Maraapunisaurus: differenze tra le versioni
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|didascalia= Siloetta di ''M. fragillimus'' e vertebra olotipo di ''A. altus'', [[American Museum of Natural History|AMNH]]
|intervallo={{Intervallo geologico|150.8|145.5|Giurassico superiore}}
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio=[[Eukaryota]]
|regno=[[Animalia]]
|sottoregno=[[Eumetazoa]]
|superphylum=[[Deuterostomia]]
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|subphylum=[[Vertebrata]]
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|genere=† '''Maraapunisaurus'''
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* † ''Maraapunisaurus fragillimus'' (Cope, 1878)
}}
'''''Maraapunisaurus''''' è un [[genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[Dinosauria|dinosauri]] [[Sauropoda|sauropodi]], comprendente probabilmente i più grandi animali terrestri mai esistiti (anche se non i più pesanti). Visse nel [[Giurassico superiore]] ([[Titoniano]], tra 150,8 e 145,5 milioni di anni fa). I suoi resti [[Fossile|fossili]] sono stati ritrovati in [[America Settentrionale|Nordamerica]].<ref>Carpenter, Kenneth (2018). "Maraapunisaurus fragillimus, N.G. (formerly Amphicoelias fragillimus), a basal Rebbachisaurid from the Morrison Formation (Upper Jurassic) of Colorado". Geology of the Intermountain West. 5: 227–244.</ref>
== Storia della scoperta ==
[[File:Amphineural1.png|thumb|upright=0.5|left|Illustrazione originale di E.D. Cope della vertebra di ''Maraapunisaurus fragillimus'' (1878). La porzione ritrovata misurava 1,5 m in altezza.]]
I resti dell<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias fragillimus'' furono raccolti da [[Oramel Lucas]], un collezionista di fossili impiegato da [[Edward Drinker Cope|E. D. Cope]], poco dopo essere stato assunto da questi nel 1877. Lucas scoprì una [[vertebra]] (con parte dell'arco neurale e della spina dorsale) delle nuove specie di sauropodi a Garden Park, a nord di [[Cañon City]], [[Colorado]], vicino a una cava che restituiva fossili di ''[[Camarasaurus]]''. La vertebra era in cattive condizioni ma straordinariamente grande, misurando 1,5 m in altezza e promettendo una misura fino a 2,7 m se completa<ref name="carpenter2006">{{en}}Carpenter, K. (2006). "Biggest of the big: a critical re-evaluation of the mega-sauropod ''Amphicoelias fragillimus''." In Foster, J.R. and Lucas, S.G., eds., 2006, ''Paleontology and Geology of the Upper Jurassic Morrison Formation.'' New Mexico Museum of Natural History and Science Bulletin '''36''': 131–138.</ref>. Lucas spedì l'esemplare a Cope nella primavera o all'inizio dell'estate del 1878 e Cope lo pubblicò come esemplare [[olotipo]] di una nuova specie (numero di catalogo AMNH 5777), ''A. fragillimus'', quell'agosto<ref name="mcintosh1998">{{en}}McIntosh, J.S. (1998) "New information about the Cope collection of sauropods from [[Garden Park (Colorado)]]." In Carpenter, K., Chure, D. and Kirkland, J.I., eds., ''The Morrison Formation: an interdisciplinary study: Modern Geology'', '''23''': 481–506.</ref>. Il nome deriva dal [[Lingua latina|latino]] ''fragillimus'' ("molto fragile"), che si riferisce alla delicatezza dell'osso dovuta alla sottilissima [[vertebra|lamina dell'arco vertebrale]] (le pareti del corpo vertebrale). Come rivelato nei quaderni di Cope, che registrò il ritrovamento in base al rapporto di Lucas sui siti di scavo nel 1879, l'esemplare proveniva da una collina a sud della cava del ''Camarasaurus'', ora nota come ''Cope's Nipple''. Nonostante Cope avesse originariamente scritto che il sito apparteneva alla [[formazione Dakota]] (medio [[Cretacico]]), la presenza di dinosauri come il ''Camarasaurus'' nelle stesse rocce indica che i resti appartengono più probabilmente alla [[formazione Morrison]], che colloca l'età del sito a 150 milioni di anni fa nel tardo periodo [[Giurassico]], in particolare nel [[Titoniano]]<ref name="turner&peterson1999">{{en}}Turner, C.E., and Peterson, F. (1999) "Biostratigraphy of dinosaurs in the Upper Jurassic Morrison Formation of the Western Interior, U.S.A." In. Gillette, D., ed., ''Vertebrate Paleontology in Utah: Utah Geological Survey Miscellaneous Publication'', '''99'''(1): 77–114.</ref>.
