Pino Daniele: differenze tra le versioni

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=== Gli anni ottanta ===
[[File:Napoli centrale.jpg|thumb|Foto interna dell'album ''Vai mo'''. In senso orario, da sinistra in alto: Fabio Forte, Pino Daniele, [[Tullio De Piscopo]], [[James Senese]], [[Rino Zurzolo]], [[Joe Amoruso]], [[Tony Esposito]]]]
L'arrivo degli anni ottanta aprì al musicista le porte della consacrazione come artista di primo livello. Il 27 giugno 1980, infatti, suonò in apertura del concerto milanese tenuto da [[Bob Marley]] allo Stadio San Siro, davanti a circa 80.000 persone.<ref>{{Cita web|url = http://www.panorama.it/musica/pino-daniele-quel-pomeriggio-bob-marley-san-siro/|titolo = Pino Daniele: quel pomeriggio con Bob Marley a San Siro|autore = Gabriele Antonucci|editore = [[Panorama (periodico)|Panorama]]|accesso = 11 gennaio 2015}}</ref> Nello stesso anno arrivò la pubblicazione dell'album ''[[Nero a metà]]'', nel quale manifestò in maniera matura il nuovo sound napoletano, un latin blues costruito su sonorità tipicamente mediterranee. Il titolo dell'opera è una dedica che l'artista fece all'allora cantante degli [[The Showmen|Showmen]] [[Mario Musella]], scomparso poco prima della pubblicazione del disco, definito da Pino Daniele "''Nero a metà"'' in quanto figlio di madre napoletana e di padre nativo americano.<ref>{{Cita web|url = http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2014/11/04/news/pino-daniele-rilegge-nero-a-meta-e-celebra-il-blues-partenopeo-1.10246465|titolo = Pino Daniele rilegge "Nero a metà" e celebra il blues partenopeo|editore = Il Mattino di Padova|accesso = 5 febbraio 2015}}</ref> Il disco è presente nella classifica dei [[Lista dei 100 migliori album italiani secondo Rolling Stone|100 album italiani più belli di ogni tempo]], stilata dalla rivista ''[[Rolling Stone]] Italia'' nel gennaio del 2012. L'artista compare un'unica volta in diciassettesima posizione.<ref>[http://www.lamusicarock.com/cantanti-italiani/i-100-dischi-italiani-piu-belli-di-sempre-secondo-rolling-stone/ I 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone]</ref>
 
Il 19 settembre 1981 Daniele tenne un grande concerto in [[Piazza del Plebiscito]] a [[Napoli]] di fronte a duecentomila persone,<ref name="Mattino">{{Cita web|url = http://www.ilmattino.it/SPETTACOLI/MUSICA/morto-pino-daniele/notizie/1101159.shtml|titolo = È morto Pino Daniele: il mondo della musica è sotto choc. Il cantante napoletano stroncato da infarto|autore = Federico Vacalebre|editore = [[Il Mattino]]|data = 5 gennaio 2015|accesso = 12 gennaio 2015}}</ref> accompagnato sul palco da [[Tullio De Piscopo]], [[Joe Amoruso]], [[Rino Zurzolo]], [[Tony Esposito]], [[James Senese]], una formazione tutta partenopea che lo stesso anno partecipò al quarto album ''[[Vai mo']]''. In questo contesto si andava definendo il cosiddetto "Neapolitan Power" (letteralmente: energia napoletana), all'insegna dell'innovazione artistica in seno alla tradizione campana, con richiami preponderanti a blues, jazz, funk e rock.<ref>{{Cita web|url = http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/notizie/spettacoli/2013/20-febbraio-2013/neapolitan-power-scena-moro-2114120097639.shtml|titolo = Il Neapolitan power di scena al Moro|editore = [[Corriere del Mezzogiorno]]|data = 20 febbraio 2013|accesso = 12 gennaio 2015}}</ref> Tale miscela musicale è riscontrabile nei brani ''Yes I Know My Way'', ''Viento 'e terra'', ''Have You Seen My Shoes'' e ''Notte che se ne va''. Se il concerto costituì un evento di grandissimo rilievo per la carriera di tutti i musicisti coinvolti, fu anche il momento in cui si concretizzò la divisione del gruppo e l'inizio delle carriere soliste dei suoi componenti.