Villa d'Adda: differenze tra le versioni

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== Storia ==
{{vedi anche|Storia della Lombardia}}
[[File:Villa d'Adda Bassa.jpg|thumbminiatura|leftsinistra|Villa d'Adda Bassa]]
[[File:Adda3.JPG|thumbminiatura|leftsinistra|Villa d'Adda vista dal [[Ponte San Michele]]]]
Il paese ha origini risalenti ai tempi della [[Impero Romano|dominazione romana]], come si evince dal ritrovamento di alcune sepolture con annessi corredi funebri. Inoltre la zona in quel periodo era interessata dal passaggio di un'importante [[strada]] di collegamento, utilizzata in ambito commerciale e militare, tra le città di [[Bergamo]] e di [[Lecco]], che permise un notevole sviluppo commerciale del [[borgo (geografia)|borgo]], che all'epoca fu uno dei più insigni della bergamasca.
 
Tuttavia per aspettare i primi documenti scritti che attestassero l'esistenza del paese bisogna aspettare fino all'anno [[856]], periodo in cui l'intera zona fu sottoposta alla dominazione del [[Sacro Romano Impero]], che vi instaurò il [[feudalesimo]]. Un documento datato marzo [[941]], pubblicato nelle pergamene bergamasche altomedievali, conferma il nome e la presenza dell'insediamento di Villa d'Adda prima dell'anno mille. In particolare esso rivela l'esistenza di un castello nel x secolo.
[[File:Centro abitato - Villa d'Adda.jpg|thumbminiatura|leftsinistra|Vista del centro]]
I territori vennero inizialmente affidati alla gestione della [[diocesi di Bergamo]], a cui poco a poco cominciò a sostituirsi la famiglia dei ''Da Villa'' che, già nell'[[XI secolo]], cominciò ad opporre resistenza al [[vescovo]] orobico. Pochi anni più tardi, precisamente il giorno 11 luglio [[1193]], il comune di Bergamo, a cui il borgo era soggetto, dichiarò Villa d'Adda ''”[[borgo franco]]”'', equiparandolo giuridicamente allo stesso capoluogo orobico e liberandolo da tasse e decime.
[[File:Traghetto di Leonardo - Sponda bergamasca.jpg|thumbminiatura|Località Porto]]
Successivamente inserito nella [[pieve]] del vicino paese di [[Brivio]], in epoca medievale si schierò con la fazione [[ghibellini|ghibellina]], in netta contrapposizione con i comuni limitrofi, apertamente guelfi. Questo portò il paese a dotarsi di una serie impressionante di fortificazioni, di torri difensive e di castelli. All'epoca si contavano 7 castelli e 33 torri.
Le cronache raccontano di numerosi attacchi perpetrati nei confronti di Villa d'Adda, con relativi saccheggi ed incendi, avvenuti a più riprese nel [[1389]], nel [[1395]], nel [[1398]] e nel [[1403]].
[[File:Panorama_di_Villa_d'Adda.jpg|thumbminiatura|Villa d'Adda vista da [[Imbersago]]]]
Nel [[1408]] il potere passò nelle mani di [[Pandolfo III Malatesta|Pandolfo Malatesta]], che lo detenne fino al [[1426]] quando vi subentrò la [[Repubblica di Venezia]]. Tuttavia l'anno successivo il [[Ducato di Milano]] ebbe la meglio sulla Serenissima, la quale ribaltò nuovamente, e definitivamente, la situazione nel [[1431]]. Un manoscritto del [[1481]], attesta l'inquadramento definitivo di Villa d'Adda nel territorio dell'isola bergamasca.
 
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=== Simboli ===
[[File:Villa d'Adda-Gonfalone.png|rightdestra|120px]]
Il comune ha come simboli lo [[stemma]] e il [[gonfalone]] concessi con D.P.R. il 23 dicembre [[1971]].
 
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Villa d'Adda1.JPG|thumbminiatura|leftsinistra|Chiesa Parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo.]]
[[File:Torre del Borgo - Villa d'Adda.jpg|thumbminiatura|upright=0.7|Torre del Borgo.]]
Numerosi sono gli edifici degni di nota presenti sul territorio comunale: in primo luogo la ''[[Chiesa di Sant'Andrea in Catello|vecchia parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo]]'', già citata in documenti del [[XII secolo]]. Riedificata tre secoli più tardi e sconsacrata nel [[1940]], presenta uno stile tardo-rinascimentale con inserti barocchi.
 
Sempre in ambito religioso meritano menzione l'antichissima ''Chiesa di San Zenone'' citata in documenti del [[1198]], la trecentesca ''chiesa di San Martirio'' al cui interno si possono ammirare affreschi rinascimentali, la cinquecentesca ''chiesa di San Giovanni evangelista'' che custodisce un dipinto del ''Borgognone'', la settecentesca ''chiesa di San Bernardino'',sita in località ''Valle'' così come la ''Chiesa della Beata Vergine di Tassodine'', posta nei pressi della sommità del ''monte dei Frati''. Ricopre oggi grande importanza la ''chiesa parrocchiale di Sant'Andrea'', costruita nella seconda metà del [[XVIII secolo]] con un'imponente struttura, al cui interno si possono trovare numerose opere di buon pregio, fra cui l'affresco intitolato al ''Trionfo della Croce''. D'interesse è anche il campanile neoclassico adiacente alla chiesa, fortemente voluto dalla popolazione locale, progettato da Giuseppe Bovara ed eretto tra il 1823 ed il 1834.
[[File:Canonica Parrocchiale Villa d'Adda.jpg|thumbminiatura|leftsinistra|La canonica della Parrocchiale e il Municipio]]
In ambito civile numerosi sono i resti di edifici risalenti all'epoca medievale: alcuni di questi si possono trovare in località ''Villa Bassa'', dove sono presenti fortificazioni in pietra, in ''piazza della Vittoria'' con la ''villa Cuna'' e l'attigua chiesetta di ''Santa Maria della Cuna'' risalente al [[XII secolo]], ed in ''Piazza del borgo'' in cui svetta un'imponente torre , ed infine in contrada ''Prandelli. La Torre del Borgo che in antico fungeva da ingresso al borgo è testimone dei conflitti che tipici della società medievale.''
 
Da ricordare anche il ''Monumento ai Caduti della Guerra 1915-18'', bella opera dello scultore meratese [[Giuseppe Mozzanica]] (1923).
[[File:Traghetto di Leonardo - Il traghetto.jpg|thumbminiatura|Il Traghetto di Leonardo.]]
Inoltre nel centro della frazione ''Volpino'' esiste ancora un [[castello]] denominato il ''Bignone'', uno dei più importanti e ricchi di storia della zona. Di epoche successive sono ''Villa Perico'', edificata nel [[1880]] con un bel giardino in pendenza, e ''Villa Rossera'', edificata in posizione dominante in luogo di un castello.
 
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{{Demografia/Villa d'Adda}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Risiedono a Villa d'Adda 336 cittadini stranieri, pari al 7,18% della popolazione complessiva. Le nazionalità più numerose sono:<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2017/index.html|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=13 giugno 2018}}</ref>
{{div col}}
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{{ComuniAmminPrec
|28 maggio [[2013]]
|066 agosto [[2016]]
|Gianfranco Biffi
|[[lista civica]] "El@"
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}}
{{ComuniAmminPrec
|077 agosto [[2016]]
|11 giugno [[2017]]
|Francesca Iacontini