Le gigantesche ossa attribuite a ''A. fragillimus'' sono state spesso ignorate nei resoconti relativi a dinosauri più grandi, in parte perché, secondo varie successive verifiche, non è nota la posizione della vertebra e del [[femore]] successivamente scoperto da Lucas e tutti i tentativi di localizzarli sono falliti<ref name="mcintosh1998"/><ref name="osborn&mook1921">{{cita pubblicazione|cognome= Osborn|nome = H.F.|cognome2 = Mook|nome2 = C. C.|anno =1921|titolo =''Camarasaurus'', ''Amphicoelias'' and other sauropods of Cope| pubblicazione= Memoirs of the American Museum of Natural History NS |volume = 3 |edizione = 3| p= 249–387|lingua=inglese}}</ref>. Nel 2006 il [[paleontologo]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Kenneth Carpenter]] ha presentato un plausibile scenario per spiegare la scomparsa dei campioni di ''A. fragillimus''. Come annota lo stesso Cope nella sua descrizione, il materiale osseo dell'arco neurale era molto fragile e le tecniche per indurire e preservare le ossa fossili non erano ancora state inventate (fu infatti il paleontologo [[Othniel Charles Marsh]], il rivale di Cope, il primo a utilizzare sostanze chimiche a tale scopo nei primi [[anni 1880]]). Carpenter ha osservato che le ossa fossili estratte dalla cava dell<nowiki>'</nowiki>''A. fragillimus'' sarebbero state conservate in ''mudstone'' (termine inglese che indica un tipo di [[argillite]], una roccia sedimentaria a grana fine i cui costituenti originali erano argille o fanghi) profondamente alterata, che tende a sgretolarsi facilmente e a frammentarsi in piccoli cubetti irregolari. Pertanto, le ossa potrebbero essersi sgretolate ed essere state scartate da qualcuno al Museo Americano di storia naturale (forse anche dallo stesso Cope) subito dopo averle illustrate nella raccolta per il suo articolo. Carpenter ha suggerito che questo potrebbe spiegare anche perché Cope disegnò la vertebra da una sola vista, piuttosto che da più angolazioni come fece normalmente per le sue altre scoperte<ref name =carpenter2006/>.
[[File:Amphicoelias bones1.jpg|thumb|upright|Illustrazione raffigurante i fossili di ''A. fragillimus'', 1884]]
Nel 1994 fu fatto un tentativo di localizzare la cava originale dove erano stati rivenuti l<nowiki>'</nowiki>''A. fragillimus'' e altre specie, usando un [[radar]] che penetrasse nel terreno nel tentativo di rilevare ossa fossili ancora sepolte nel terreno. Questo tentativo fallì perché le ossa fossili di ''mudstone'' avevano la stessa densità della roccia circostante, rendendo impossibile la loro differenziazione. Uno studio della topografia locale dimostrò anche che gli strati rocciosi di origine fossile erano gravemente erosi, e probabilmente il processo era già in atto quando Lucas fece la sua scoperta di ''A. fragillimus'', indicando infatti che la maggior parte dello scheletro era scomparsa al momento del recupero della vertebra e del femore<ref name="carpenter2006"/>.
