Robert Musil: differenze tra le versioni
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=== Dopo la guerra ===
Dopo la guerra Musil lavorò fino al [[1920]] per il ministero degli esteri austriaco a Vienna. Fino al [[1922]] era consigliere per questioni militari. Nel [[1921]] pubblicò ''I fanatici'' (commedia alla quale lavorava dal [[1908]]). Collaborava alla
Nel [[1923]] uscirono ''Le due amanti'' (frammento de ''L'uomo senza qualità'' comprendente le pagine su Leona e Bonadea), ''La portoghese'' e la farsa ''Vincenz e l'amica degli uomini importanti'', rappresentata l'anno successivo con successo. Negli anni seguenti, passati in prima linea a Vienna, viveva del suo lavoro come critico di teatro e saggista, ma la sua situazione finanziaria era difficile. Dal [[1923]] al [[1929]] fu vicepresidente dell'associazione protettrice degli scrittori tedeschi in Austria, il cui presidente era [[Hugo von Hofmannsthal]]. Nel [[1924]] esce ''Tre donne'' (un volume con ''Grigia'', ''La portoghese'' e ''Tonka''). Nel [[1925]] ricevette un anticipo di Rowohlt per la stesura de ''L'uomo senza qualità'' (al tempo ancora intitolato ''La spia'' o ''La sorella gemella'' o ''Il redentore'').▼
Nel [[1927]] fondò un'associazione [[Rainer Maria Rilke|rilkiana]] (con [[Alfred Döblin]], [[Gerhart Hauptmann]], Hofmannsthal e [[Alfred Kerr]]). Nei ''Diari'' aumentavano i riferimenti più o meno polemici a [[Thomas Mann]] e [[Sigmund Freud]] (anzi con l'[[Alfred Adler|adleriano]] Hugo Lukács intraprese nel [[1928]] una breve [[Psicoanalisi|analisi]]). Il 4 gennaio [[1929]] cominciò la stesura definitiva del suo romanzo, ma la tensione era molto alta e, tra un'operazione alla cistifellea e un esaurimento nervoso, procedeva a fatica. Una ripresa dei ''Fanatici'' in un teatro di Berlino fu un fiasco. Nel [[1930]] uscì comunque il primo volume. La critica ne fu entusiasta ma non ci furono che poche copie vendute. Intanto scrisse l'importante saggio ''Letterato e letteratura'' e rimase impressionato dalla lettura di [[Rudolf Carnap]].▼
Nel [[1931]] Musil si spostò nuovamente a Berlino, dove lavorava come critico di teatro per i giornali ''Prager Presse'', ''Wiener Morgen'' e ''Tag'', ma vi rimase solo fino alla presa di potere dei [[Nazismo|nazisti]] nel [[1933]], quando tornò a Vienna per via del pericolo che la sua moglie ebrea correva in [[Germania]]. Nel [[1933]] uscì il secondo volume. Nonostante la stampa nazista attaccasse il romanzo, Musil si rifiutò di collaborare a
▲Negli anni seguenti, passati in prima linea a Vienna, viveva del suo lavoro come critico di teatro e saggista, ma la sua situazione finanziaria era difficile. Dal [[1923]] al [[1929]] fu vicepresidente dell'associazione protettrice degli scrittori tedeschi in Austria, il cui presidente era [[Hugo von Hofmannsthal]]. Nel [[1924]] esce ''Tre donne'' (un volume con ''Grigia'', ''La portoghese'' e ''Tonka''). Nel [[1925]] ricevette un anticipo di Rowohlt per la stesura de ''L'uomo senza qualità'' (al tempo ancora intitolato ''La spia'' o ''La sorella gemella'' o ''Il redentore'').
Nel [[1936]] uscirono le ''Pagine postume pubblicate in vita''. L'anno successivo, malgrado le difficoltà di salute, tenne la famosa conferenza ''Sulla stupidità''. Nel [[1937]] escono 11 aforismi con il titolo ''Da un brogliaccio'' sulla rivista ''Die Rappen''. Dopo l'annessione dell'Austria nel [[1938]] Musil emigrò con sua moglie, attraverso l'[[Italia]], in [[Svizzera]]. Si stabilirono a [[Zurigo]] e poi a [[Ginevra]]<ref>In Chemin des Gragnettes 29, del comune di [[Chêne-Bougeries]], poi in Chemin des Clochette 1, nel quartiere Champel.</ref> nel [[1939]], dove lui lavorava ancora alle bozze del terzo volume (modificando e aggiungendo interi capitoli<ref>Il romanzo era nel frattempo passato dalla casa editrice Rowohlt di Berlino a quella di [[Fischer Verlag|Bermann Fischer]] a Vienna, ma l'editore fuggì in [[Svezia]] e la casa editrice venne commissariata dal regime nazista.</ref>), quando morì il 15 aprile [[1942]]. Il suo corpo viene cremato e le ceneri disperse, come per sua volontà, in un bosco delle vicinanze.▼
▲Nel [[1927]] fondò un'associazione [[Rainer Maria Rilke|rilkiana]] (con [[Alfred Döblin]], [[Gerhart Hauptmann]], Hofmannsthal e [[Alfred Kerr]]). Nei ''Diari'' aumentavano i riferimenti più o meno polemici a [[Thomas Mann]] e [[Sigmund Freud]] (anzi con l'[[Alfred Adler|adleriano]] Hugo Lukács intraprese nel [[1928]] una breve [[Psicoanalisi|analisi]]).
▲Nel [[1933]] uscì il secondo volume. Nonostante la stampa nazista attaccasse il romanzo, Musil si rifiutò di collaborare a «Die Sammlung», rivista di antinazisti fondata da [[Klaus Mann]]. Venne poi fondata una società di amici ("Musil-Gesellschaft") che cercava di aiutarlo per il sostentamento<ref>Nel [[1934]] venne sciolta la società di Berlino. Lo stesso anno ne venne fondata un'altra a Vienna. Scopo principale di entrambe era sostenere l'autore per la stesura del romanzo.</ref> e raramente riceveva un regalo da qualche mecenate, ma la situazione economica era disperata.
▲Dopo l'annessione dell'Austria nel [[1938]] Musil emigrò con sua moglie, attraverso l'[[Italia]], in [[Svizzera]]. Si stabilirono a [[Zurigo]] e poi a [[Ginevra]]<ref>In Chemin des Gragnettes 29, del comune di [[Chêne-Bougeries]], poi in Chemin des Clochette 1, nel quartiere Champel.</ref> nel [[1939]], dove lui lavorava ancora alle bozze del terzo volume (modificando e aggiungendo interi capitoli<ref>Il romanzo era nel frattempo passato dalla casa editrice Rowohlt di Berlino a quella di [[Fischer Verlag|Bermann Fischer]] a Vienna, ma l'editore fuggì in [[Svezia]] e la casa editrice venne commissariata dal regime nazista.</ref>), quando morì il 15 aprile [[1942]].
== Importanti riconoscimenti ==
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