Gaetano Callido: differenze tra le versioni
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Nel [[1776]] ricevette l'onorevole incarico di completare il restauro dei [[tre]] [[organi]] della [[Basilica di San Marco (Venezia)|Basilica di San Marco]] a [[Venezia]]. La sua instancabile attività con un ritmo di costruzione medio di dieci organi l'anno fu apprezzato dal senato veneziano, il quale prese la decisione di concedergli dal [[27 marzo]] [[1779]] l'esenzione dei dazi doganali per il trasporto dei suoi strumenti al di fuori dei territori della repubblica. Gli eventi politici e i mutamenti socio-economici della fine del [[XVIII secolo]], specialmente in riferimento al decreto emanato dall'amministrazione [[Napoleone|napoleonica]] con il quale si sopprimevano le varie corporazioni religiose, sembra che non abbiano intaccato più di tanto il suo lavoro, il quale perdurò con lo stesso ritmo fino al [[1806]], quando la direzione dell'attività passò ai figli Antonio ed Agostino.
Solitamente un organo Callido ha un singolo manuale di [[45]] o [[47]] tasti, con la prima ottava corta o scavezza), o [[57]] tasti (do1-do3, con ottave corte), o [[62]] tasti (do1-fa3, con ottave corte); invece per quanto concerne i registri, esso include: [[Principale]] (diviso), [[Ottava]], [[Quintadecima]], [[Decimanona]], [[Vigesimaseconda]], [[Vigesimasesta]], [[Vigesimanona]], (talvolta [[Trigesimaterza]] e [[Trigesimasesta
[[Pedaliera]]: a leggio
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