Le proporzioni gigantesche di ''A. fragillimus'' sono state a lungo oggetto di discussione tra i paleontologi. Carpenter sostiene che ci sono tutte le ragioni prendere Cope in parola, osservando come fosse in gioco la sua reputazione di paleontologo. La scoperta avvenne durante la [[guerra delle ossa]] e il rivale di Cope, O.C. Marsh, che era "sempre pronto a umiliare" Cope, non mise mai in discussione le affermazioni di questi. Marsh era noto per aver impiegato spie per monitorare le scoperte di Cope e potrebbe persino aver avuto conferma dell<nowiki>'</nowiki>enorme dimensione delle ossa di ''Amphicoelias fragillimus''<ref name=carpenter2006/>. Anche i paleontologi [[Henry Fairfield Osborn]] e C.C. Mook nel 1921, oltre a [[John S. McIntosh]] nel 1998, accettarono senza riserve i dati di Cope nelle recensioni da loro pubblicate<ref name="mcintosh1998"/><ref name="osborn&mook1921"/>. Altri paleontologi sono stati più critici. In un'analisi delle prove e delle circostanze che circondano la pubblicazione e l'interpretazione di ''A. fragillimus'', Woodruff e Foster (2015) hanno concluso che le sue dimensioni sono state sopravvalutate e che i paleontologi moderni hanno accettato l'interpretazione di Cope senza il dovuto scetticismo. Notano che non sono stati scoperti fossili di sauropodi relativamente giganteschi nella formazione Morrison o altrove, che i paleontologi del XIX secolo - incluso lo stesso Cope - non hanno prestato la dovuta attenzione alle dimensioni di ''A. fragillimus'' (anche quando potevano essere giustificate dalla [[regola di Cope]] riguardo l'aumento di dimensioni corporee degli animali nel corso del tempo evolutivo) e che errori tipografici nelle sue misurazioni - come aver riportato le misure vertebrali in metri piuttosto che in millimetri - minano la loro affidabilità. I due studiosi hanno concluso che il gigantesco ''A. fragillimus'' è una creatura "altamente improbabile" basata su una discutibile interpretazione del rapporto di Cope<ref name=woodruf&foster2015>{{cita pubblicazione|cognome=Woodruff |nome=Cary |cognome2=Foster |nome2=John R.|data=2015 |titolo=The fragile legacy of Amphicoelias fragillimus (Dinosauria: Sauropoda; Morrison Formation - Latest Jurassic) |pubblicazione=PeerJ PrePrints |lingua=inglese|doi=10.7287/peerj.preprints.838v1}}</ref>.
== Descrizione ==
[[File:Amphicoelias17DB2.jpg|thumb|left|Ricostruzione di ''A. altus'']]
L<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias altus'', , è basato su uno scheletro incompleto consistente in due vertebre, un [[Pube (regione anatomica)|pube]] (l'osso del bacino) e un femore<ref name="cope1878a">{{cita pubblicazione|cognome = Cope |nome = E.D. | anno = 1878 | titolo = On the Vertebrata of the Dakota Epoch of Colorado | pubblicazione = Proceedings of the American Philosophical Society | volume = 17 | p= 233–247|lingua=inglese}}</ref>. Nella stessa pubblicazione Cope nominò anche una seconda specie, l<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias fragillimus'' il [[tipo nomenclaturale]] descritto da E. D. Cope nel [[1878]]. Tuttavia tutti i ricercatori successivi considerarono l<nowiki>'</nowiki>''A. fragillimus'' come sinonimo di ''A. altus''<ref name="carpenter2006"/> ma già a partire dal 1881 era stato riconosciuto che l<nowiki>'</nowiki>''A. altus'' non poteva essere distinto dall'altro genere, in quanto le caratteristiche descritte da Cope erano state male interpretate e diffuse<ref name="marsh1881">{{cita pubblicazione|cognome=Marhs|nome=O.C.|anno=1881|titolo=Principal Characters of American Jurassic Dinosauria: Part IV|url=http://marsh.dinodb.com/marsh/Marsh%201881%20-%20Principal%20characters%20of%20American%20Jurassic%20dinosaurs,%20Part%20V.pdf|rivista=American Journal of Science|volume=21|p=417–423|lingua=inglese}}</ref>.
Nel [[1921]] Henry Fairfield Osborn e C.C. Mook attribuirono altre ossa fossili a ''A. altus'', una scapola, un coracoide, un'ulna e un dente. Osborn e Mook, che studiarono l'esemplare, trovarono notevoli somiglianze tra l<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias'' e il ''[[Diplodocus]]'', anche se il primo possedeva un femore insolitamente snello e gli arti anteriori proporzionalmente più lunghi di quelli del ''Diplodocus''.
La dentizione dell<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias'' è del tipo [[omodonte]]. I suoi denti avevano la forma di lunghe aste cilindriche sottili, erano distanziati e sporgevano verso la parte anteriore della bocca. Il femore di ''Amphicoelias'' è insolitamente lungo, snello e rotondo in sezione trasversale; mentre questa rotondità si pensava fosse un'altra caratteristica distintiva di ''Amphicoelias'', da allora è stata trovata in alcuni esemplari di ''Diplodocus''<ref name="carpenter2006"/>. Anche la taglia dei due animali doveva essere molto simile (circa 28 metri di lunghezza per l<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias altus'', circa 27 per il ''Diplodocus'')<ref name="paul1994">{{en}}Paul, G.S. (1994). ''Big sauropods — really, really big sauropods.'' The Dinosaur Report, The Dinosaur Society, Fall, p. 12–13</ref>. Mentre la maggior parte degli scienziati ha utilizzato questi dettagli per distinguere l<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias'' e il ''Diplodocus'' come generi separati, almeno uno ha suggerito che l<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias'' è probabilmente il [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimo senior]] del ''Diplodocus''<ref name="foster2007">{{en}}Foster, J. (2007). ''Jurassic West: The Dinosaurs of the Morrison Formation and Their World''. Indiana University Press.</ref>.
