Gian: differenze tra le versioni

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==Biografia==
===Gli inizi===
Come molti altri artisti legati a [[Genova]] ([[Gino Paoli]] nato a [[Monfalcone]], [[Bruno Lauzi]] a [[L'Asmara]], o [[Luigi Tenco]] a [[Cassine]], in [[Piemonte]]), anche Gian (che all'anagrafe è Gian Fabio, staccato, e non "Gianfabio", come scritto erroneamente in molti articoli) non nasce innella città, ma a [[Firenze]], a causa del lavoro dei genitori,: [[Sergio Bosco]] (in arte Sergio Fosco) ede [[Anna Caroli]], entrambi attori nella compagnia di [[Gilberto Govi]] (sono presenti anche nelle versioni televisive dei lavori di Govi, riproposti anche in videocassetta e poi in DVD). Figlio d'arte, haFa le prime esperienze come attore all'età di otto anni, nella stessa compagnia dei genitori, utilizzando il cognome d'arte del padre ed esibendosi come "Gian Fabio Fosco"; inizia anche a fare imitazioni ed entra nella Compagnia dei Bambini formata da Rossaldo (pseudonimo di [[Aldo Rossi|Rossaldo]]).
 
A diciassette anni ricomincia a recitare con Govi, che,con cui anni dopo, ritroverà in televisione, partecipandoparteciperà alla registrazione televisiva della celebre commedia ''[[Maneggi per maritare una figlia]]'' (1959). Presto inizia a lavorare con molte altre compagnie, tra cui quella di [[Gino Bramieri]] e quella del regista [[Mario Ferrero (regista)|Mario Ferrero]].
 
È appunto lavorando con il comico che, alla fine degli anni cinquanta, ha occasione di conoscere a Torino, al Maffei, noto teatro dell'epoca in via Principe Tommaso, [[Riccardo Miniggio]], che si esibisce nel locale come ballerino fantasista: i due hanno l'idea di formare un duo comico, e sfruttando le loro conoscenze iniziano ad esibirsi innanzitutto nei locali di Genova e Torino e in breve tempo nelle altre città del nord Italia, con il nome Jerry e Fabio. In breve tempo riescono ad ottenere anche una scrittura in Francia, al [[Crazy Horse (cabaret)|Crazy Horse]], dove riscuote particolare successo un loro sketch, ''Lo spogliarello'', basato principalmente sulla mimica, in cui interpretano due maldestri giocolieri che tentano di ottenere successo mischiando i giochi acrobatici allo [[strip tease]]. È proprio questa scenetta a colpire il produttore cinematografico ed editore Angelo Rizzoli che li ingaggia per girare la pellicola ''[[Ischia operazione amore]]'', che uscirà nelle sale nel 1966: è proprio lui a cambiare il loro nome d'arte da Jerry e Fabio a Ric e Gian.