Cimitile: differenze tra le versioni

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Nel [[1943]] il cavalcavia settecentesco in località Santa Maria in Cimitile fu minato dai tedeschi per rallentare il cammino delle truppe alleate provenienti da Napoli, ma cittadini cimitilesi si opposero impedendo la distruzione della struttura architettonica.
 
Nel dopoguerra (anno [[1950]] circa) il professor Gino Chierici, riprese e diresse i lavori di scavo archeologico e restauro nell'area del complesso basilicale di Cimitile. Dopo la sua morte, avvenuta nel [[1961]], i lavori proseguirono saltuariamente e ai danni prodotti durante le precedenti operazioni di scavo si aggiunse la scomparsa di numerosi reperti. Successivamente fu la Sovrintendenza ai Monumenti della Campania ad occuparsi di ulteriori lavori di sistemazione, Il 23 maggio [[1992]] [[Giovanni Paolo II]] giunse in pellegrinaggio alla tomba di [[Felice di Nola (presbitero)|San Felice]], rimanendovi in mistica concentrazione e preghiera.
Molti studiosi italiani e stranieri si sono interessati a Cimitile, fornendo contributi fondamentali alla conoscenza del sito. Nel [[2002]] è stata lanciata la proposta di inserire Cimitile nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
Vari cimitilesi sono stati deputati al [[Parlamento]] italiano: Michele Rossi nel secolo XIX, D'Antonio e Franco Manganelli.