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Considerato ispiratore e uno tra i maggiori esponenti negli anni Ottanta della poesia ''menglong'', o poesia "oscura", è anche co-fondatore della rivista ''Jintian'' 今天 (Oggi), simbolo di questa corrente<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/bei-dao//|titolo=Bei Dao|accesso=620 agosto 2018}}</ref>, pubblicata in [[Cina]] dal 1978 al 1980, anno in cui venne censurata<ref>{{Cita web|url=https://paper-republic.org/authors/bei-dao/|titolo=Bei Dao|lingua=en|accesso=6 agosto 2018}}</ref>.
 
== Biografia ==
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L'arresto dell'amico e letterato Zhao Yifan nel 1975 lo spinge ad iniziare a utilizzare degli pseudonimi per mantenere nascosta la sua identità: primo tra tutti Bei Dao, ma anche altri pseudonimi quali Aishan e Shimo<ref name=":0">{{Cita|Tan|p. 65}}</ref>.
 
Il 23 dicembre del 1987<ref>{{Cita|Tan|p. 9}}</ref>, nel pieno di quella che è chiamata [[Primavera di Pechino]]<ref name=":7">{{Cita web|url=https://contemporary_chinese_culture.academic.ru/49|titolo=Bei Dao|lingua=en|accesso=20 agosto 2018}}</ref>, assieme al collega [[Mang Ke]], fonda la rivista ''Jintian'' 今天 (Oggi) attorno alla quale si raccolgono i più importanti poeti ''menglong '''(aggiungi nota: non ricordo dove l'ho letto)'''''. Il linguaggio oscuro e polivalente utilizzato da questi letterati fa sorgere nella critica un'accesa controversia sul movimento che porta, nel Settembre 1980, alla chiusura della rivista<ref name=":1">{{Cita|Tan|p.66}}</ref>. Negli anni successivi Bei Dao lavora per la Foreign Languages Press di Pechino dove conosce la traduttrice Bonnie McDougall e il sinologo svedese Göran Malmqvist, personaggi che gli faranno una grande pubblicità a livello internazionale e lo introdurranno agli ambienti diplomatici occidentali. Nel 1983 Bei Dao conosce in segreto il poeta americano [[Allen Ginsberg]] che diviene un importante collegamento con la sfera poetica ed accademica occidentale<ref name=":1" />.
 
Nel 1989, nonostante si trovi già a vivere in Europa, Bei Dao viene accusato di aver incitato attraverso le sue opere la [[Protesta di piazza Tienanmen|Protesta di piazza Tiananmen]]<ref name=":2">{{Cita|Tan|p. 68}}</ref> e condannato all'esilio<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Bei-Dao|titolo=Bei Dao|lingua=en|accesso=7 agosto 2018}}</ref>. Passa i primi anni d'esilio in Europa e dal 1995 si stabilisce a Davis, in [[California]]<ref name=":3">{{Cita|Tan|p. 69}}</ref>. Non gli è consentito rientrare in Cina, dove ha lasciato la moglie Shao Fei e la figlia Tiantian, fino al 2001. Inoltre il rifiuto da parte del governo cinese di concedere il visto a Shao Fei e Tiantian per ricongiungersi a lui portano, nel 2002 al divorzio della coppia<ref name=":3" />. Nel frattempo, a Stoccolma, nel 1990, Bei Dao riprende la pubblicazione di ''Jintian'', rendendo la rivista una piattaforma d'espressione per letterati cinesi esiliati e rafforzando la sua fama in Occidente<ref name=":2" />.
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== Carriera letteraria ==
Bei Dao è uno dei maggiori esponenti della poesia ''menglong'' nonché uno dei più influenti personaggi sul panorama letterario cinese contemporaneo.
 
Poiché principale esponente della poesia ''menglong'', le sue opere vennero duramente colpite dalla critica che ne accusava l'incomprensibilità, ma vennero anche premiate da critici più all'avanguardia quali Xie Mian, Sun Shaozhen e Xu Jingya.
 
