Comunismo: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Stalin1.jpg|thumb|right|200px|Josif Stalin]]
{{vedi anche|Stalin}}
La politica sovietica e la prassi comunista cambiaronoebbero radicalmenteuna accelerazione con l'ascesa, come successore di Lenin, di [[Stalin]]; questi elaboròdecise unadi ideologia,passare ildalla [[marxismo-leninismo]],teoria sottoai la facciata della continuazione del pensiero di Marxfatti, e diprovvide Leninad eorganizzare trasformò l'URSS inaccentuando uni regimecaratteri [[totalitarismo|totalitario]]totalitari delgià [[XXinstaurati da secolo]]Lenin. L'ascesaSolo diuna Stalinferoce corrispondevadittatura all'ascesasarebbe alstata poterein della burocrazia che effettivamente disponeva dello Stato e dei mezzigrado di produzione,tentare la qualerealizzazione instaurò,degli nelideali tempo,marxisti. unBisognava regimeprivare dii capitalismoproprietari didei Statoloro dibeni, cui Stalin eranonchè di fattoeliminare iltute realizzatore.le Ciò richiedevaforze la liquidazionecui deiesistenza rivoluzionari.metteva Stalinin prima estromise dal potere con complesse manovrediscussione il vecchiopiano gruppocomunista: dirigentela bolscevicoChiesa, deli qualeproprietari [[Leon Trotsky]] era l'esponente più brillanteterrieri, quindii siborghesi sbarazzòecc. uno aCiò unorichiedeva deianche suoila vecchiliquidazione compagnideigli dioppositori lottainterni edal anche dei giovani rivoluzionaripartito, accusandolivisti dicome variepossibili deviazionitraditori. politicheSolo ecosì tradimenti immaginari ([[Grandi purghe]] degli [[anni 1930|anni '30]] che videro tra le vittime quasi tutti gli esponenti del vecchiola grupporivoluzione dirigentepoteva bolscevico)compiersi. Ogni forma di libertà fu eliminata e fu instaurato un regime di terrore in cui tutti potevano essere da un momento all'altro accusati di qualcosa, arrestati, torturati e, quando si trattava di membri del PCUS, spesso costretti ad ammettere i loro inesistenti delitti in pubblici processi prima di venire uccisi o internati in campi di concentramento (il ''[[gulag]]''). Queste persecuzioni si estendevano anche alle famiglie ed agli amici dei perseguitati.
 
Alla passione ed alle idee della rivoluzione del 1917 si sostituì il potere degli apparati e l'arbitrio di Stalin. La collettivizzazione forzata, che provocò milioni di morti, e l'industrializzazione sotto la guida statale non avevano più lo scopo di creare una qualchel'unica forma di società socialista ma piuttosto quellapossibile di rafforzare la nazionesocietà sovietica e il potere del suo dittatoresocialista. La politica estera machiavellica di Stalin passava dal sostegno aperto ai movimenti antifascisti quando la sua posizione poteva uscirne rafforzata alla ricerca di un compromesso semi-segreto con la [[Germania nazista]] per spartirsi la [[Polonia]] ([[Patto Molotov-Ribbentrop]], [[1939]]). Le indicazioni che impartiva ai partiti comunisti (il Comintern era ormai diventato una cinghia di trasmissione delle volontà della dirigenza sovietica anziché un luogo di discussione) erano ugualmente capaci di subire brusche sterzate da un momento all'altro. Ad ogni "capriola ideologica" chi sosteneva una tesi contraria veniva perseguitato e tacciato di tradimento.
 
Paradossalmente negli anni '30 ben pochi si accorsero della piega che la situazione stava prendendo in URSS: al contrario, Stalin raggiunse una ampia popolarità{{citazione necessaria}}. Seppe presentarsi ai comunisti come una guida solida e abile, alla [[sinistra (politica)|sinistra]] in generale come uno dei pochi leader che facesse qualcosa per combattere il fascismo (almeno prima del Patto Molotov-Ribbentrop) e a [[liberale|liberali]] e [[conservatorismo|conservatori]] come un "moderato" che aveva abbandonato le velleità di Trotsky di una [[Rivoluzione permanente]] e che non costituiva perciò più un pericolo per gli altri paesi. Con l'avvento del fascismo molti avevano infatti cominciato a pronosticare la morte della "democrazia borghese" e a ritenere che fascismo o comunismo sovietico fossero le sole vie possibili. L'abilità manipolatoria della propaganda e l'impossibilità per molti militanti comunisti di visitare di persona l'[[Unione Sovietica|URSS]] e rendersi conto della reale situazione del paese favorirono il dittatore comunista.
 
