Storia dell'Associazione Calcio Gozzano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 20:
A guerra finita il Gozzano (che dopo alcune peregrinazioni si era stabilito presso il [[Stadio Alfredo d'Albertas|campo sportivo di Monterosso]], nei pressi della chiesa della Madonna di Luzzara) si riorganizzò: decisiva fu in tal senso l'opera del ventinovenne marchese Alfredo "Fredy" d'Albertas, rampollo di una facoltosa famiglia di antica [[nobiltà]] d'origine francese, la cui signorile dimora di via Dante, in pieno centro storico, era diventata un punto di riferimento per i momenti ricreativi della gioventù gozzanese<ref name=mg>Il marchese di Gozzano innamorato del calcio - ''[[La Stampa]]'', 13 ago 1992</ref>.
 
Da sempre appassionato di calcio e tifoso dell'{{Calcio Inter|NB}}, d'Albertas s'interessò delle sorti della squadra rossoblù: contattò alcuni giocatori d'alto profilo rimasti senza contratto a seguito del conflitto e li convinse a "ricominciare" da Gozzano. Furono dunque ingaggiati il campione argentino [[Evaristo Barrera]] (già attaccante di [[Racing Avellaneda]], [[Società_Sportiva_Lazio|Lazio]] e [[Società_Sportiva_Calcio_Napoli|Napoli]]) e gli ex {{Calcio Novara|NB}} [[Piero Dondi]] e [[Carlo Grazioli]]. Grato per l'aiuto ricevuto, nel [[1946]] il presidente Franco Gioira chiese e ottenne cheal d'Albertas entrassedi entrare in società come vicepresidente: il marchese acconsentì, dando inizio a un rapporto di collaborazione col club destinato a durare oltre trentacinque anni<ref name=mg />.
 
Guidato in panchina dal tecnico Lovera il Gozzano, forte di tali giocatori e di vari giovani talenti locali, dominò il campionato di Prima Divisione [[Prima_Divisione_1945-1946#Girone_A|1945-46]], marcando 13 vittorie in 18 incontri. Il cammino si concluse poi nella seconda fase a gironi, ove al Gozzano si contrapposero Angerese, Oleggio e [[Unione_Sportiva_Dilettantistica_Juventus_Domo|Juventus Domo]].