Mátyás Rákosi: differenze tra le versioni

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Il 14 maggio [[1955]] il governo Hegedüs firmò l'adesione dell'Ungheria al [[Patto di Varsavia]] che legava l'URSS e i "paesi satelliti" in un'alleanza militare di "reciproca assistenza". Rákosi continuò a regnare per interposta persona, ma la sua libertà di movimento era limitata da Mosca, che non voleva il ritorno ai metodi del passato. Riuscì però a far espellere Nagy dal partito il 3 dicembre [[1955]]. Tuttavia, pochi mesi dopo il famoso discorso anti-staliniano di [[Nikita Khruščёv]] al [[XX Congresso del PCUS]], su pressione del [[Politburo]] sovietico il 18 luglio [[1956]] Rákosi fu costretto a dimettersi da segretario generale del Partito e fu sostituito da [[Ernő Gerő]], già suo luogotenente.
 
Il 13 ottobre [[1956]] Nagy venne riammesso nel partito. Allo scoppio dell'[[Rivoluzione ungherese del 1956|insurrezione ungherese]] (23 ottobre [[1956]]), Nagy fu nominato primo ministro e Rákosi fuggì in Unione Sovietica. Nonostante la quasi immediata repressione ad opera dell'Armata rossa, gli stessi governanti sovietici non gli permisero di rientrare in patria e gli preferirono [[János Kádár]] alla guida dell'Ungheria. Morì dunque in Unione Sovietica, a GorkyGor'kij, nel [[1971]].
 
== Note ==