"{{Citazione|La cosa che più fa rabbia nel film non è tanto che si tratti di una delle pellicole più prive di senso di tutta la storia del cinema, quanto (almeno per un uomo di cultura) il bestiale trattamento usato all'imperatore Giuliano [...]. Nell' ''Apocalisse'' ragazze discinte e di scarsa venustà sarebbero la conseguenza del crollo del regno di Giuliano; ridicoli modellini la Roma dell'Impero; un giovanotto senza risorse l'eroico ultimo dei romani. Ci vorranno almeno un paio di ''[[Sciuscià (film)|Sciuscià]]'' per farci scordare di quali cose è ancora capace il nostro cinema, quando ritrova le vie che già lo portarono ad almeno tre fallimenti".|[[Pietro Bianchi (critico cinematografico)|Pietro Bianchi]], ''[[Candido (rivista)|Candido]]'', 2 novembre 1947}}