Museo irpino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo parametro ridondante (valore uguale alla proprietà P856 su Wikidata)
Ninidai (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 44:
* Ex Carcere borbonico
 
=== '''Sezione Archeologica''' ===
La sezione destinata all’archeologia, occupa all’interno dell’edificio , l’intero piano terra dell'edificio di Corso Europa, per una superficie complessiva di circa 2000 mq, compreso il cortile interno, e fa parte di una struttura multifunzionale, all’interno della quale coesistono anche la Biblioteca Provinciale, la Mediateca, l’ Emeroteca e il Centro Rete.
 
La collezione presente all’interno della sezione risale alla seconda metà del XIX secolo, merito della donazione dell’avvocato Giuseppe Zigarelli al Comune di Avellino, e dall’aggiunta nel corso degli anni di nuove acquisizioni provenienti da successivi scavi condotti nella zona del territorio irpino da parte della Soprintendenza Archeologica.
 
Diviso in nove sale, ognuna delle quali è dedicata ad un’area di provenienza specifica, il Museo offre una panoramica riccamente documentata delle varie fasi di insediamento nella zona dell’Irpinia, partendo dall’età preistorica fino alla tarda età romana:
 
un’attenzione particolare è dedicata alla divinità italica ‘Mefite’, culto diffuso a partire dal VI secolo a.C. nella Valle d’Ansanto, con l’esposizione dell ‘Xoanon’, ossia il corpo ligneo della divinità, ritrovato nel torrente adiacente al lago di gesso e metano, ai piedi del medesimo santuario.
 
Attraversando circa cinque secoli di storia, quest’area, infatti, ha restituito un corpus di materiali archeologici di notevole valore, e molti sono i ritrovati che testimoniano il culto di questa divinità, dall’età italica, come la statuetta votiva che raffigura una donna in tipico abbigliamento sannitico, alle tavolette fittili con scene votive databili all’età imperiale.
 
== Note ==
{{portale|musei}}