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Nel 2003 si risposa con Gan Qi, immigrata cinese negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], e a partire dal 2007 ottiene una cattedra all'[[Università cinese di Hong Kong]]<ref name=":3" />, dove insegna ancora oggi<ref>{{cita web|https://www.ndbooks.com/author/bei-dao/|Cenni biografici|lingua=en|6 settembre 2018}}</ref>.
 
'''Vincitore di numerosi riconoscimenti tra i quali un [[Guggenheim Fellowship]] e il [[Festival della poesia di Struga|Premio Struga]]'''
 
== Pseudonimo ==
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=== Gli anni dell'esilio ===
L'esilio apre infine una nuova fase poetica. Per Bei Dao l'esilio è inizialmente un'esperienza molto dolorosa<ref name=":13">{{Cita|Li|p. 379}}</ref> che lui descrive come "Shockshock culturale, inefficienza linguistica e rimozione dal mondo che di cui si ha conoscenza"<ref>{{Cita|Li|p. 380}}</ref> e che lo porta a sviluppare una poetica estremamente soggettiva, con tematiche molto più private e codificate, immagini surrealistiche e un linguaggio ancora più oscuro e incomprensibile<ref name=":13" />. Quest'esperienza genera in lui una profonda riflessione sia sul ruolo della poesia che su quello della lingua: la poesia è uno strumento politico nel senso che influenza l'immaginazione e il modo di pensare e parlare delle persone, ed è anche, lei stessa, una sorta di esilio dal linguaggio quotidiano<ref name=":4" />. In questo senso quindi, l'esperienza dell'esilio diventa per lui da un lato l'opportunità di intraprendere una nuova sperimentazione poetica perché sancisce definitivamente l'autonomia dagli ultimi residui del discorso maoista<ref>{{Cita|Li|p. 381}}</ref> dall'altro lo strumento con cui esprimere il suo senso di incertezza e fragilità e il suo essere e non-essere cinese<ref>{{Cita|Tan|p. 73}}</ref>.
 
Una delle poesie che può rappresentare bene la sua ultima fase poetica è ''Xiangyin'' 乡音 (Accento locale):
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Metto la musica
 
In inverno non ci sono mosche
 
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== Influenze e stile ==
Bei Dao inizia a scrivere durante la Rivoluzione Culturale, quando la circolazione di opere occidentali è sottoposta ad uno stretto e rigido controllo governativo.
Bei Dao inizia a scrivere durante la Rivoluzione Culturale, quando la circolazione di opere occidentali era sottoposta ad uno stretto e rigido controllo governativo. <u>Nonostante la sua formazione sia avvenuta in una delle migliori scuole di Pechino, l'autore ha dichiarato: '''"Non mi sentivo portato per la matematica e le scienze, e l'atmosfera scolastica era troppo controllata" (non trovo questa dichiarazione significativa... succede a tutti ;-)'''<ref>{{Cita|Tan|p. 8}}</ref><ref name=":5" />. Quando viene mandato nelle campagne, nel 1969, realizza che la condizione in cui è costretto a vivere non rispecchia la propaganda del partito: è questo il momento in cui si sgretola il suo entusiasmo<ref name=":5" />, "La mia generazione credeva nel Comunismo al cento per cento. Non ci rendevamo conto di vivere nel buio" dichiara Bei Dao in un'intervista del 1996<ref name=":11" />.</u> La disillusione nei confronti della Rivoluzione Culturale lo spinge dunque a cercare un'alternativa ideologica nella letteratura e filosofia occidentali: inizia a procurarsi illegalmente letture censurate e bandite, a partecipare a circoli letterari "sotterranei" e a scambiare i propri esperimenti letterari con altri giovani scrittori<ref>{{Cita|Tan|p. 1}}</ref>, facendo riferimento a tutta quella porzione di letteratura occidentale che era stata tradotta prima della Rivoluzione Culturale<ref name=":4" />. Tra i primi autori occidentali con cui Bei Dao entra in contatto, oltre a [[Franz Kafka|Kafka]], ci sono [[Jean-Paul Sartre|Sartre]], [[J. D. Salinger|Salinger]] e [[Federico García Lorca|Lorca]].
 
