Tre uomini e una gamba: differenze tra le versioni
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[[File:Tre uomini e una gamba (1997) - Poretti, Baglio, Storti (Al, John e Jack).JPG|thumb|left|Jack, Al e John.]]
Aldo, Giovanni e Giacomo, commessi di un negozio di ferramenta milanese, il ''Paradiso della Brugola'', devono andare a [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]], dove avrà luogo il matrimonio di Giacomo con Giuliana, terza figlia del cavalier Eros Cecconi, un anziano, volgare e irascibile imprenditore [[roma]]no, proprietario del negozio in cui i tre lavorano, nonché suocero di Aldo e Giovanni (padre delle loro mogli). I tre devono anche portare all'imprenditore il suo ultimo acquisto: una scultura di legno a forma di gamba realizzata da Garpez, un noto scultore ormai in punto di morte. Il cavalier Cecconi, infatti, afferma che, quando l'artista morirà, il valore in denaro dell'opera, già piuttosto alto, salirà ancora di più. Con loro viaggia anche il cane di Aldo, Ringhio, un [[bulldog]] molto amato dal suocero (pare sia l'unico essere vivente a stare simpatico al cavalier Cecconi).
In occasione di una sosta presso una stazione di servizio, i tre dimenticano Ringhio attaccato al bagagliaio dell'auto provocandone la morte e, di conseguenza, goffamente, cercano di nascondere la notizia al
{{dx|[[File:Tre uomini e una gamba (1997) - Storti, Baglio, Poretti.JPG|thumb|Gino, Dracula e Michele.]]}}
I quattro raggiungono il meccanico in sala, dove si fermano a guardare il film proiettato, ''[[Ajeje Brazorf|Biglietto amaro]]'', [[Neorealismo (cinema)|opera neorealista]] di Remo Garpelli. Durante la proiezione della pellicola, Giacomo si sente male e pensa che sia per via delle cozze mangiate al ristorante; viene ricoverato in ospedale, dove gli viene diagnosticata una [[colica renale]] e gli viene detto che dovrà restare in ospedale per una notte per accertamenti. L'arrivo a Gallipoli viene, quindi, rimandato di un giorno, scatenando l'ira del suocero. Chiara deve partire da Brindisi per una vacanza in [[Grecia]], e i tre le offrono un passaggio fino al porto dove dovrà prendere il traghetto.
Il giorno dopo
[[File:Tre uomini e una gamba (1997) - Storti, Baglio, Massironi, Poretti.JPG|thumb|left|Giovanni, Aldo, Chiara e Giacomo.]]
La scultura viene recuperata alla foce del fiume da un gruppo di muratori [[Marocco|marocchini]], che la usano come palo per una porta da calcio in spiaggia. Aldo, Giovanni, Giacomo e Chiara decidono di contendersi l'oggetto in una partita di calcio. Dopo aver perso la sfida 10-3, Chiara convince gli altri ad aspettare la notte e introdursi, mascherati, nella casupola dei marocchini per recuperare l'opera. Riescono a uscire con la gamba in mano, ma vengono scoperti e portati presso la caserma dei [[Carabinieri]]. La vittima del furto, in realtà un ingegnere, con aria sdegnata, decide di non sporgere denuncia e, visto che i quattro protagonisti gli fanno pena, concede loro di ripartire con il prezioso manufatto, ignaro del suo valore.
Giacomo, nel corso del viaggio, si è innamorato di Chiara, di cui era palesemente invaghito fin dal primo incontro: la ragazza se ne è accorta ma, non volendo rovinare il matrimonio al suo nuovo amico e sentendosi in colpa per i problemi che sono
== Produzione ==
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