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== Storia ==
[[File:The Ancient Library - Terracina.jpg|thumbminiatura|upright=1.4|Terracina in una pubblicazione del 1864]]
{{Vedi anche|Storia di Terracina}}
I ritrovamenti più antichi nel territorio si riferiscono a materiali [[Preistoria|preistorici]] rinvenuti nella Caverna della Catena al Pisco Montano.
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=== Epoca romana ===
[[File:Tempio di Giove Anxur (Terracina).jpg|thumbminiatura|leftsinistra|La [[sostruzione]] del [[Tempio di Giove Anxur]] vista da Piazza Garibaldi.]]
 
Sembra che la città sia entrata nell'orbita [[Storia romana|romana]] già alla fine del [[VI secolo a.C.]]: secondo [[Tito Livio]], infatti, il re etrusco di Roma, [[Tarquinio il Superbo]] (VI sec. a C.) avrebbe inviato coloni a [[Segni]] e a ''[[Circeo|Circeii]]'', perché fossero di presidio sulla terra e sul mare<ref>Tito Livio, ''Ab Urbe Condita'', I, 56, 3</ref>. Terracina viene successivamente menzionata nel [[Trattati Roma-Cartagine|primo trattato tra Roma e Cartagine]], riportato da [[Polibio]] e datato al primo anno della [[Repubblica romana]] (509 a.C.).
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Negli ultimi anni dello stesso secolo sarebbe stata occupata (o rioccupata) dai [[Volsci]], che le diedero il nome di ''Anxur'', come riporta [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]]<ref>[[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis historia|Naturalis Historia]]'', III, 59 ([http://penelope.uchicago.edu/Thayer/L/Roman/Texts/Pliny_the_Elder/3*.html#59 testo latino on line] sul sito LacusCurtius): "''lingua Volscorum Anxur dictum''".</ref>. Riconquistata dai Romani nel [[406 a.C.]]<ref>Tito Livio, ''cit.'', IV, 4, 58.</ref>, e poi ancora una seconda volta nel [[400 a.C.]]<ref>Tito Livio, ''cit.'', V, 2, 13.</ref>, vi fu dedotta nel [[329 a.C.]] la [[colonia romana]], che inizialmente prese il nome di "''Colonia Anxurnas''". Ai Volsci o ai Romani potrebbero riferirsi resti di mura di fortificazione in [[opera poligonale]]. Secondo alcuni nel [[316 a.C.]] si svolse nei pressi della città la [[battaglia di Lautulae]], nell'ambito della [[seconda guerra sannitica]].
 
[[File:TerracinaForoEmilianoViaAppia.jpg|thumbminiatura|leftsinistra|Il lastricato (in parte ricostruito) della [[via Appia]] nel centro della città romana (Foro Emiliano)]]
 
Nel [[312 a.C.]] vi passò la [[via Appia]], che collegava Roma con [[Capua (città antica)|Capua]] e la città crebbe di importanza, cominciando ad espandersi nella pianura, in collegamento con lo sfruttamento [[agricoltura|agricolo]] del territorio, mentre la città più antica venne progressivamente trasformandosi in zona monumentale. Importanti trasformazioni urbane avvennero sotto [[Lucio Cornelio Silla]] (inizi del [[I secolo a.C.]]), al quale si devono la costruzione del [[Teatro (architettura)|teatro]] e la ricostruzione in forme scenografiche del tempio di Giove Anxur sulla cima del monte Sant'Angelo. A quest'epoca si devono anche altre costruzioni in [[opera incerta]].
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=== Medioevo ===
 
[[File:TerracinaDuomo.jpg|thumbminiatura|Il duomo nella città alta]]
 
In epoca [[Impero bizantino|bizantina]] fu un'importante piazzaforte militare e lo storico [[Procopio]] riferisce la buona conservazione della strada ancora nel [[VI secolo]].
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=== Epoca moderna ===
[[File:Terracina porto.JPG|thumbminiatura|Il porto canale oggi, visto dal tempio di Giove Anxur]]
 
Nel [[XVI secolo]] la [[malaria]] provocò una continua diminuzione della popolazione (nel [[1572]] si era ridotta a circa 150 abitanti). Il ripopolamento fu favorito nel [[XVII secolo]] dai pontefici con la distribuzione gratuita delle terre e le esenzioni fiscali e nuove famiglie abbienti restaurano e ricostruiscono le case signorili; si edificano o si restaurano le chiese.
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=== Terracina alta o antica ===
 
[[File:TerracinaCapitolium.jpg|thumbminiatura|Il ''Capitolium'' romano]]
 