BeiIn Dao inizia a scrivere durante la Rivoluzione Culturale, quando la circolazione di opere occidentali era sottoposta ad uno stretto e rigido controllo governativo. <u>Nonostante la sua formazione sia avvenuta in una delle migliori scuole di Pechino, lun'autore ha dichiarato: '''"Non mi sentivo portato per la matematica e le scienze, e l'atmosfera scolastica era troppo controllata" (non trovo questa dichiarazione significativa... succede a tutti ;-)'''<ref>{{Cita|Tan|p. 8}}</ref><ref name=":5" />. Quando viene mandato nelle campagne, nel 1969, realizza che la condizione in cui è costretto a vivere non rispecchia la propagandaintervista del partito:1996 è questo il momento in cui si sgretola il suo entusiasmo<ref name="dichiara:5" />, "La mia generazione credeva nel Comunismo al cento per cento. Non ci rendevamo conto di vivere nel buio" dichiara Bei Dao in un'intervista del 1996<u><ref name=":11" />.</u>. LaÈ la disillusione nei confronti della Rivoluzione Culturale lo spingea dunquespingerlo a cercare un'alternativa ideologica nella letteratura e filosofia occidentali: inizia a procurarsi illegalmente letture censurate e bandite, a partecipare a circoli letterari "sotterranei" e a scambiare i propri esperimenti letterari con altri giovani scrittori<ref>{{Cita|Tan|p. 1}}</ref>, facendo riferimento a tutta quella porzione di letteratura occidentale che era stata tradotta prima della Rivoluzione Culturale<ref name=":4" />. Tra i primi autori occidentali con cui Bei Dao entra in contatto, oltre a [[Franz Kafka|Kafka]], ci sono [[Jean-Paul Sartre|Sartre]], [[J. D. Salinger|Salinger]] e [[Federico García Lorca|Lorca]].
'''Stai ripetendo quanto hai già scritto nella Biografia!!'''
 
Le influenze di Bei Dao non sono però da ricercare solo nella letteratura occidentale, <u>l'autore infatti dichiara in un'intervista: '''"Era così difficile procurarsi dei libri che avremmo letto qualsiasi cosa ci fosse capitata tra le mani"<ref name=":5" />. (questa dichiarazione non parla delle influenze che altri scrittori hanno avuto su di lui, dice solo che avrebbe letto qualsiasi cosa!)'''</u> Questo include ovviamentema anche lanella tradizione letteraria cinese, in particolare la poesia cinese classica<ref name=":5" /> e autori cinesi moderni, quali Shizhi. Questi in particolare diviene un modello per Bei Dao a partire dagli anni Settanta, quando l'autore inizia a sperimentare il verso libero e un linguaggio ermetico e privato<ref name=":0" />.
 
Negli anni Ottanta la poetica di Bei Dao continua la propria evoluzione grazie al lavoro di traduzione di opere moderne europee cui l'autore si dedica: Bei Dao traduce in cinese autori quali i russi [[Boris Pasternak]] e [[Gennady Ayki|Gennady Ayki,]] e gli svedesi [[Gunnar Ekelöf]] e [[Tomas Tranströmer]], attività che gli consente di entrare in contatto con diverse espressioni poetiche, nonché con la '''sintassi delle lingue europee, di cui si rintraccia un'eco nelle sue opere più recenti (in che senso??)'''<ref>{{Cita|Tan|p. 67}}</ref>.
 
Tra i principali rappresentanti della poesia ''menglong'', Bei Dao si fa portavoce di un nuovo modo di fare poesia, una poesia caratterizzata in primo luogo da un linguaggio e una struttura nuovi ed inusuali: verso libero, sintassi irregolare, linguaggio oscuro ed immagini polivalenti sono tra le caratteristiche che portano alla coniazione, da parte della critica, del termine ''menglongshi'' ("poesia oscura")<ref>{{Cita|Tan|p. 2}}</ref>. Asserendo che il fine ultimo del genere poetico sia l'espressione dell'individualità, Bei Dao crea una poesia fortemente soggettiva<ref name=":5" /> dando voce a sentimenti individuali di amarezza, afflizione e ribellione<ref name=":7" />, sentimenti che tuttavia sono condivisi da molti. Disillusione, inquietudini e aspirazioni della generazione cresciuta negli anni della Rivoluzione Culturale diventano quindi sentimenti che sono al centro di questa rinnovata forma poetica e che trovano forse la loro massima espressione nella poesia ''Huida'' 回答 (''Risposta''), considerata come il manifesto della poesia ''menglong''<ref name=":8" />.
 
