Dulcie September: differenze tra le versioni

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===Attivismo politico===
Nel 1960, dopo il [[massacro di Sharpeville]] che scosse la coscienza del paese, September aderì al neo-formato sindacato African Peoples Democratic Union of Southern Africa (APDUSA), venendo eletta nel consiglio di tesoreria.<ref name=":0">{{Cita news|lingua=en|nome=Jeeva|cognome=Rajgopaul|url=https://www.sahistory.org.za/people/dulcie-evon-september|titolo=Dulcie Evon September|pubblicazione=South African History Online|data=2011-02-17|accesso=2018-10-15}}</ref> Divenne un membro del gruppo di studio politico [[Yu Chi Chan Club]], che si sciolse nel 1962, confluendo nel [[National Liberation Front]] (NLF) dal gennaio del 1963.<ref name=":0" /> Il 7 ottobre del 1963, mentre si dedicava all'attivismo politico nel NLF, fu arrestata, mentre teneva una lezione nella scuola dove insegnava,<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Simone|cognome=Schwarz-Bart|nome2=André|cognome2=Schwarz-Bart|titolo=Modern African Women|url=https://books.google.it/books?id=HD7U2a1Sp-0C&pg=PA254&dq=dulcie+september&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwivrYer_4reAhWKFywKHcjODp4Q6AEIOTAC#v=onepage&q=dulcie%20september&f=false|accesso=2018-10-16|data=2003|editore=Univ of Wisconsin Press|lingua=en|ISBN=9780299172701}}</ref> e detenuta nella prigione di Roeland Street, definita, all'epoca, il buco nero di Cape Town.<ref>{{Cita web|url=http://www.theheritageportal.co.za/article/looking-back-roeland-street-prison|titolo=Looking back at the Roeland Street Prison {{!}} The Heritage Portal|sito=www.theheritageportal.co.za|lingua=en|accesso=2018-10-15}}</ref> Fu accusata, insieme ad altri nove attivisti, di cospirare per organizzare azioni di sabotaggio e incitamento alla violenza politica. Dopo mesi di processo, il 15 aprile 1964 fu emesso il verdetto. Gli furono inflitti cinque anni di prigione, durante i quali subì gravi abusi fisici e psicologici.<ref name=":1" /> Quando fu rilasciata, nell'aprile del 1969, il regime di pretoria continuò a tenerla sotto controllo, imponendogli per altri cinque anni, un divieto a partecipare a qualsiasi attività politica e di insegnare e l'obbligo di firma giornaliera presso un ufficio di polizia giudiziaria. Non potendo insegnare si impiegò come portiere d'albergo.<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.leparisien.fr/faits-divers/espions-et-pions-1988-une-militante-sud-africaine-est-tuee-a-paris-18-07-2018-7825206.php|titolo=Espions et pions 1988 une militante sud africaine est tuee a Paris|autore=Brendan Kemmet|sito=leparisien.fr|lingua=fr|accesso=16 ottobre 2018}}</ref> September si trasferì a [[Paarl]] presso sua sorella.<ref name=":0" />
 
Nel 1973, avendo quasi completamente scontato la sua pena, September chiese di poter andare a lavorare all'estero, avendo ricevuto una richiesta dal Madeley College of Education dello [[Staffordshire]].<ref name=":0" /> Partì il 19 dicembre del 1973. In Inghilterra si impegnò nel movimento Anti-Apartheid e partecipò alle manifestazioni davanti all'ambasciata del Sud Africa a [[Trafalgar Square]].<ref name=":0" /> In seguito, smise di insegnare e accetto un impiego nel personale dell'International Defence and Aid Fund for Southern Africa (un'organizzazione creata per sostenere le spese legali degli attivisti anti-aparthaid in Sud Africa, tra cui anche [[Nelson Mandela]]).<ref name=":0" /> Nel 1976 si iscrisse all'[[African National Congress]] (ANC) dove partecipò all'organizzazione della [[ANC Women's League]] (lega delle donne dell'ANC). Nel 1979, [[anno internazionale del bambino]], fu eletta rappresentante delle donne dell'ANC a Londra. Per la fine del 1983, September fu nominata capo della rappresentanza dell'ANC Francia, Svizzera e Lussemburgo.<ref name=":0" />
 
==Morte==
La mattina del 29 marzo 1988, September fu assassinata di fronte agli uffici dell'ANC di Parigi al quarto piano di un edificio di 28 di Rue des Petites-Écuries, mentre stava aprendo l'ufficio. Fu colpita cinque volte con ununa fucilepistola silenziatocon silenziatore calibro .22.<ref name=Truth>[http://www.withmaliceandforethought.com/pdf/dulcie_september.pdf "The Case Of 'Dulcie September'"]. The Truth Commission Files. Retrieved 28 May 2013.</ref><ref name=":2" /> Due mesi prima del suo assassinio, il rappresentante dell'ANC a Bruxelles, Godfrey Motsepe, fu oggetto di un attentato a cui sfuggì per caso.<ref name=":2" />
 
Prima della sua morte stava investigando sul traffico di armi tra la Francia ed il Sud Africa.<ref name="Dulcie, Hani, Lubowski">{{cite news|last1=Groenink|first1=Evelyn|title=Dulcie, Hani, Lubowski - A story that could not be told|url=http://zammagazine.com/chronicle/chronicle-0/9-dulcie-hani-lubowski-a-story-that-could-not-be-told|accessdate=4 May 2016|issue=0|publisher=ZAM Chronicle|date=Spring 2013}}</ref> Dopo al sua morte, [[Alfred Nzo]], il segretario dell'ANC, commentò: "se c'era un bersaglio facile, Dulcie September era uno di questi."<ref>{{cite journal |url=http://www.anc.org.za/docs/anctoday/2002/at34.htm |title=Dulcie September: A dedicated cadre cut down by act of cowardice |journal=ANC Today |volume=2 |issue=34 |date=23 August 2002}}</ref>
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==Eredità==
[[image:Guernica - Memorial de Dulcie September en la Oficina de Turismo.jpg|left|thumb|240px|Targa in memoria di Dulcie September a [[Guernica]]]]
Il 14 luglio del 1996 Nelson Mandela, in visita ufficiale a Parigi, le rese omaggio.<ref name=":2" />
 
Una piazza del [[X arrondissement di Parigi]] è stata intitolata a Dulcie September, inagurata il 31 marzo 1998, dieci anni dalla sua morte. Una via di [[Cléon]], presso [[Rouen]], gli è intitolata. Anche a Nantes c'è la piazza Dulcie September ed una scuola elementare a [[Évry]] porta il suo nome.<ref>Khumalo, Fred, [https://www.pressreader.com/south-africa/sunday-times/20090215/281874409304290 "A muse for the misunderstood"], ''[[The Sunday Times (South Africa)|Sunday Times]]'', 15 September 2009, via PressReader.</ref>