==== Complesso monumentale del Foro Emiliano ====
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L'antico foro romano era attraversato lungo il lato settentrionale dalla [[via Appia]], di cui è stato ripristinato il lastricato e il marciapiede, con canale di scolo: la via era in origine separata dall'area forense per mezzo di una serie di pilastrini. La piazza conserva tuttora l'antica pavimentazione in lastre di [[calcare]] (fine del [[I secolo a.C.]] - inizi del [[I secolo|I d.C.]]), sulla quale si conserva l'iscrizione in lettere di [[bronzo]] del magistrato locale che ne ordinò la realizzazione (''Aulus Aemilius'').
[[File:TerracinaTeatroRomano.jpg|thumbminiatura|leftsinistra|I resti del teatro romano (parte della [[cavea]] con sedili e parte della [[Spazio scenico|scena]])]]
Ai lati del foro sorgevano i principali edifici pubblici della città romana. Sul lato orientale sorgeva la [[basilica]], i cui resti furono disegnati da [[Baldassarre Peruzzi]] e in seguito ricoperti dal palazzo della Bonificazione Pontina, eretto tra il [[1780]] e il [[1785]] e che ha successivamente inglobato anche il palazzo De Vecchis. Sul lato nord i bombardamenti del [[1944]] hanno permesso di rimettere in luce un porticato affacciato sulla via Appia e sopraelevato di tre gradini, con colonne e pavimentazioni in marmo, alle spalle del quale si sono rinvenuti i resti del [[Teatro (architettura)#Il teatro nella Roma antica|teatro romano]], in parte ancora ricoperti dalle case medioevali, che hanno assunto una caratteristica pianta curvilinea, poggiandosi sopra le sue strutture.
[[File:TerracinaDuomoInternoVolta.jpg|thumbminiatura|L'interno della cattedrale, con la nuova [[Volta (architettura)|volta]] settecentesca]]
Sul lato occidentale sorgeva un grande tempio [[storia del marmo nell'età antica|marmoreo]] di età [[Impero romano|imperiale]], in seguito inglobato nella cattedrale, che conserva parte dell'alto podio, in cui si aprivano locali per il deposito degli oggetti sacri, oggi trasformati in botteghe. A fianco di questo, verso nord, un secondo tempio più piccolo, identificato nel Capitolium della [[colonia romana]]. Il tempio in origine con quattro colonne in facciata di stile [[Ordine tuscanico|tuscanico]], era infatti dotato di tre celle affiancate, costruite in [[opera reticolata]] in cui si alternano tufelli di tufo giallo e di calcare scuro.
 
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{{vedi anche|Duomo di Terracina}}
La cattedrale che inglobò il tempio maggiore fu costruita e consacrata a [[Cesareo di Terracina|San Cesareo]] (o Cesario) nel [[1074]], mentre ad un rifacimento del [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]] risalgono il campanile e il portico antistante, con fusti di colonna riutilizzati da più antichi edifici romani e capitelli ionici, basi decorate con leoni e trabeazione, in parte scolpita e con fregio a [[mosaico]] (prima metà del XIII secolo) in [[Cosmati|stile cosmatesco]]. L'interno a tre [[navata|navate]] è suddiviso da colonne ugualmente romane riutilizzate, conserva un pavimento cosmatesco. Alla stessa epoca si devono il pulpito e il cero pasquale. Agli inizi del [[XVIII secolo]] l'interno ricevette una copertura a volta.
[[File:TerracinaDuomoDecorazione2.jpg|thumbminiatura|leftsinistra|upright=0.7|Decorazione cosmatesca (portico della cattedrale)]]
Dal 1986, nel contesto della ristrutturazione delle diocesi d'Italia, la chiesa di San Cesareo ha assunto il titolo di concattedrale.
[[File:San Cesario diacono fa crollare il tempio di Apollo ( Tempio Maggiore di Terracina).jpg|thumbminiatura|San Cesario diacono fa crollare il tempio di Apollo (Tempio Maggiore, l'attuale Cattedrale di Terracina)]]
 
==== Palazzo Venditti ====
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===== Edifici medievali =====
Numerose altre case cittadine risalgono all'epoca medioevale: case-torri fortificate o case gotiche con bifore e a volte scale esterne con ballatoi (profferli), risalenti per la maggior parte al XII-XIII secolo. Altri palazzi sono dovuti alle ristrutturazioni rinascimentali di case medioevali o a nuove costruzioni contemporanee (casa del notaio Nicola Savio del [[1536]], costruita a ridosso delle mura. La rinascita della città nel corso del [[XVIII secolo|XVIII]] e [[XIX secolo]] comportò ristrutturazioni e accorpamenti di gruppi di case medioevali e trasformando gli edifici con un aspetto omogeneo. A questi interventi si accompagnarono nuove edificazioni, sia per case d'affitto destinate ai ceti medi, sia per residenze signorili (palazzo Vitelli, provvisoria residenza papale), sia per strutture pubbliche ("Palazzo della bonificazione pontina" e "Nuova fabbrica dei forni", costruita dal comune nel [[1785]]).
[[File:Heinrich Jäckel Blick auf Terracina.jpg|thumbminiatura|Il monastero di San Francesco in un dipinto tardo-ottocentesco]]
 
===== Palazzo Braschi =====
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Le mura del [[V secolo]] racchiusero solo una parte di questo abitato inferiore, che doveva essere già parzialmente abbandonato. In epoca altomedioevale il territorio vide la fondazione di chiese e conventi extra-urbani. La parte bassa era in abbandono: il porto e i canali si andarono insabbiando e divennero inutilizzabili. Il passaggio della via Appia sotto il Pisco Montano venne fortificato (la porta venne ricostruita nel [[XVII secolo]] come ''Porta Napoletana'').
 