=== Dimensioni ===
[[File:Amphicoelias altus scale.png|upright=1.7|thumb| Possibili dimensioni di ''A. fragillimus'' (in arancione) e ''A. altus'' (in verde) confrontate a quelle di un essere umano, basate sulla descrizione forse fuorviante di Cope dei campioni fossili di ''A. fragillimus''.]]
L'''Amphicoelias fragillimus'' è conosciuto solo per una [[vertebra]], per di più incompleta. Qualsiasi stima delle sue dimensioni deve essere quindi trattata con cautela a causa della mancanza di campioni o persino della documentazione dettagliata e accurata dei suoi fossili. Tutte le stime delle dimensioni sono basate sulla descrizione originale di Cope, che ha misurazioni vaghe e errori tipografici potenzialmente critici<ref name=woodruf&foster2015/>.
Proporre una stima della dimensione completa dell<nowiki>'</nowiki>''A. fragillimus'' richiede di dimensionare le ossa delle specie più note di [[Diplodocidae|diplodocidi]] (una famiglia di [[sauropode|sauropodi]] estremamente lunghi e snelli) assumendo che le loro proporzioni relative siano simili. Nel suo articolo originale Cope lo fece speculando sulle dimensioni di un ipotetico femore di ''A. fragillimus''. Egli fece notare come in altri dinosauri sauropodi, in particolare l<nowiki>'</nowiki>''A. altus'' e il ''[[Camarasaurus|Camarasaurus supremus]]'', i femori erano sempre due volte più alti della più alta vertebra dorsale, per cui stimò la dimensione di un femore di ''A. fragillimus'' in 3,6 metri di altezza<ref name="cope1878b">{{Cita pubblicazione|cognome=Cope|nome=Edward Drinker|anno=1878|titolo=A new species of ''Amphicoelias''|pubblicazione=[[American Naturalist]]|volume=12|p=563–564|doi=10.1086/272176|url=http://www.journals.uchicago.edu/action/jstor?doi=10.1086/272176|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5knHNFsAu?url=http://www.geocities.com/mesozoicdinosaurs/Amphicoelias.html|data=25 ottobre 2009|edizione=8|urlmorto=no|lingua=inglese}}</ref>.
Nel 1994, usando un Diplodocus come riferimento, [[Gregory S. Paul]] ha stimato una lunghezza del femore di un ''A. fragillimus'' in una forbice da 3,1 a 4 metri<ref name="paul1994"/>. Una nuova stima del 2006 da parte di Ken Carpenter, utilizzando anch'egli un ''Diplodocus'' come scala di guida, ha trovato un'altezza del femore tra i 4,3 e i 4,6 metri<ref name="carpenter2006"/>. Partendo dal femore Carpenter ha continuato a stimare la dimensione completa di un ''A. fragillimus'', avvertendo però che le proporzioni relative nei diplodocidi potrebbero variare da specie a specie. Assumendo le stesse proporzioni del noto ''Diplodocus'', Carpenter ha suggerito una lunghezza totale stimata di 58 metri, che ha fatto osservare rientrerebbe nell'intervallo presentato da Paul nel 1994 compreso tra 40 e 60 metri.
Carpenter ha sottolineato che anche le stime di lunghezza più prudenti in difetto per l<nowiki>'</nowiki>''A. fragillimus'' sono superiori a quelle di altri sauropodi giganti, come il diplodocide ''[[Supersaurus vivianae]]'' (32,5 metri), il [[Brachiosauridae|brachiosauride]] ''[[Sauroposeidon proteles]]'' (34 metri) e il [[titanosauro]] ''[[Argentinosaurus]]'' (30 metri). Carpenter si è spinto fino a presentare proporzioni più speculative e specifiche per l<nowiki>'</nowiki>''A. fragillimus'' (sempre basandosi su una scala graduata relativa al ''Diplodocus''), compresa una lunghezza del collo di 16,75 metri, una lunghezza del corpo di 9,25 metri e una lunghezza della coda di 32. Il paleontologo ha stimato l'altezza totale degli arti anteriori a 5,75 metri e quella degli arti posteriori a 7,5, con un'altezza complessiva (nel punto più alto sul posteriore) di 9,25 metri<ref name="carpenter2006"/>. Per confronto, la [[Balaenoptera musculus|balenottera azzurra]], che è in media la creatura vivente più lunga, raggiunge i 29,9 metri di lunghezza verificati scientificamente<ref name = pop>{{cita web|titolo = Assessment and Update Status Report on the Blue Whale ''Balaenoptera musculus''|editore = Committee on the Status of Endangered Wildlife in Canada|anno= 2002| url= http://www.sararegistry.gc.ca/virtual_sara/files/cosewic/sr_blue_whale_e.pdf |formato = PDF |accesso= 24 giugno 2018|lingua=inglese}}</ref>, anche se le più lunghe mai misurate dai cacciatori di balene erano due femmine di 33,6 e 33,3 metri rispettivamente<ref name = "SearsCal02">{{cita pubblicazione|cognome= Sears|nome=R.|coautori=Calambokidis J.| titolo = Update COSEWIC status report on the blue whale Balaenoptera musculus in Canada.|editore= Committee on the Status of Endangered Wildlife in Canada, Ottawa.| anno= 2002|p=32|lingua=inglese}}</ref>.
