Maria Addolorata: differenze tra le versioni
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È la patrona del paese a partire dal 31 agosto 1854. È festeggiata ogni terza domenica di settembre e il culto è curato dall'omonima confraternita nocese. Durante i festeggiamenti, è portata in processione per il paese, ma, nonostante il ruolo che ricopre, non ha una "festa grande" come il compatrono San Rocco o la protettrice Madonna della Croce. La statua in legno è stata realizzata a metà ottocento da uno scultore napoletano, e oggi è collocata sull'altare maggiore della Chiesa del Carmine nel nostro centro storico del paese. È una scultura di pregio per la preziosità dell’abito, ricamato in seta e filo d’oro, realizzato a Napoli nel 1859. In passato, erano 4 le Addolorata venerate, ma solo 2 sono arrivate fino ai giorni nostri. Una è conservata nella già citata Chiesa del Carmine e l'altra all'interno della Chiesa delle Clarisse. Quest'ultima chiude la Processione del Misteri nella domenica della Palme.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.legginoci.it/2018/01/31/la-statua-delladdolorata-esposta-alla-mostra-facies-passionis-di-taranto/|titolo=La statua dell’Addolorata esposta alla mostra ‘Facies Passionis’ di Taranto|pubblicazione=LEGGI NOCI|data=31 gennaio 2018|accesso=8 maggio 2018}}</ref>
==== Noicattaro
A [[Noicattaro]], in [[provincia di Bari]], si venerano due effigi dell'Addolorata. La più antica è custodita nella Chiesa Matrice; l'altra è venerata nella Chiesa della Madonna della Lama.
Nella notte tra il venerdì e il sabato santo, dalla Chiesa Madre, si avvia la processione della Vergine, che visita le chiese cittadine alla ricerca del Figlio. Per l'occasione, viene spenta la pubblica illuminazione e la processione è illuminata soltanto dai ceri delle donne vestite di nero, dai lumini posti sui balconi e dalle fiaccole. Accompagnano la Madonna Addolorata trentatré crociferi, scalzi e incappucciati. La processione si conclude al mattino del sabato nella Chiesa Madre.
La seconda effigie di Maria Addolorata, venerata nella Chiesa della Madonna della Lama, sfila in processione nel pomeriggio del Sabato Santo assieme ai Misteri.
La devozione per la figura della Madre Addolorata del Cristo a Palermo, che fu città aristocratica e opulente, si traduce con la presenza di moltissime confraternite con le proprie tradizioni, processioni, simulacri e quartieri di appartenenza. Sono ben 14 le processioni dell'Addolorata e dell'urna con il Cristo morto durante il venerdì santo ma tra le principali sono sicuramente degne di nota quelle svolte nel [[centro storico di Palermo|centro storico]] dalle confraternite dei Cocchieri, di Maria SS. Addolorata della Soledad e quella dei Cassari. Ogni simulacro della Vergine ha le sue peculiarità e i suoi colori ma tutti sono riccamente ornati di argenti e tessuti preziosi donati dalle potenti famiglie aristocratiche del tempo e anche direttamente dalle case reali, come il famosissimo manto dato in dono nel 1895 dalla Regina Margherita di Savoia che ancora oggi indossa la statua della Soledad, che è inoltre il più antico simulacro dell'Addolorata in città, custodita dall'omonima confraternita fondata direttamente dal regime spagnolo nel 1590 che importò anche la stessa statua della madonna dalla Spagna e per la quale costruì una grandiosa cappella in marmo che ancora oggi esiste nelle vicinanze del [[Palazzo dei Normanni]].
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