Altâf Hussain Hâli: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
 
È ritenuto, all'interno della [[Pakistan|letteratura indiano-pakistana]], uno dei migliori esponenti della [[letteratura urdu|poesia urdu]] moderna, insieme a [[Mirza Ghalib]].<ref name ="le muse">{{cita libro | titolo=le muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1964 | volume=V |p=464}}</ref><ref>{{cita libro|cognome=George|nome=K. M.|titolo=Modern Indian Literature, an Anthology|editore=Sahitya Akademi|anno=1992|pagina=424|isbn=9788172013240|url=http://books.google.ca/books?id=m1R2Pa3f7r0C&pg=PA424}}</ref>
 
Nacque in una famiglia non agiata e dopo la precoce morte del padre e a causa delle non buone condizioni di salute della madre, venne affidato alle cure e all'educazione dei fratelli maggiori a Panipat, dove ricevette un'istruzione [[Islam|musulmana]] ortodossa. Nel[[1854]] abbandonò la sua città natale trasferendosi a [[Delhi]] per proseguire gli studi.
 
La maggior parte della sua carriera letteraria si sviluppò durante la sua permanenza a [[Lahore]], divenuto un importante centro culturale, in un ambito di Rinascimento letterario e di [[islam|rinnovamento spirituale]] propiziato da [[Sayyd Ahmad]].<ref name ="le muse" /> Raggiunse questa località nel [[1871]], dopo aver trascorso un periodo non proprio felice, nel quale ebbe problemi con il lavoro.<ref name =Maria>{{Cita web | url=http://www.maria-online.com/books/article.php?lg=en&q=Altaf_Hussain_Hali | titolo=Altâf Hussain Hâli
| lingua = en | accesso= 16 agosto 2018}}</ref>
 
A Lahore trovò dapprima un'occupazione al Government Book Depot come traduttore di testi dalla [[lingua inglese]] all'urdu e poi al servizio di Chayanne Mehdi.<ref name =Maria />
 
A Lahore incominciò a comporre il suo poema [[Poemapoema epico|epico]], il ''Musaddas e-Madd o-Jazr e-Islam '' ("Una poesia elegiaca sulla decadenza e sulle tendenze dell'Islam"), scritto su richiesta di [[Syed Ahmad Khan]], sotto lo pseudonimo di Hâli (Il contemporaneo). Nel ''Musaddas'' Hâli criticò sia il degrado morale dei suoi contemporanei, sia l'intolleranza religiosa non in armonia con gli insegnamenti del [[Maometto|Profeta]].<ref>{{Cita web|url=http://www.columbia.edu/itc/mealac/pritchett/00urdu/hali/musaddas/index.html|titolo= Hali's Musaddas nel sito Columbia.edu|accesso=28 ottobre 2015}}</ref>
 
Scrisse anche una delle prime opere di critica letteraria in urdu, '' Muqaddamah-i Shay'r-o-Sha'iri''.<ref name =Maria />
 
Hâli riformò la poesia urdu, non solo nella forma, liberandola da molti elementi tradizionali proseguendo così la strada indicata da Ghalib, ma anche nei contenuti, impreziositi da una naturalezza e da timbri emozionali innovativi e accostabili alla [[spiritualità]] occidentale.<ref name ="le muse" />
 
Proprio grazie a questi motivi, la poesia di Hâli risvegliò le coscienze e si trasformò in una 'pietra angolare' del rifiorimento [[islam]]ico indiano e pakistano.<ref name ="le muse" />
 
Se nel poemetto ''Barkhârut'' ("La stagione delle piogge"), Hâli si soffermò sulle brillanti rappresentazioni della [[natura]], nei ''Madd-u-giazr-i- Islâm'' ("L'alta e la bassa marea dell'Islam") e nei ''Hubb-i Vatan'' ("Amore di patria"), volle dedicarsi al delicato ma pregnante argomento del risveglio islamico, suggerito dalla descrizione e dalla contemplazione delle personalità del passato proiettate in un ambito universale.<ref name ="le muse" />
 
L'impegno di Hâli si fece sentire anche nella [[saggio|saggistica]], concretizzato in una larga prefazione alla sua [[raccolta]] poetica del [[1893]], intitolata ''Muqaddamah-i Shay'r-o-Sha'iri'', nella quale analizzò gli scrittori del passato alla maniera di un manuale di [[stile]] urdu.<ref name =Maria />