Dalla metà degli anni Novanta il suo stile diviene più maturo e filosofico., Laperdendo i connotati romantici ed eroici della fase iniziale ed assumendo una tendenza fortemente surrealista, dellederivata suedall'influenza operedi Lorca e Kafka<ref name=":4" /> e che è probabilmente una conseguenza della scelta di evitare il tema politico<ref>{{Cita|Tan|p.70}}</ref> e di ripiegare su una riflessione più soggettiva. L'oscurità rimane comunque un tratto distintivo della sua lingua e la simbologia criptica continua ad essere lo strumento per esprimere la complessità e le contraddizioni interiori dell'individuo.
 
== Il ruolo di ''Jintian'' ==
- surrealismo che prende da Lorca e Kafka (Featherston)
Quando Bei Dao, assieme a Mang Ke, fondò la rivista nel 1978 a Pechino, il suo scopo era quello di dar voce a scrittori esiliati o cui era vietato pubblicare le proprie opere in Cina. Fu la prima rivista letteraria non ufficiale nella Repubblica Popolare Cinese a partire dagli anni Cinquanta<ref>{{Cita web|url=https://www.revolvy.com/page/Jintian-%28journal%29|titolo=Jintian|lingua=en|accesso=7 settembre 2018}}</ref>. Le prime pagine di ''Jintian'' vennero affisse nei luoghi che costituivano i centri vitali della cultura e della politica, come l'[[Università di Pechino]], Piazza Tian'anmen e la [[Renmin University]]. Questo modo di pubblicare le poesie, affiggendole ai muri, suscita grande scalpore ed è considerato un gesto rivoluzionario<ref>{{Cita web|url=https://cinaoggi.it/2004/12/30/nascita-morte-e-rinascita-di-una-rivista-underground-jintian/|titolo=Nascita, morte e rinascita di una rivista underground: Jintian|accesso=7 settembre 2018}}</ref>.
 
Quando Bei Dao, assieme a Mang Ke, fondò la rivista nel 1978 a Pechino, il suo scopo era quello di dar voce a scrittori esiliati o cui era vietato pubblicare le proprie opere in Cina. La riedizione moderna della rivista, pubblicata a Stoccolma a partire dal 1990, si colloca invece in un contesto più ampio e interculturale, e si rende intermediaria di un dialogo tra la Cina e l'Occidente<ref name=":5" /> al punto tale che Bei Dao è ampiamente considerato come la "voce dei poeti esiliati"<ref name=":2" />.
- con la presa di potere del partito comunista c'è la scomparsa della voce individuale degli scrittori, tutto viene asservito al partito, anche la letteratura. In Bei Dao, e più in generale nella poesia oscura, l'io ricompare e diventa sempre più importante. Prima sei un individuo e poi sei uno scrittore, ecco perchè l'individualità è ora così importante per gli scrittori cinesi. Ma l'individuo non è da considerare come individuo a sè stante, perchè va visto anche come una parte della storia (Featherston)
 
- ovviamente l'esilio influenza la sua produzione; all'inizio è un'esperienza dolorosa, poi si è reso conto che gli ha dato una grande opportunità di imparare, distanziandosi così in modo critico dalla sua cultura natale e sviluppando un'occhio critico sia verso la cultura cinese che quella occidentale. Dichiara di sentirsi più libero in questo modo, senza essere vincolato ad una sola cultura (Featherston)
 
- ribellione è un tema importante per la sua generazione e lui vede una connessione tra poesia e ribellione e la poesia è una forma di ribellione agli anni di chaos in Cina.e quello a cui lui si ribella è sostanzialmente il ruolo tradizionale del poeta e dell'intellettuale asservito alla politica (Gleichmann 389)
 
== Il ruolo di ''Jintian'' ==
Quando Bei Dao, assieme a Mang Ke, fondò la rivista nel 1978 a Pechino, il suo scopo era quello di dar voce a scrittori esiliati o cui era vietato pubblicare le proprie opere in Cina. La riedizione moderna della rivista, pubblicata a Stoccolma a partire dal 1990, si colloca invece in un contesto più ampio e interculturale, e si rende intermediaria di un dialogo tra la Cina e l'Occidente<ref name=":5" /> al punto tale che Bei Dao è ampiamente considerato come la "voce dei poeti esiliati"<ref name=":2" />.
 
