Yakovlev Yak-1: differenze tra le versioni
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L'[[ala (aeronautica)|ala]] aveva una forma intermedia tra ellittica e quella trapezoidale, con estremità arrotondate. Al loro interno non erano alloggiate armi, ma un [[carrello d'atterraggio|carrello]] a carreggiata larga.<br />
I primi 1.000 Yak-1 erano sprovvisti di radio. L'installazione di apparati radio divenne frequente a partire dalla primavera 1942 ed obbligatoria dall'agosto 1942.<ref name=
=== Motore ===
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== Impiego operativo ==
Allo scoppio della [[Grande Guerra Patriottica]], l'industria sovietica aveva prodotto 425 Yak-1, ma, il 22 giugno 1941, primo giorno dell'invasione tedesca, soltanto 92 macchine erano operative nei distretti militari occidentali e la maggior parte fu distrutta dalla [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] nei primissimi giorni di guerra.<ref name=ARDR146/>
I primi combattimenti rivelarono che lo Yak-1 era migliore del [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]]E, ma inferiore al Bf 109F, il suo principale avversario. Il caccia russo era più lento ed inferiore in velocità di salita a tutte le quote. Sebbene potesse completare un cerchio alla stessa velocità del Bf 109, la mancanza di automatismi rendeva il duello aereo un affare complicato per lo Yak-1, richiedendo al pilota una notevole concentrazione (un Bf 109, con i suoi [[Ipersostentatore|slat]] automatici, aveva una velocità di stallo inferiore ed era più stabile in virate strette e in figure acrobatiche sul piano verticale).<ref name=
Il suo armamento era troppo leggero ma per ridurre il peso, furono fatte modifiche sia su aerei al fronte, sia su una trentina di macchine di serie: le mitragliatrici [[ShKAS]] [[calibro (arma)|calibro]] [[7,62 × 54 mm R|7,62 mm]] furono rimosse, lasciando solo il singolo cannone ShVAK. Questi aerei alleggeriti erano molto apprezzati dai piloti più esperti, per i quali una riduzione dell'armamento era accettabile: i combattimenti nel novembre 1942 rivelarono un assai più favorevole rapporto perdite/vittorie. Inoltre, nell'autunno del 1942, apparve lo Yak-1B equipaggiato con il più potente motore M-105P e una singola mitragliatrice UBS da 12,7 mm, invece delle due ShKAS. Sebbene l'impiego di un'unica mitragliatrice pesante non incrementasse molto il volume di fuoco, la UBS si dimostrò più efficace della coppia di mitragliatrici dal calibro di un fucile. Inoltre sullo Yak-1 il collimatore PBP fu rimosso – a causa della pessima qualità delle ottiche – e sostituito con il precedente, più semplice, modello VV, ad anello.
<ref name=
Così modificato, lo Yak-1 risultò molto gradito ai piloti. Per il pilota sovietico Nikolai G. Golodnikov, nel complesso, considerate le sue caratteristiche tattiche e tecniche, lo Yak-1B era al livello del Messerschmitt Bf 109G.<ref name=
I piloti volontari francesi del celebre ''[[Normandie-Niémen|Groupe Normandie-Niémen]]'' della Francia libera, quando fu formato, nel marzo 1943, selezionarono proprio lo Yak-1, nella versione -1M, con tettuccio "a goccia" e fusoliera posteriore ribassata.<ref name=
Lo Yak-1 fu anche l'aereo di [[Lydia Litvyak]], la donna pilota da caccia più famosa di tutti i tempi. La Litvyak pilotava una versione “base” (completa di asta dell'antenna) dello Yak-1, identificata dal numero “44 giallo”. Prestò servizio nell'unità 296.IAP che poi divenne il 73.Gv.IAP, nel maggio 1943. La Litvyak fu abbattuta ed uccisa in combattimento il 1º agosto 1943 a 22 anni, dopo almeno 11 vittorie individuali e tre di gruppo.<ref name=
La mimetizzazione invernale dei caccia russi era praticamente bianca; spesso erano montati sci retrattili, che tuttavia limitavano le prestazioni in volo. Questo faceva sì, assieme ad altri problemi di produzione, che le prestazioni dei caccia russi fossero spesso inferiori ai valori dichiarati, nonostante la piccola differenza tra peso a vuoto e a pieno carico.
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I caccia tedeschi d'inverno erano praticamente bloccati a terra, non essendo forniti di sci al posto del carrello d'atterraggio.
L'importanza di questo modello nella Seconda Guerra Mondiale è spesso sottovalutato. Le convenzioni sovietiche per la denominazione degli aerei nascondono il fatto che lo Yak-1 ed i suoi successori — Yak-7, Yak-9 e Yak-3 — erano essenzialmente lo stesso modello, come per le numerose versioni dello [[Supermarine Spitfire]] o del [[Messerschmitt Bf 109]]. E se gli Yak fossero considerati un unico modello, i 37.000 velivoli prodotti ne farebbero l'aereo da caccia costruito nel maggior numero di esemplari della storia.<ref name=BG388/><ref name=JEET163/> Le perdite furono in proporzione le più alte tra tutti i modelli di caccia impiegati dall'Unione Sovietica, sia nazionali, sia stranieri. Tra il 1941 e il 1945 ammontarono a 3 336 aerei, 325 nel 1941, 1 301 l'anno seguente, 1 056 nel 1943, 575 nel 1944 e 79 nei primi quattro mesi del 1945.<ref name=
== Utilizzatori ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |titolo =L'Aviazione - Grande enciclopedia illustrata |autore = |volume = 12 |editore =Istituto Geografico De Agostini |città =Novara |anno =1988 |lingua = |p= 238 |ISBN =no |cid =AGEI}}
* {{Cita libro |titolo =Guida agli aeroplani di tutto il mondo - La seconda guerra mondiale (II) |autore =Enzo Angelucci |autore2= Paolo Matricardi |editore =Arnoldo Mondadori Editore |città =Milano |anno =1977 |lingua = |p= 239 |ISBN =no |cid =EAPM}}
* {{Cita libro |titolo =Bagration to Berlin - The final Air Battle in the East 1944-45 |autore =Christer Bergström |editore =Classic Publications |città =Hersham - UK |anno =2008 |lingua =en |ISBN =978-1-903223-91-8 |cid =CHBE}}
* {{Cita libro |titolo =Aerei della II guerra mondiale |autore =Chris Chant |traduttore= Antonio Santilli |editore =L'Airone |città =Roma |anno =2008 |lingua = |p= 312 |ISBN =978-88-7944-910-6 |cid =CHCH}}
* {{Cita libro |titolo =Barbarossa & the retreat to Moscow – The Red Air Force at War – Recollections of Fighter Pilots on the Eastern Front |autore =Artem Drabkin |editore =Pen & Sword Military |città =Barnsley - UK |anno =2007 |lingua =en |ISBN =1-84415-563-3 |cid =ARDR}}
* {{Cita libro |titolo =Aircraft of World War II |autore =Jeffrey L. Ethell |editore =Harper Collins Publisher |città =Glasgow |anno =1995 |lingua =en |ISBN =0-00-470849-0 |cid =JEET}}
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