[[File:Amphicoelias 1892 Dahlgren.jpg|thumb|Illustrazione d'epoca di ''Amphicoelias'', 1892|255x255px]]
Nonostante la forma del corpo del<nowiki>'</nowiki>''A. fragillimus'' fosse relativamente sottile, le sue enormi dimensioni lo rendevano ancora molto massiccio. Il peso dei sauroposi è però molto più difficile da determinare rispetto alla lunghezza, poiché le equazioni necessarie sono più complesse e sono soggette a maggiori margini di errore anche rispetto a variazioni minori delle proporzioni globali dell'animale. Carpenter si servì di una stima di Paul del 1994 sulla massa di un ''Diplodocus carnegii'' di 11,5 tonnellate per ipotizzare che l<nowiki>'</nowiki>''A. fragillimus'' potesse pesare fino a 122,4 tonnellate<ref name = "carpenter2006"/>. Per confronto la balenottera azzurra più pesante mai registrata pesava 173 tonnellate<ref name = pop/> mentre il dinosauro più pesante noto per i suoi fossili ragionevolmente ben conservati, l<nowiki>'</nowiki>''[[Argentinosaurus]]'', doveva pesare tra le 80 e le 100 tonnellate; sebbene le stime di queste dimensioni possano essere oggetto di discussione, l<nowiki>'</nowiki>''A. fragillimus'' potrebbe nonostante tutto essere più leggero del ''[[Bruhathkayosaurus]]'', che è stato stimato pesare anche 126 tonnellate<ref name = "wedel2008">{{en}}Wedel, M. "[http://svpow.wordpress.com/2008/05/20/sv-pow-showdown-sauropods-vs-whales/ SV-POW showdown: sauropods vs whales]." [Weblog entry.] Sauropod Vertebra Picture of the Week. 20 May 2008. Accessed 23 May 2008.</ref>.
Appartenendo ad una famiglia di sauropodi lunghi ma leggeri, i [[diplodocidi]], rispetto alle enormi dimensioni, l<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias fragillimus'' doveva quindi essere relativamente "leggero". Altre stime hanno poi diminuito (anche se di poco) la sua lunghezza complessiva: il risultato è un Amphicoelias lungo 50 metri. Alcuni studiosi pensano che l<nowiki>'</nowiki>''Amphicoelias fragillimus'' fosse ancora più piccolo, e cioè 45 metri di lunghezza. Tuttavia, poiché gli unici resti fossili sono andati perduti, l'unica evidenza scientifica per queste stime è sopravvissuta nei documenti dell'epoca ed analisi più recenti di questi, alla luce delle nuove conoscenze nel campo, hanno suggerito che le enormi dimensioni ipotizzate per questo animale fossero una sovrastima biologicamente poco plausibile<ref name=woodruf&foster2015/>.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Maraapunisaurus}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|lingua=en|url=http://www.hmnh.org/?s=amphicoelias|titolo=Amphicoelias|accesso=24 gennaio 2013}}
* {{cita web|lingua=en|url=http://www.dinodata.org/index.php?option=com_content&task=view&id=6004&Itemid=67|titolo=Scheda su dinodata.org|accesso=24 gennaio 2013|urlmorto=sì}}
* {{cita web|lingua=en|url=http://www.indopedia.org/Amphicoelias_fragillimus.html|titolo=Scheda su indopedia.org|accesso=24 gennaio 2013}}
{{Portale|dinosauri|paleontologia}}
[[Categoria:Diplodocidi]]
[[Categoria:Taxa classificati da Edward Drinker Cope]]
[[Categoria:Megafauna estinta]]
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