Sidereus Nuncius: differenze tra le versioni
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Cfr. Carli - Favaro 1896, p. 7 e p. 52 |
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Furono proprio gli scienziati dei Lincei a spostare la questione sul piano teologico, asserendo che se la [[Eliocentrismo|teoria eliocentrica]], attribuita a [[Niccolò Copernico]] (1473-1543), fosse stata vera, avrebbe contrastato con il brano dell'Antico Testamento in cui si afferma che il Sole fu "fermato" da Dio per un giorno (''Gs 10,12-13''). Galileo non ebbe la capacità di tenersi fuori da questa diatriba, forte del sostegno sul piano scientifico da parte di insigni religiosi, e dichiarò che allora quel brano della Scrittura doveva ritenersi non ispirato.
A causa di questa commistione del piano teologico con quello scientifico, nel [[1616]] l'Inquisizione proibì l'insegnamento della teoria eliocentrica come certa e provata. Il nome di Galileo non compariva nella condanna: stimato da molti ecclesiastici, tra cui il futuro [[papa Urbano VIII]], allo scienziato fu comunicato privatamente di non insegnare come certa la teoria copernicana e gli fu ingiunto di rimuovere i passi scritturali dalle nuove edizioni del ''Sidereus Nuncius'', che però durante la sua vita dopo le due edizioni del [[1610]] non fu più ripubblicato (vedi infra).<ref>A. Carli - [[Antonio Favaro|A. Favaro]], ''Bibliografia Galileiana (1568-1895) raccolta ed illustrata,'' Roma, Tipografia dei fratelli Bencini, 1896, p. 7, nn. 30-31; p. 52, n. 241.[https://archive.org/details/bibliografiagal00boffgoog/page/n11]</ref>
== La censura ==
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