Punta del Este: differenze tra le versioni
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Negli ultimi anni, forse anche per colpa della forte crisi economica che ha colpito i paesi rioplatensi nel [[2002]], la sua fama di posto di villeggiatura costoso si è un po' affievolita; l'offerta alberghiera e gastronomica si è quindi orientata verso un migliore rapporto tra qualità e prezzo.
Grazie alla sua privilegiata situazione geografica, a Punta del Este si trovano spiagge per tutti i gusti. Le più conosciute sono Playa Mansa (''spiaggia calma'') e Playa Brava (''spiaggia selvaggia''); entrambe fanno onore al proprio nome. La “Mansa”, affacciata sulla Baia di Maldonado e sull'Isola di Gorriti, dalla parte peninsulare rivolta al Rio de la Plata, offre acque tranquille. La “Brava”, dalla quale si vede in lontananza la Isla de Lobos, è riservata a quelli che amano le acque più agitate dell'Oceano Atlantico. In inverno le sue onde attirano i praticanti di [[windsurf]].
L'edificio chiamato "Casa Pueblo", opera del pittore e scultore uruguayano [[Carlos Páez Vilaró]], è un vero simbolo di Punta del Este, e la sua singolarissima architettura ha fatto di esso una delle principali attrazione della città. La sua costruzione durò 36 anni. Si trova nella zona di Punta Ballena, ad ovest di Punta del Este, a pochi chilometri dal centro della città.
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[[File:punta del este6.jpg|thumb|upright=0.6|Faro di Punta del Este]]
Alto 45 [[metro|m]], fu costruito nel [[1860]] da Tomás Libarona, con materiali provenienti dall'Europa. Il suo scopo originario era quello di facilitare l'orientamento ai marinai che solcavano l'Oceano Atlantico e il Rio de la Plata. È possibile oggi salire i 150 gradini della sua scalinata a spirale.
L'isola ha una superficie di 21 [[ettaro|ettari]] che può essere percorsa dai turisti che ogni giorno vi sbarcano attraverso un servizio regolare di traghetti, e dispone di due spiagge, Puerto Jardín e Playa Honda. L'isola è un porto naturale per le imbarcazioni che vi attraccano ed è un posto ideale per la pratica degli sport acquatici. Gorriti fu conosciuta in passato: "Isola delle Palme" e "Isola di Maldonado". A metà del [[XVIII secolo]] giunse come prigioniero su di essa il capitano Don Francisco Gorriti, che impose alla fine il proprio nome all'isola.<ref>Dal [http://www.maldonado.gub.uy/puntadeleste1.php sito ufficiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090904133140/http://www.maldonado.gub.uy/puntadeleste1.php |data=4 settembre 2009 }} del municipio di Maldonado. Visto il 22-11-2009.</ref>
[[File:Lobos2.jpg|upright=0.6|thumb|Leoni marini sudamericani nell'Isla de Lobos]]
Nei suoi 41 ettari di superficie rocciosa si trova la colonia più grande di [[Otaria flavescens|leoni marini sudamericani]]<ref>In spagnolo le otarie vengono chiamate ''lobos marinos'' (lupi marini). Di qui il nome dell'isola (isola dei lupi).</ref> di tutta l'America del Sud, di fronte alla costa oceanica di Punta del Este, a 12 km da essa.
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Fu scoperta da [[Juan Díaz de Solís]] nel [[1516]]. Le leggende narrano che alcuni marinai vi sbarcarono per cacciarvi 66 lupi marini, che sarebbero stati l'unico alimento per il viaggio di ritorno, portando inoltre con sé la pelle degli animali da vendere al mercato di [[Siviglia]]<ref>Dal [http://www.maldonado.gub.uy/islas.php sito ufficiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090819121638/http://www.maldonado.gub.uy/islas.php |data=19 agosto 2009 }} del municipio di Maldonado. Visto il 22-11-2009.</ref>.
Negli anni '40 La Barra era un villaggio di pescatori, prima che gli abitanti della vicina città di San Carlos cominciassero a costruirvi le loro residenze estive.
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