== Elenco delle opere ==
 
* 1974. 拨动, ''Bodong'' (traduzione letterale: ''Onde'')
=== Raccolte di poesie ===
* 1976. 回答, ''Huida'' (''Risposta'')
 
* 1976. 回答, ''Huida'' (''Risposta'')
*陌生的海滩, ''Mosheng de haitan'' (traduzione letterale: ''Una spiaggia sconosciuta'') > prima raccolta di poesie
*1986. 北岛诗选, ''Bei Dao shixuan'' (traduzione letterale: ''Poesie scelte di Bei Dao'')
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*1996. 零度以上的风景线, ''Lingdu yishang de fengjingxian'' (Traduzione letterale: ''Paesaggio sopra lo zero'') > raccolta
*1999. 开锁, ''Kaisuo'' (Traduzione letterale: ''Bloccare'') > raccolta
* 1999. 蓝房子, ''Lan fangzi'' (traduzione letterale: ''L'Appartamento blu'')
*2010. The Rose of time: New and Selected Poems
 
=== Romanzi ===
 
* 1974. 拨动, ''Bodong'' (traduzione letterale: ''Onde'')
 
=== Raccolte di saggi ===
 
* 1999. 蓝房子, ''Lan fangzi'' (traduzione letterale: ''L'Appartamento blu'')
* 2004. 失败之书, ''Shibai zhi shu'' (traduzione letterale: ''Libro sconfitto'')
* 2008. 青灯, ''Qing deng'' (traduzione letterale: ''Luce verde'')
*2010. The Rose of time: New and Selected Poems
 
== Opere tradotte in italiano ==
=== Poesia ===
* ''Speranza fredda'', Torino, Einaudi, 2003 traduzione di Claudia Pozzana ISBN 88-06-16209-8
=== Antologie ===
* ''Nuovi poeti cinesi'', Torino, Einaudi, 1996 a cura di Claudia Pozzana e Alessandro Russo ISBN 88-06-13965-7
 
== Riconoscimenti ==
 
* 1990 - Tucholsky Prize del SwdishSwedish PEN Club a Stoccolma<ref name=":2" /> e Freedom-to-write Prize dell'America PEN Club a New York<ref name=":2" />
* 1998 - Membro Onorario della House of Poetry in Marocco e [[Guggenheim Fellowship]]
* 2015 - Golden[[Premio Wreath Award alloStrega|Premio Struga International Poetry Festival]]
 
== Note ==
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* {{Cita pubblicazione|autore=Gleichmann Gabi|anno=1996|titolo=An Interview with Bei Dao|rivista=Modern Chinese Literature|volume=9|numero=2|pp=387–393|lingua=en|accesso=6 agosto 2018|url=https://www.jstor.org/stable/41490765?seq=1#page_scan_tab_contents|cid=Gleichmann|autore2=Bei Dao|autore3=Michelle Yeh}}
*{{Cita libro|autore=Hong Zicheng|titolo=A History of Contemporary Chinese Literature|anno=2009|editore=Brill|città=Boston|lingua=en|cid=Hong|OCLC=878705289}}
*{{Cita web|url=https://www.revolvy.com/page/Jintian-%28journal%29|titolo=Jintian|lingua=en}}
* {{Cita pubblicazione|autore=LaPiana Siobahn|anno=1994|titolo=An Interview with Visting Artist Bei Dao: Poet in exile|rivista=The Journal of the International Institute|volume=2|numero=1|lingua=en|accesso=|url=https://quod.lib.umich.edu/j/jii/4750978.0002.102?view=text;rgn=main|cid=LaPiana}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Li Dian|anno=1996|titolo=Ideology and Conflicts in Bei Dao's Poetry|rivista=Modern Chinese Literature|volume=9|numero=2|pp=369–385|lingua=en|accesso=|url=https://www.jstor.org/stable/41490764?seq=1#page_scan_tab_contents|cid=Li}}
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* [https://quod.lib.umich.edu/j/jii/4750978.0002.102/--interview-with-visiting-artist-bei-dao-poet-in-exile?rgn=main;view=fulltext An Interview with Visting Artist Bei Dao: Poet in exile] su The Journal of International Institute
* {{cita web|https://poetry.arizona.edu/blog/interview-bei-dao|An interview with Bei Dao|lingua=en|1 febbraio 2018}}
*{{Cita web|url=https://cinaoggi.it/2004/12/30/nascita-morte-e-rinascita-di-una-rivista-underground-jintian/|titolo=Nascita, morte e rinascita di una rivista underground: Jintian|sito=Cina Oggi}}
 
{{Struga Poetry Evenings}}