William Laud: differenze tra le versioni
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Il re teneva in alta considerazione i suoi consigli, tuttavia non erano pochi quelli che notavano come Laud fosse pomposo e puntiglioso ed eccessivamente sensibile alle critiche, tuttavia non perse terreno ed assicurò a diversi amici ottimi posti alla corte.
La visione teologica di Laud puntava sulla libera volontà che reputava molto più importante della predestinazione o meno alla salvezza (che gli derivava dall’adesione all’[[arminianesimo]], aveva anche una passione per le cerimonie officiate con una "perfetta" liturgia, visione questa appoggiata dal re che le vedeva come un mezzo per sottolineare il proprio essere al capo della chiesa. Nel corso degli anni autorizzò diverse spedizioni nelle parrocchie perché controllori da lui designati verificassero che non vi fossero irregolarità di condotta o di celebrazione e combatté tenacemente contro la dottrina puritana che andava diffondendosi e due pensatori che avevano scritto contro di lui vennero imprigionati ed uccisi (e furono poi considerati martiri dai puritani).
Il suo tentativo di controllare l'intero corpo della chiesa trovò dura resistenza in [[Scozia]] che si ribellò con le armi in quella che fu chiamata "La Guerra del Vescovo" nel [[1639]]-[[1640]]. Questo evento fu la rovina di Laud, prima di chiedere l'arresto del re, il parlamento chiese quello del vescovo che venne immediatamente tradotto alla [[Torre di Londra]]. I puritani di [[Oliver Cromwell]] prendevano sempre più potere ed il destino di Laud era pressoché segnato. Portato alla torre nel [[1641]] vi rimase fino 10 gennaio [[1645]] giorno in cui fu decapitato, precedendo di quattro anni re [[Carlo I d'Inghilterra|Carlo I]].
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