Obito Uchiha: differenze tra le versioni

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{{Nihongo|'''Obito Uchiha'''|うちは オビト|Uchiha Obito}}, noto anche come {{nihongo|'''Tobi'''|トビ|Tobi}}, è un [[personaggio immaginario]] della serie [[anime]] e [[manga]] ''[[Naruto]]'', scritto e disegnato dal [[mangaka]] [[Masashi Kishimoto]]. Il personaggio fa

Fa la sua prima apparizione nella copertina del [[Capitoli di Naruto#vol2|sedicesimo capitolo del manga]], dove viene inquadrato in una foto del gruppo del quale faceva parte durante la sua adolescenza.<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 2 |anno=2003 |editore=[[Panini Comics]]|capitolo=Capitolo 16}}</ref>, Vienema definitivamenteviene inserito nella serie solo tra la prima e la seconda parte, in un racconto chiamato ''[[Capitoli di Naruto#vol27|Kakashi Gaiden]]''. In seguito,; durante la seconda serie, diviene invece uno dei principali antagonisti del manga.<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 27 |anno=2006 |editore=[[Panini Comics]]|capitolo=Capitolo 239}}</ref>
 
== Il personaggio ==
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La morte di Rin determina in Obito un violento shock che causa il risveglio del suo [[Sharingan Ipnotico]]: ciò si verifica anche nell'occhio donato all'ex compagno Kakashi, sebbene questi divenga in grado di utilizzarlo solo in un periodo molto successivo. Il potere caratteristico dello Sharingan Ipnotico di Obito è una tecnica spazio-temporale chiamata ''Kamui'' (神威? letteralmente "Potere degli Dei"), che gli permette di trasportare sé stesso o altre persone in un'altra dimensione<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 43|anno=2008|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 395}}</ref> e di rendersi intangibile attraversando apparentemente la materia<ref name="cap. 475"/> a suo piacimento.<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 43|anno=2008|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 394}}</ref> In realtà il primo effetto di Kamui implica il secondo per il fatto che, trasportando in un'altra dimensione la parte del corpo interessata dal colpo nemico o la materia che pare oltrepassare, il suo corpo sembra essere attraversato da esso, dando l'impressione di essere intangibile.<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto|anno=2012|capitolo=Capitolo 597}}</ref> Per attaccare, tuttavia, Obito deve tornare tangibile.
 
Durante la notte della nascita di Naruto ha agevolmente superato la strettissima sorveglianza postapredisposta dal Quarto Hokage a tutela di Kushina, estraendo da quest'ultima la Volpe a Nove Code (che ha poi soggiogato con il suo Sharingan e scatenato sul villaggio), costringendo il suo ex maestro Minato ad affrontarlo personalmente e a ricorrere al secondo stadio della Dislocazione Istantanea per fermarlo; in questa occasione Minato afferma di conoscere un solo ninja capace di tanto, Madara Uchiha, considerando quindi pari il livello dei due. In seguito aiuta Itachi nello sterminio del clan.
 
Nello scontro con Konan dimostra di essere in grado di utilizzare Izanagi, un Genjutsu proibito degli Uchiha necessitante sia dello Sharingan che del potere del clan Senju capace, per poco più di un minuto, di riscrivere la realtà in modo favorevole all'utilizzatore. La tecnica, tuttavia, come contraltare del potere che concede richiede il sacrificio di uno Sharingan, rendendolo cieco per sempre.