Oliverio Girondo: differenze tra le versioni

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Nel [[1925]] Girondo pubblicò il suo secondo lavoro, ''Calcomanias'', non molto difforme dal primo, ma certamente più originale, e contrassegnato da una serie di visioni surrealiste di alcune città, quali [[Siviglia]], [[Toledo]] e [[Tangeri]].
 
Dopo essere ritornato in patria, Girondo fu uno dei fondatori e collaboratori della [[rivista]] ''Martin Fierro'', che si rivelò uno strumento di diffusione di idee innovatrici.<ref name=Vidas /> Si dedicò anche nella [[traduzione]] di opere straniere, come quelle di [[Arthur Rimbaud|Rimbaud]], facilitato dalla buona conoscenza di varie lingue estere.
 
Girondo, nelle sue opere seguenti, quali ''Campo nuestro'' ([[1946]]) ed ''En la masmédula'' ([[1954]]), pur dimostrando di aver approfondito ed affinato il suo linguaggio particolare e originale, con il quale manifestò le sensazioni e le emozioni intercettate magistralmente, oltre ad esprimere [[metafora|metafore]] singolari e genuine, non riuscì, talvolta, a rinnovarsi.