== Influenze e stile ==
Bei Dao inizia a scrivere durante la Rivoluzione Culturale, epoca in cui la circolazione di opere occidentali è sottoposta allo stretto e rigido controllo governativo. Nonostante la sua formazione sia avvenuta in una delle migliori scuole di Pechino, l'autore dichiara: "Non mi sentivo portato per la matematica e le scienze, e l'atmosfera scolastica era troppo controllata"<ref>{{Cita|Tan|p. 8}}</ref><ref name=":5" />. Quando viene mandato nelle campagne, nel 1969, realizza che la condizione in cui è costretto a vivere non rispecchia la propaganda del partito: è questo il momento in cui si sgretola il suo entusiasmo<ref name=":5" /> ed inizia a crescere la disillusione nei confronti della Rivoluzione Culturale, cosa che lo spinge a cercare un'alternativa ideologica nella letteratura e filosofia occidentali: inizia dunque a procurarsi illegalmente letture censurate e bandite, a partecipare a circoli letterari "sotterranei" e a scambiare i propri esperimenti letterari con altri giovani scrittori<ref>{{Cita|Tan|p. 1}}</ref>, facendo riferimento a tutta quella porzione di letteratura occidentale che era stata tradotta prima della Rivoluzione Culturale<ref name=":4" />. Tra i primi autori occidentali con cui Bei Dao entra in contatto vi sono Kafka, [[Jean-Paul Sartre|Sartre]], [[J. D. Salinger|Salinger]] e [[Federico García Lorca|Lorca]]. Le influenze di Bei Dao non sono però da ricercare solo nella letteratura occidentale, l'autore infatti dichiara in un'intervista: "Era così difficile procurarsi dei libri che avremmo letto qualsiasi cosa ci fosse capitata tra le mani"<ref name=":5" />. Questo include ovviamente anche la tradizione letteraria cinese, in particolare la poesia cinese classica<ref name=":5" /> e autori cinesi moderni, quali Shizhi. Questi in particolare diviene un modello per Bei Dao a partire dagli anni Settanta, quando l'autore inizia a sperimentare il verso libero e un linguaggio ermetico e privato<ref name=":0" />.
 
Negli anni Ottanta la poetica di Bei Dao continua la propria evoluzione grazie al lavoro di traduzione di opere moderne europee cui l'autore si dedica: Bei Dao traduce in Cinese autori quali i russi [[Boris Pasternak]] e [[Gennady Ayki|Gennady Ayki,]] e gli svedesi [[Gunnar Ekelöf]] e [[Tomas Tranströmer]], attività che gli consente di entrare in contatto con diverse espressioni poetiche, nonché con la sintassi delle lingue europee, chedi comparecui si rintraccia un'eco nelle sue opere più recenti<ref>{{Cita|Tan|p. 67}}</ref>.
 
Tra i principali rappresentanti della poesia ''menglong'', Bei Dao si fa portavoce di un nuovo modo di fare poesia, una poesia caratterizzata in primo luogo da un linguaggio e una struttura nuovi ed inusuali: verso libero, sintassi irregolare, linguaggio oscuro ed immagini polivalenti sono tra le caratteristiche che portano alla coniazione, da parte della critica, del termine ''menglongshi'' ("poesia oscura")<ref>{{Cita|Tan|p. 2}}</ref>. Asserendo che il fine ultimo del genere poetico sia l'espressione dell'individualità, Bei Dao crea una poesia fortemente soggettiva<ref name=":5" /> dando voce a sentimenti individuali di amarezza, afflizione e ribellione<ref name=":7" />, sentimenti che tuttavia sono condivisi da molti. Disillusione, inquietudini e aspirazioni della generazione cresciuta negli anni della Rivoluzione Culturale diventano quindi sentimenti che sono al centro di questa rinnovata forma poetica e che trovano forse la loro massima espressione nella poesia ''Huida'' 回答 (''Risposta''), considerata come il manifesto della poesia ''menglong''.
 
Dalla metà degli anni Novanta il suo stile diviene più maturo e filosofico. La tendenza surrealista delle sue opere è probabilmente una conseguenza della scelta di evitare il tema politico<ref>{{Cita|Tan|p.70}}</ref>.
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== Il ruolo di ''Jintian'' ==
Quando Bei Dao, assieme a Mang Ke, fondafondò la rivista nel 1978 a Pechino, il suo scopo era quello di dar voce a scrittori esiliati o cui era vietato pubblicare le proprie opere in Cina. La riedizione moderna della rivista, pubblicata a Stoccolma a partire dal 1990, si colloca invece in un contesto più ampio e interculturale, e si rende intermediaria di un dialogo tra la Cina e l'Occidente<ref name=":5" /> al punto tale che Bei Dao è ampiamente considerato come la "voce dei poeti esiliati"<ref name=":2" />.
 
== Elenco delle opere ==
 
* 1974. 拨动, ''Bodong'' (traduzione letterale: ''Onde'')
* 1978. 回答, ''Huida'' (traduzione letterale: ''Risposta'')
*陌生的海滩, ''Mosheng de haitan'' (traduzione letterale: ''Una spiaggia sconosciuta'') > prima raccolta di poesie
*1996. (Landscape over Zero) > raccolta
*1999. (Unlock) > raccolta