Dialetto veneziano: differenze tra le versioni

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* Il troncamento della '''''e''''' finale di tutti i verbi all'infinito, per cui si dice per esempio ''magnàr'', ''savér'' invece di ''magnàre'', ''savére''. Il troncamento è ricorrente anche per i sostantivi: es. el mar invece di el mare, el niziol invece di el nizioło ({{IPA|/niˈsjɔɰo/}}) (il lenzuolo). Così vengono troncate in -er i nomi delle professioni o quelli degli alberi: el forner, el figher (NB che figher è l'albero, laddove figo è il frutto), ecc. La variante presente nel veneto a sud di Venezia è invece fornaro, figaro; mentre a nord si mantiene sempre il troncamento.
* L'assenza di verbi in -''ar'' con l'ultima sillaba non accentata, sostituiti da verbi in -''er'' (es. ''tàsar'' "tacere", diventa ''tàxer''; ''piàsar'' "piacere", diventa ''piàxer''; ''bévar'' "bere", diventa ''béver'', "godere" diventa "gòder" ). Per effetto di italianizzazione, alcuni di questi verbi presentano una variante che oltre al cambio della desinenza comporta uno spostamento dell'accento sull'ultima sillaba: es. ''taxér'', ''piaxér'', ''vedér''.
* L'uso pressoché esclusivo della forma interrogativa non contratta per la seconda persona singolare del verbo ''èser'' ("essere") per cui si dice ''ti xé sicuro?'' ("sei sicuro?") invece di ''sito sicuro?'', ''ti gèrigeri sicuro?'' invece di ''jèri-tojèrito sicuro?'' e così via. La forma contratta (''sis-tusistu sicuro?''), esistente e usata nel passato, è ormai prevalentemente scomparsa dall'uso comune, diventando così un arcaismo; tale forma è invece ancora usata correntemente nelle città di [[Chioggia]] e [[Caorle]] e nel comune di [[Cavallino-Treporti]].
* Nella coniugazione della seconda persona singolare si usa sempre il prefisso pronominale ''ti'' anziché ''te'' (es. "(tu) hai visto" diventa ''(ti) ti ga visto'' e non ''(ti) te ga visto'' come negli altri dialetti veneti).
* Nell'indicativo futuro la seconda persona singolare si coniuga allo stesso modo della terza, distinta sempre dal prefisso pronominale ''ti'', per esempio: ''ti farà'' invece che ''te faré''.