=='''La Scuola D'arte Applicata di Oristano'''==
Nel 1923, ad Oristano progettò launa Scuolascuola dper l'Arteinsegnamento Applicataartistico di pittura, ristrutturandoceramica, unscultura ed edificioaltre inattività disusoartistiche e artigianali, dotandolo didelle laboratori,necessarie aule, delle fornaci per i manufatti d'argilla ed attrezzature per gli insegnamentiinsegnamentitra di pittura, ceramica, scultura,cui arti grafiche, decoro, artigianato del legno e del ferro ecc. Nella Scuola, giunsero da lui invitati a prestarvi insegnamento, gli artisti sardi migliori del periodo, suoi amici da molti anni prima, lo scultore([[Francesco Ciusa]], Mario Delitala pittore,i pittori [[Felice Melis Marini]]e, Antonio Ballero, Mario Delitala, il decoratore arredatore Gaetano Ciuffo, i pittori [[GiuseppeCarmelo Floris Biasi]],Giuseppe Biasi, [[Filippo Figari]], Giorgio Pintus e un giovanissimo Carlo Contini) inoltre maestri del legno e del ferro; egli dava il suo contributo con lv'insegnamento diinsegnava elementi d'archittetura.
La Scuola D'arte Applicata di Oristano, inaugurata ufficialmente dalle autorità nel 1925, forniva ai giovani preparazione e competenza artistica ma anche cultura generale ed era il centro per la nascita di nuove idee, utili per le attività artigianali ed industriali. Ben presto se ne videro i risultati ed aumentarono le iscrizioni e le ordinazioni di lavori ed opere. La scuola faceva parte di un progetto molto ampio che l'ingegner Cova aveva preparato in quegli anni; si trattava di un piano regolatore per Oristano ed i paesi limitrofi che prospettava la nascita del porto nell'ampio Golfo di Oristano, e quella di un borgo nella marina della Gran Torre (oggi Torregrande) ed inoltre creava nella città unità abitative, scuole, edifici, giardini, piazze, spazi da destinare allo sport e allo svago, un museo archeologico ed una pinacoteca. Oristano che contava diecimila abitanti avrebbe avuto un notevole sviluppo con posti di lavoro e benessere tanto da poter accogliere circa trentamila abitanti.Il progetto si presentò accattivante per le autorità locali, ma non fu mai relizzato; infatti nel 1929, avendo Davide Cova rifiutato di iscriversi al Partito Fascista, fu allontanato dal posto di lavoro. La Scuola D'arte Applicata fu fatta chiudere. Fu poi considerato elemento da sorvegliare e spesso veniva recluso, specialmente in occasione della visita di qualche personalità del regime.
Egli vinse lo sconforto dedicandosi ancor più alla sua professione d'ingegnere, realizzando talvolta a proprie spese fattorie, oleifici, opere di bonifica, mantenendosi in qualche modo in contatto con alcuni amici in esilio e nell'Isola.
Durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] a Cagliari i bombardamenti distrussero la casa materna. La madre si salvò per miracolo.
=='''Sindaco di Oristano dopo il Ventennio'''==
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