Stadio Partenopeo: differenze tra le versioni
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[[File:PresidenteAscarelli.jpg|thumb|left|Giorgio Ascarelli]]
Lo stadio fu progettato da [[Amedeo D'Albora]]<ref name=portalesud>{{cita news|url=http://www.ilportaledelsud.org/citt%C3%A0_martire.htm|editore=ilportaledelsud.org|autore=Ciro La Rosa|data=febbraio 2010|titolo=La Città Martire - Il terrore che viene dal cielo 1940/1944|accesso=4 gennaio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20150104140102/http://www.ilportaledelsud.org/citt%C3%A0_martire.htm|dataarchivio=4 gennaio 2015}}</ref> su commissione del primo presidente del Napoli [[Giorgio Ascarelli]]<ref name=unita/> e fu edificato nei pressi della zona nota come "Rione Luzzatti", nei pressi della [[Stazione di Napoli Centrale|stazione Centrale]]<ref name=repubblica>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/07/07/costi-contenziosi-allo-stadio-ascarelli-spalti-negati.html|editore=repubblica.it|autore=Antonio Di Costanzo|data=7 luglio 2013|titolo=Costi e contenziosi allo stadio Ascarelli, spalti negati a oltre quattrocento spettatori.|accesso=4 gennaio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20150104141656/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/07/07/costi-contenziosi-allo-stadio-ascarelli-spalti-negati.html|dataarchivio=4 gennaio 2015}}</ref>. Le tribune furono costruite in legno<ref name=repubblica/> e l'impianto, inizialmente denominato ''"Stadio Vesuvio"''<ref name=unita/>, poteva contenere 20.000 spettatori<ref name=unita/>.
I lavori vennero interamente finanziati dallo stesso Ascarelli, facoltoso industriale tessile di origine [[ebraismo|ebraica]]<ref name=partenopeo/>, che lo fece divenire il primo e finora unico stadio di proprietà del Napoli in più di
La prima partita ivi disputata fu il 16 febbraio [[1930]]<ref>{{cita|Varriale|pag. 28}}</ref>, poco più di due settimane dopo, il presidente Ascarelli morì ed in sua memoria l'impianto fu intitolato al suo nome, divenendo lo ''"Stadio Giorgio Ascarelli"''<ref name=unita/>.
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