Nacque a [[Casalbuttano]] il 3 settembre [[1907]], nella diocesi di Cremona. Dopo l'ordinazione sacerdotale, ebbe l'incarico di professore di Sacra scrittura nei corsi teologici del Seminario cremonese. <br> Dopo il luglio del [[1941]], col consenso del [[vescovo Giovanni Cazzani]], tradusse le tre note omelie, critiche verso le pratiche antinazistenaziste, del vescovo cattolico tedesco [[Clemens August von Galen]], procurate clandestinamente tramite canali svizzeri. Nel [[1942]] il vescovo Cazzani lo nominò parroco della parrocchia cittadina dei ss. Ilario e Apollinare ; in tale veste subì perquisizioni e angherie da parte degli agenti dell'Ufficio politico investigativo della Repubblica sociale, a motivo della asserita protezione offerta a giovani renitenti alla leva. Nella prima decade di aprile [[1945]], per aver accolto in chiesa un gruppo di aderenti al Fronte della gioventù reduci da un movimentato trafugamento di armi in una vicina caserma, venne arrestato e portato nella sede cremonese dell'UPI a Villa Merli, luogo di interrogatori e di torture, da cui venne rilasciato dopo alcuni giorni anche per intervento della Curia vescovile.<ref>Ennio Serventi-Chiara Somenzi, ''Una mattina mi son svegliato'', Cremona 2018, p.70-71. Barbara Caffi, ''Sant'Ilario. La chiesa fu perquisita dagli agenti. Il parroco tra i fermati'' Cremona "La provincia" 3.11.2016, p.52</ref>
In tale ministero ecclesiale rimase fino all'8 agosto [[1950]], quando fu nominato vescovo di [[Diocesi di Crema|Crema]]. Il 1º ottobre [[1953]] venne trasferito alla sede episcopale di [[Diocesi di Bergamo|Bergamo]].