Comunismo: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Stalin1.jpg|thumb|right|200px|Josif Stalin]]
{{vedi anche|Stalin}}
La politica sovietica e la prassi comunista
Paradossalmente negli anni '30 ben pochi si accorsero della piega che la situazione stava prendendo in URSS: al contrario, Stalin raggiunse una ampia popolarità{{citazione necessaria}}. Seppe presentarsi ai comunisti come una guida solida e abile, alla [[sinistra (politica)|sinistra]] in generale come uno dei pochi leader che facesse qualcosa per combattere il fascismo (almeno prima del Patto Molotov-Ribbentrop) e a [[liberale|liberali]] e [[conservatorismo|conservatori]] come un "moderato" che aveva abbandonato le velleità di Trotsky di una [[Rivoluzione permanente]] e che non costituiva perciò più un pericolo per gli altri paesi. Con l'avvento del fascismo molti avevano infatti cominciato a pronosticare la morte della "democrazia borghese" e a ritenere che fascismo o comunismo sovietico fossero le sole vie possibili. L'abilità manipolatoria della propaganda e l'impossibilità per molti militanti comunisti di visitare di persona l'[[Unione Sovietica|URSS]] e rendersi conto della reale situazione del paese favorirono il dittatore comunista.
Tra le testimonianze, comparse solo più tardi, sui campi di concentramento staliniani possiamo citare quella di [[Alexander Solzhenitsyn]], che fu molto avversato dai comunisti italiani, e tra le opere letterarie di denuncia sulla repressione staliniana il romanzo ''Buio a Mezzogiorno'' di [[Arthur Koestler]], che aveva rotto con il comunismo proprio per questa ragione. Altri intellettuali che spezzarono il conformismo sull'URSS, allora imperante nel mondo progressista, furono [[George Orwell]], [[André Gide]], [[Ignazio Silone]] (tutti e tre ex-comunisti). Anche [[Antonio Gramsci]], l'ex segretario del [[Partito Comunista d'Italia]], dal carcere dove era detenuto a causa della sua opposizione al fascismo, fece conoscere la sua opposizione alla persecuzione di Trotzkij e dei vecchi dirigenti bolscevichi.Fu sempre fedele a Stalin il gruppo dirigente del Partito Comunista Italiano, specie Palmiro Togliatti, vero esecutore d'ordini del feroce dittatore.
Alla fine della seconda guerra mondiale il potere di Stalin e la sua ideologia si espansero nelle zone che l'[[Armata Rossa]] aveva
Dove esisteva un movimento comunista di massa, come in Ungheria e in [[Cecoslovacchia]], le purghe eliminarono presto i dirigenti non in linea con l'URSS o non sufficientemente malleabili. Fra i sostenitori di questo criminale disegno si ricordano i massimi dirigenti del PCI, tra i quali l'allora giovane Giorgio Napolitano.Alla fine l'Europa orientale aveva visto nascere una cintura di Stati satelliti saldamente controllati dall'URSS e con sistemi politico-sociali ricalcati sul modello sovietico.
La reazione dell'Occidente, che in quel momento voleva dire soprattutto Stati Uniti d'America,
L'espansione dell'ideologia marxista-leninista andò oltre l'avanzata dell'Armata Rossa, raggiunse infatti la [[Repubblica Popolare Cinese]], che sarebbe stata proclamata nel [[1949]] da [[Mao Tse Tung]] e l'[[Albania]] di [[Enver Hoxha]] che erano il frutto di
▲L'espansione dell'ideologia marxista-leninista andò oltre l'avanzata dell'Armata Rossa, raggiunse infatti la [[Repubblica Popolare Cinese]], che sarebbe stata proclamata nel [[1949]] da [[Mao Tse Tung]] e l'[[Albania]] di [[Enver Hoxha]] che erano il frutto di una lotta civile e di una resistenza antifascista interne, a queste va aggiunta la [[Repubblica socialista federale di Jugoslavia]] presieduta dal Maresciallo [[Josip Broz Tito|Tito]], nella quale l'Armata Rossa non si stabilì pur avendo partecipato alla lotta per la liberazione dell'occupazione nazista. I governi di questi paesi dopo un primo periodo di buoni rapporti dimostratono che non avevano nessuna intenzione di sottomettersi passivamente ai dettami dell'URSS quindi in epoche differenti ruppero con l'URSS teorizzando anche una propria versione dell'ideologia marxista-leninista: [[maoismo]], [[hoxhismo]] (chiamato a volte enverismo) e il [[titoismo]], metodologicamente non dissimili dallo stalinismo e, comunque, espressione del capitalismo di Stato in varie versioni.
===Dopo Stalin===
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