Ho visto un re: differenze tra le versioni

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#RINVIA [[Ho visto un re/Bobo Merenda]]
{{Brano musicale
|titolo = Ho visto un re
|artista = Enzo Jannacci
|voce artista =
|giornomese =
|anno = 1968
|etichetta = [[ARC (casa discografica)|ARC]]
|produttore =
|durata = 4 min : 01 s
|formati = 45 giri
|genere = ballata
|genere2 = folk
|album di provenienza = [[Vengo anch'io. No, tu no]]
|note =
}}
'''''Ho visto un re''''' è un [[brano musicale]] con il testo composto da [[Dario Fo]] e musica di [[Paolo Ciarchi]] (accreditato nella prima edizione a [[Ernesto Esposito]] con lo pseudonimo ''Omicron'') che fu pubblicato la prima volta, nel [[1968]], nel 45 giri ''[[Ho visto un re/Bobo Merenda]]'',<ref name="italica">[http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=961 Discografia Nazionale della Canzone Italiana]</ref> e nell'album [[Vengo anch'io. No, tu no]], nella registrazione del brano l'orchestra è diretta da [[Luis Enriquez Bacalov]]. Insieme a Jannacci alla registrazione del brano aveva partecipato un coro di accompagnamento composto da [[Cochi e Renato]], [[Giorgio Gaber]] e altri. La canzone fu censurata dalla [[Rai]] che vietò a Jannacci di presentarla alla finale di [[Canzonissima]] del 1968<ref> AA. VV., Enrico Deregibus (a cura di), ''Dizionario completo della canzone italiana'', Firenze, 2006, p. 242</ref>
== Storia e significato ==
Questa canzone di [[Dario Fo]] è nata come ''canzone popolare finta'' scritta apposta per inserirla nello spettacolo "[[Ci ragiono e canto]]",<ref>[[Andrea Pedrinelli]], ''La canzone a Milano dalle origini ai nostri giorni'', Hoepli, Milano, 2015</ref> che era composto da una serie di canzoni folcloristiche, legate al mondo del lavoro, risultato di una lunga ricerca sui [[Musica tradizionale italiana|canti popolari italiani]].<ref>[[Giangilberto Monti]], ''Ho visto un re'', breve scheda on line[http://www.giangilbertomonti.it/playlist/ho-visto-un-re/index.html] </ref> Lo spettacolo fu rappresentato per la prima volta a [[Torino]] il 16 aprile 1966 al [[Teatro Carignano]].
La [[Prima persona (narrativa)|voce narrante]] è quella di alcuni contadini che cantano e notano come tutti i potenti appena vengono toccati i loro interessi, anche in misura minima, ''piangono''. Al contrario i ''villani'', anche quando vengono deprivati di beni essenziali, devono ridere perché il loro «''pianger fa male al re fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam''».
 
Nel testo sono inserite anche alcune frasi in [[Lingua lombarda|lombardo]].
== Altre versioni ==
*[[1993]], [[Paolo Rossi (attore)|Paolo Rossi]] - nell'album ''Canzonacce'' (dal night a Shakespeare)
 
*[[2001]], [[Giorgio Gaber]] canta insieme a [[Dario Fo]], Enzo Jannacci, [[Antonio Albanese]] e [[Adriano Celentano]] nella trasmissione di [[Raiuno]] [[125 milioni di cazzate]]<ref>Micaela Bonavia (a cura di), ''Giorgio Gaber, frammenti di un discorso...'', Milano, p.210</ref>
 
*[[2014]], [[Luca Bassanese]] featuring [[Antonio Cornacchione]], nell'[[album discografico|album]] di [[Luca Bassanese]] ''[[L'amore (è) sostenibile]]''
 
== Note ==
<references/>
 
{{Portale|musica}}
 
[[Categoria:Canzoni censurate]]