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Dopo il travolgente successo dell'operazione Compass, all'inizio del 1941 il fronte libico si era stabilizzato all'altezza di [[El-Agheila]] al confine tra [[Tripolitania]] e Cirenaica: benché le forze italiane fossero ridotte a mal partito, i britannici della [[Western Desert Force]] (dal settembre 1941 divenuta [[Eighth Army (British Army)|Eighth Army]]) non erano in grado di proseguire l'avanzata verso [[Tripoli]] a causa di difficoltà logistiche e della necessità di distaccare un ampio contingente di truppe da inviare in Grecia. Di questa pausa dell'avanzata britannica ne approfittarono le forze dell'Asse: dopo aver ottenuto l'assenso di un riluttane Mussolini, nel febbraio 1941 un contingente di truppe meccanizzate tedesche ([[Deutsches Afrikakorps]]) fu inviato ad appoggiare i reparti italiani in Libia.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale nel settembre 1939, gli Stati Uniti d'America avevano adottato una posizione di rigida neutralità: benché il presidente [[Franklin Delano Roosevelt]] avesse più volte espresso preoccupazione per l'aggressivo espansionismo adottato da Germania e Giappone, il paese era pervaso da un forte sentimento di [[isolazionismo]] e pertanto, nel corso degli anni 1930, il Congresso aveva approvato una serie di "[[Atti di neutralità degli anni Trenta|atti di neutralità]]" che vietavano formalmente agli Stati Uniti qualsiasi coinvolgimento in guerre straniere. Roosevelt, tuttavia, si adoperò con costanza per alleggerire o aggirare i vincoli legislativi che gli impedivano di aiutare in Regno Unito nella sua lotta contro i tedeschi: nel novembre 1939 il presidente ottenne una modifica agli atti di neutralità per consentire il commercio di armi statunitensi con l'estero in cambio di denaro (il cosiddetto ''[[Cash and carry (seconda guerra mondiale)|Cash and carry]]''); il 2 settembre 1940 seguì la stipula del ''[[Destroyers for bases agreement]]'', trattato che comportava la cessione alla Royal Navy di una cinquantina di cacciatorpediniere dismessi dalla [[United States Navy]] in cambio dell'affitto agli Stati Uniti di alcune basi navali britanniche nell'area dei [[Caraibi]].
 
Al comando del generale [[Erwin Rommel]], le forze italo-tedesche ottennero subito grossi risultati: un'improvvisa offensiva di Rommel in marzo colse impreparati i britannici, costretti a sgombrare in fretta e furia la Cirenaica e a ripiegare oltre la frontiera con l'Egitto; solo lo strategico porto di [[Tobruch]], tenuto da un'ostinata guarnigione di truppe [[australia]]ne, rimase in mano agli Alleati, finendo subito [[Assedio di Tobruch|assediato dagli italo-tedeschi]]. Due tentativi britannici di liberare Tobruch, l'[[operazione Brevity]] in maggio e l'[[operazione Battleaxe]] in giugno, furono respinti dalle forze di Rommel, una serie di insuccessi che portò alla sostituzione del comandante britannico Wavell con il generale [[Claude Auchinleck]]; una nuova e meglio pianificata offensiva scatenata da Auchinleck il 18 novembre ([[operazione Crusader]]) portò infine al successo la nuova Eight Army britannica: dopo tre settimane di pesanti scontri tra carri armati nel deserto, Tobruch fu liberata dall'assedio e Rommel dovette riportare le forze italo-tedesche di nuovo a El-Agheila<ref>{{cita|Rochat 2005|p. 347}}.</ref>.
L'apice di questa politica di aiuti statunitensi al Regno Unito fu raggiunto con l'approvazione, l'11 marzo 1941, del programma ''[[Lend-Lease]]'': questo prevedeva fondamentalmente la cessione a titolo gratuito o con pagamento dilazionato nel tempo di enormi quantità di materie prime, beni industriali ed equipaggiamento militare di ogni tipo (dalle armi leggere alle navi) prodotti negli Stai Uniti; il programma, inizialmente rivolto solo a favore di Regno Unito e Cina ma esteso in seguito all'Unione Sovietica e agli alleati minori, avrebbe consentito il trasferimento di beni per un valore di 50 miliardi di dollari, trasformando così gli Stati Uniti, secondo la definizione data dallo stesso Roosevelt, nell'"arsenale delle democrazie"<ref>{{cita|Willmott et al. 2005|p. 106}}.</ref>.
 
I rifornimenti giungevano nel Regno Unito non senza contrasto. L'occupazione delle coste occidentali della Francia fornì ai tedeschi ottime basi da cui insidiare i convogli navali britannici, e nel 1941 la battaglia ai traffici commerciali in Atlantico e nell'[[oceano Indiano]] esplose in tutta la sua forza: agli attacchi degli aerosiluranti della Luftwaffe si unirono le navi di superficie della Kriegsmarine, sia le grosse unità da combattimento che [[Navi corsare tedesche della seconda guerra mondiale|più piccole navi corsare]] camuffate da innocui mercantili neutrali. Furono tuttavia fin da subito gli U-Boot (affiancati da un piccolo contingente di sommergibili della Regia Marina italiana) a rappresentare la minaccia più grande per i convogli: tra il settembre 1939 e il luglio 1941 i sommergibili tedeschi colarono a picco 848 mercantili, pari a più di 4 milioni di tonnellate di [[stazza lorda]]<ref name=Willmott-82-83>{{cita|Willmott et al. 2005|pp. 82-83}}.</ref>. Il comandante della flotta sommergibilistica tedesca, ammiraglio [[Karl Dönitz]], puntò seriamente a far capitolare il Regno Unito portandolo alla fame.
 
La Royal Navy impegnò ogni risorsa per tenere aperte le rotte di rifornimento: fu intensificata la costruzione di unità ottimizzate per la lotta antisommergibili, fu adottato un sistema di scorta aerea dei convogli e migliorati gli strumenti di rilevamento come [[radar]] e [[sonar]], ma un grosso aiuto arrivò dalla rottura del codice cifrato [[Enigma (crittografia)|Enigma]], utilizzato per tutte le comunicazioni radio dei tedeschi, da parte dei decrittatori del centro di [[Bletchley Park]]. I risultati non tardarono ad arrivare: alla fine di maggio la grande nave da battaglia tedesca ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]'' che tentava di trasferirsi in Atlantico fu braccata e infine affondata [[Operazione Rheinübung|dopo una lunga caccia]] dalla flotta britannica, mentre il numero di mercantili colati a picco dagli U-Boot iniziò a calare a partire dal giugno 1941. Roosevelt utilizzò al massimo i suoi poteri presidenziali per aiutare i britannici in questa lotta: navi da guerra statunitensi furono inviate a scortare i convogli fino a metà della rotta per il Regno Unito, generando scaramucce sempre più gravi con gli U-Boot; il 31 ottobre 1941 il cacciatorpediniere statunitense {{nave|USS|Reuben James|DD-245|6}} fu silurato e affondato dal sommergibile ''[[U-552]]'', poco più di un mese prima della dichiarazione di guerra della Germania agli Stati Uniti<ref name=Willmott-82-83 />.