Iniziativa di Budapest per l'accesso aperto: differenze tra le versioni

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==L'iniziativa==
Sono coinvolti nell'iniziativa esponenti del mondo dell'editoria, di associazioni scientifiche, di biblioteche convinti che scelgono un approccio multidisciplinare di tipo tecnologico, politico, economico, in cui Internet è visto comerappresenti il contesto in cui è possibile favorire la visibilità e l'accessibilità ai dati prodotti dalla ricerca scientifica. I Questibenefici elementiricadono emergononon giàsolo dall'incipitsu incoloro cuiche cisono sidirettamente rivolgecoinvolti idealmentenei nonprocessi solodi produzione ae diffusione dei dati stessi (ricercatori, insegnanti, studenti), ma su una comunità potenzialmente molto ampia di soggetti interessati definiti "menti curiose". Questi elementi sono esplicitati fin dall'incipit: chiama
 
{{Citazione|Un’antica tradizione e una nuova tecnologia sono confluite per dar vita a un bene pubblico senza precedenti. L’antica tradizione è la scelta degli scienziati e degli studiosi di pubblicare gratuitamente i frutti delle loro ricerche in riviste scientifiche, per amore della ricerca e della conoscenza. La nuova tecnologia è Internet. Il bene pubblico che hanno reso possibile è la diffusione mondiale in formato elettronico della letteratura scientifica peer-reviewed e l’accesso ad essa completamente gratuito e senza restrizioni per tutti gli scienziati, studiosi, insegnanti, studenti, e per ogni mente curiosa.|Dichiarazione di Budapest per l’accesso aperto}}
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==Firmatari==
 
Tra i promotori sono presenti esponenti del movimento mondiale per l'accesso aperto<ref>Leslie Chan di Bioline International; Darius Cuplinskas, Melissa Hagemann, Rima Kupryte e István Rév (Open Society Institute); Michael Eisen (Public Library of Science); Fred Friend († April 23, 2014, University College, Londra) Yana Genova (Next Page Foundation); Jean-Claude Guédon (Université de Montréal); Stevan Harnad (University of Southampton/Université du Québec)Rick Johnson of the Scholarly Publishing and Academic Resources Coalition (SPARC); Manfredi La Manna of the Electronic Society for Social Scientists; Monika Segbert, Electronic Information for Libraries (eIFL.net) Project consultant; Sidnei de Souza, Informatics Director at CRIA, Bioline International; Peter Suber, Professor of Philosophy, Earlham College and The Free Online Scholarship Newsletter; Jan Velterop of BioMed Central.</ref> Nel febbraio 2014 è stata rilasciata per la sottoscrizione pubblica. Al 15 ottobre 2018 risultano, tr i firmatari, 6129 persone e 963 organizzazioni<ref>{{Cita web|url=https://www.budapestopenaccessinitiative.org/list_signatures|titolo=View signatures|sito=Budapest Open Access Initiative|accesso=15/10/2018}}</ref>. Estensore materiale del testo è [[:en:Peter_Suber|Peter Suber]], docente di filosofia , fortemente impegnato sul fronte dell'accesso aperto<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Paola Castellucci|titolo=Dichiarazione di Budapeestper l'accesso aperto|rivista=|volume=|numero=|p=p. 142}}</ref>.
 
==Finanziamenti==