0px; padding: 0px; margin:0px; width: 100%; height: 100%;" allowfullscreen="true" webkitallowfullscreen="true" mozallowfullscreen="true" scrolling="no"></iframe></ref>.Con loro, i motoristi Cappannini e Maretto. Durante la spedizione, Ferrarin fa tappa in Cina dall'India. Facendo scalo a Canton (21 aprile) con la città allagata per la pioggia, a Fuzhou (28 aprile) dove fu ospite della famiglia Theodoli, il 2 maggio arriva a Shanghai, atterrando all'ippodromo. Restò nella città per una settimana densa di festaggiamenti e ripartì quindi per Pechino dove ricevette l'onorificenza dell'ordine della Tigre<ref>{{Cita libro|autore = Catalogo del Consolato Generale d'Italia a Shanghai|titolo = L'Italia a Shanghai 意大利在上海,|anno = 2 Giugno 2015|editore = Shanghai|città = }}</ref>.
 
Il [[1928]] fu il suo anno trionfale: con il capitano [[Carlo Del Prete]], a bordo di un velivolo terrestre monomotore [[Savoia-Marchetti S.64]], conquistò il primato mondiale di durata di volo in circuito chiuso (7&nbsp;666&nbsp;km in 58 [[ora (unità di misura)|h]] 37 [[minuto|min]]) ed il primato di distanza senza scalo da [[Guidonia Montecelio|Montecelio]] ([[Roma]]) a Touros ([[Brasile]]), percorrendo in 49 h 19 m 7&nbsp;188&nbsp;km<ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1928/1928%20-%200646.html|titolo=The Rome-Brazil non-stop flight|accesso=19 gennaio 2009|lingua=en|editore=http://www.flightglobal.com/home/default.aspx|sito=Flightglobal|data=12 luglio 1928}}</ref><ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1928/1928%20-%200647.html|titolo=The Rome-Brazil non-stop flight|accesso=19 gennaio 2009|lingua=en|editore=http://www.flightglobal.com/home/default.aspx|sito=Flightglobal|data=12 luglio 1928}}</ref>. Per questa impresa fu decorato di [[Decorazioni militari italiane|medaglia d'oro al valore aeronautico]] e ricevette numerose onorificenze straniere.