Quilapayún: differenze tra le versioni
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=== Il periodo di Unidad Popular ===
Nel 1969 il gruppo registra l'album ''[[Basta (Quilapayún)|Basta]]'', uno dei
A questo album fanno seguito altri ''concept'', come ''Vivir como él'' del 1971, un tributo a un guerigliero [[vietnam]]ita composto da [[Frank Fernández]], e ''La fragua'' del 1973, storia di lotta di classe scritta da [[Sergio Ortega]].<ref name="musicapopular"/> In questo periodo il gruppo è sempre nella formazione del sestetto, anche dopo la fuoriuscita di Patricio Castillo, rimpiazzato da [[Rubén Escudero]].<ref name="musicapopular"/> Il loro repertorio di forte contenuto politico comprende anche la canzone ''Venceremos'', composta da Sergio Ortega su testo di [[Claudio Iturra]], inno ufficiale della campagna elettorale di Unidad Popular, che porta alla presidenza [[Salvador Allende]] nel 1970.<ref name="musicapopular"/> Questa loro militanza li pone al centro della politicizzazione che la musica stava attraversando in quegli anni, ottenendo però anche anche delle contestazioni, come avviene al [[Festival di Viña del Mar]] del 1973, quando la loro esibizione viene fischiata da parte del pubblico per tutto il tempo, portando a degli scontri sulle scalinate.<ref name="musicapopular"/>
Dopo il successo elttorale di [[Salvador Allende]] nel 1970, i Quilapayún divengono ambasciatori culturali cileni e intensificano le proprie tournée in [[Europa]], oltre a ottenere grande successo in [[Argentina]] e [[Uruguay]]. In quel periodo alternano canzoni e opere di appoggio deciso alla causa di [[Unità Popolare (Cile)|Unidad Popular]] ad altre di attacco ai settori conservatori, con lavori come ''[[Quilapayún 5]]'', dove delineano nuovi percorsi creativi.▼
▲Dopo il successo elttorale di [[Salvador Allende]] nel 1970,
Nell'agosto del 1973, dopo essersi trasformati in setteto grazie all'ingresso nella formazione di Hugo Lagos l'anno precedente, intraprendono un tour che non li avrebbe visti più ritornare in patria per molti anni e a cui avrebbe dovuto prendere parte lo stesso presidente Allende in Algeria, all'incontro dei paesi non allineati, che però all'ultimo rinuncia a causa della delicata situazione politica venutasi a creare in Cile in quel momento.<ref name="musicapopular"/> Il [[Colpo di Stato in Cile del 1973|golpe militare dell'11 settembre 1973]] coglie i Quilapayún del tutto impreparati mentre stanno rilasciando un'intervista all'emittente radiofonica ''L'Humanite'', lasciandoli attoniti e increduli.<ref name="musicapopular"/> Questo è l'inizio del loro lungo esilio in Francia, destinato a durare per tutti gli anni settanta e per il decennio successivo.<ref name="musicapopular"/>
=== Il golpe e l'esilio ===
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