[[File:TerracinaPiazzaGaribaldi.jpg|thumbminiatura|centercentro|upright=3|Piazza Garibaldi e la chiesa del Santissimo Salvatore nella città bassa viste dal santuario di Giove Anxur]]
 
==== Borgo Pio ====
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=== Tradizioni e festività religiose ===
* [[Cesareo di Terracina|San Cesareo]], diacono e Martire, Patrono di Terracina. La festa è il 5 novembre ma viene sempre rimandata al sabato, domenica e lunedì successivi affinché il Triduo non coincida con la Solennità dei Defunti. La processione si svolge il sabato sera in Cattedrale per le vie della città con la Statua e il Braccio del Santo dopo la Santa Messa concelebrata dal Vescovo Diocesano e tutti i sacerdoti della città. In quei giorni a Terracina c'è il tradizionale grande mercato di merci varie.
* San Silviano, 1º maggio, protettore dei raccolti, dell'uva e compatrono di Terracina. La processione parte alle sette del mattino dalla Cattedrale di San Cesareo e giunge fino alla piccola chiesetta di San Silviano alle pendici del Monte Leano, cui seguono i festeggiamenti popolari.
* [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmine]], domenica successiva al 16 luglio. La Madonna è detta " dei marinai" perché protegge i pescatori terracinesi. È una caratteristica [[festa del mare]], con processione di barche e festa popolare<ref>Dal 1938; vedi [http://www.ginacetrone.com/2015/07/16/terracina-la-festa-del-mare-tra-fede-cultura-e-societa/ Terracina - la festa del mare tra fede cultura e società]</ref>.
[[File:San Cesario diacono ed i suoi compagni naufragano a Terracina (Monte Sant'Angelo).jpg|thumbminiatura|San Cesario diacono ed i suoi compagni naufragano a Terracina (Monte Sant'Angelo e Pisco Montano)]]
[[File:ICONA SAN CESARIO DIACONO E MARTIRE DI TERRACINA.jpg|thumbminiatura|San Cesareo diacono e martire, Titolare e Patrono della Basilica Concattedrale e della Città di Terracina.]]
* [[Assunzione di Maria|Madonna dell'Assunta]], festa nella [[Duomo di Terracina|cattedrale di San Cesareo]] la settimana antecedente ferragosto. L'antica icona dell'Assunzione di Maria Vergine viene esposta solo nei giorni del Triduo in Cattedrale e il 14 agosto viene portata solennemente in processione.
* Madonna della Delibera, 8 settembre nell'omonimo Santuario. A partire dall'8 Settembresettembre 1948, data in cui per conto del Capitolo Vaticano fu incoronata l'immagine della Delibera con delle corone d'oro, ogni dieci anni si ripete la cerimonia dell'Incoronazione della Vergine e la processione(la prossima Incoronazione - la nona - e la processione saranno l'8 settembre 2028).Invece nel Santuario ogni anno si svolge la Festa, una Novena dal 30 agosto al 7 settembre e l'8 settembre, giorno della [[Natività della Beata Vergine Maria|Natività di Maria]], si celebra una Santa Messa Solenne con il Vescovo Diocesano. Da qualche anno vige la consuetudine di festeggiare [[Padre Pio da Pietrelcina|San Pio da Pietrelcina]] il giorno dopo, 9 settembre.
* [[San Giuseppe]], 19 marzo (Caratteristici "focheracci" la sera della vigilia).
 
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==== Musei ====
[[File:TerracinaCittàAltaPanorama.jpg|thumbminiatura|Torre Frumentaria sede del museo civico, il duomo di San Cesareo e la torre del castello]]
* Museo civico, fondato nel 1894 da Pio Capponi, da cui prende il nome, allorché bisognava sistemare numerosi reperti archeologici raccolti nel territorio comunale e, soprattutto, i rinvenimenti dello scavo condotto nel sito archeologico del [[tempio di Giove Anxur|santuario romano di Monte Sant'Angelo]]. Ricche famiglie locali contribuirono con donazioni ad arricchire le collezioni del museo, raccolte nel primo inventario del 1907 redatto dallo stesso Pio Capponi, allora direttore dell'istituto. È localizzato nel primo priano della Torre Frumentaria, una torre del [[XIII secolo]] costruita sul Foro Emiliano, vicino l'attuale sede del municipio nel centro storico. Dagli [[anni 1930|anni trenta]] al 1999 fu collocato presso l'attuale istituto professionale di stato. La collezione esposta nel museo è una raccolta di reperti archeologici che vanno dalle prime testimonianze di presenza umana a Terracina dal paleolitico superiore (resti di fauna fossile ed industria litica emersi in località Riparo Salvini) all'epoca romana. È proprio lo sviluppo storico della presenza romana che costituisce il nucleo più consistente della raccolta, tipologicamente eterogeneo. Varie epigrafi che documentano una sviluppata società civile si sommano una serie di ritratti di età tardo-repubblicana ed imperiale, nonché molte sculture a figura intera.