Tra le testimonianze, comparse solo più tardi, sui campi di concentramento staliniani possiamo citare quella di [[Alexander Solzhenitsyn]], che fu molto avversato dai comunisti italiani, e tra le opere letterarie di denuncia sulla repressione staliniana il romanzo ''Buio a Mezzogiorno'' di [[Arthur Koestler]], che aveva rotto con il comunismo proprio per questa ragione. Altri intellettuali che spezzarono il conformismo sull'URSS, allora imperante nel mondo progressista, furono [[George Orwell]], [[André Gide]], [[Ignazio Silone]] (tutti e tre ex-comunisti). Anche [[Antonio Gramsci]], l'ex segretario del [[Partito Comunista d'Italia]], dal carcere dove era detenuto a causa della sua opposizione al fascismo, fece conoscere la sua opposizione alla persecuzione di Trotzkij e dei vecchi dirigenti bolscevichi.Fu sempre fedele a Stalin il gruppo dirigente del Partito Comunista Italiano, specie Palmiro Togliatti, vero esecutore d'ordini del feroce dittatore.
 
Alla fine della seconda guerra mondiale il potere di Stalin e la sua ideologia si espansero nelle zone che l'[[Armata Rossa]] aveva liberato dal [[nazismo]] ed occupato.
Dove esisteva un movimento comunista di massa, come in Ungheria e in [[Cecoslovacchia]], le purghe eliminarono presto i dirigenti non in linea con l'URSS o non sufficientemente malleabili. Fra i sostenitori di questo criminale disegno si ricordano i massimi dirigenti del PCI, tra i quali l'allora giovane Giorgio Napolitano.Alla fine l'Europa orientale aveva visto nascere una cintura di Stati satelliti saldamente controllati dall'URSS e con sistemi politico-sociali ricalcati sul modello sovietico.
 
La reazione dell'Occidente, che in quel momento voleva dire soprattutto Stati Uniti d'America, all'espansionebloccò delll'influenzaavanzata dell'URSSdel fucomunismo in alcuni momenti eccessiva e portò ad un progressivo irrigidimento dei due grandi blocchi che si configurò come [[guerra fredda]]Europa.
L'espansione dell'ideologia marxista-leninista andò oltre l'avanzata dell'Armata Rossa, raggiunse infatti la [[Repubblica Popolare Cinese]], che sarebbe stata proclamata nel [[1949]] da [[Mao Tse Tung]] e l'[[Albania]] di [[Enver Hoxha]] che erano il frutto di unaun lotta civile elavoro di unainteligenge resistenzada antifascistaparte internedel KGB, ail famigerato servizio segreto dell'URSS comunista. A queste va aggiunta la [[Repubblica socialista federale di Jugoslavia]] presieduta dal Maresciallo [[Josip Broz Tito|Tito]], nella quale l'Armata Rossa non si stabilì pur avendo partecipato alla lotta per la liberazione dell'occupazione nazista. I governi di questi paesi dopo un primo periodo di buoni rapporti dimostratono che non avevano nessuna intenzione di sottomettersi passivamente ai dettami dell'URSS quindi in epoche differenti ruppero con l'URSS teorizzando anche una propria versione dell'ideologia marxista-leninista: [[maoismo]], [[hoxhismo]] (chiamato a volte enverismo) e il [[titoismo]], metodologicamenteugualmente nonbasata dissimilisulla dallodittatura stalinismoferoce. e,A comunque,conferma espressionedella natura antidemocratica e violenta del capitalismocomunismo, disistema Statoche in varienessun posto al mondo si è realizzato nel rispetto della versionidemocrazia.
 
L'espansione dell'ideologia marxista-leninista andò oltre l'avanzata dell'Armata Rossa, raggiunse infatti la [[Repubblica Popolare Cinese]], che sarebbe stata proclamata nel [[1949]] da [[Mao Tse Tung]] e l'[[Albania]] di [[Enver Hoxha]] che erano il frutto di una lotta civile e di una resistenza antifascista interne, a queste va aggiunta la [[Repubblica socialista federale di Jugoslavia]] presieduta dal Maresciallo [[Josip Broz Tito|Tito]], nella quale l'Armata Rossa non si stabilì pur avendo partecipato alla lotta per la liberazione dell'occupazione nazista. I governi di questi paesi dopo un primo periodo di buoni rapporti dimostratono che non avevano nessuna intenzione di sottomettersi passivamente ai dettami dell'URSS quindi in epoche differenti ruppero con l'URSS teorizzando anche una propria versione dell'ideologia marxista-leninista: [[maoismo]], [[hoxhismo]] (chiamato a volte enverismo) e il [[titoismo]], metodologicamente non dissimili dallo stalinismo e, comunque, espressione del capitalismo di Stato in varie versioni.
 
===Dopo Stalin===