Heeresgruppe Mitte: differenze tra le versioni

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Nessuno nel comando tedesco aveva ritenuto fino ad allora che i sovietici disponessero ancora di così importanti riserve. Anzi, quando nelle settimane precedenti molti ufficiali resero note ai più alti vertici militari tedeschi le loro perplessità circa il proseguimento della spinta verso [[Mosca (Russia)|Mosca]], il Capo di Stato maggiore dell'[[Heer (Wehrmacht)|esercito]] (Generale [[Franz Halder]]) disse che c'era addirittura motivo di ritenere che la resistenza sovietica fosse sul punto di essere spezzata.
 
Il Gruppo d'armate Centro fu attaccato frontalmente dalle truppe di Žukov, mentre gli uomini di Konev provarono ad aggirarlo con un attacco sul fianco sinistro. L'offensiva sovietica ottenne notevoli risultati, costringendo il Gruppo d'armate Centro ad arretrare ad una distanza che variava dai 100 ai 250  km dalla capitale; tuttavia lo schema di difesa elastica messo in piedi dal comando tedesco riuscì a evitare il crollo del fronte e a mantenere importanti punti strategici come Rzhev.
 
=== Primi dissidi nel comando tedesco ===
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A fare le spese di questo dissidio furono molti generali di primissimo livello, primo tra tutti anche il [[Feldmaresciallo]] [[Walther von Brauchitsch|von Brauchitsch]], Comandante in capo dell'esercito.
 
Anche il Gruppo d'armate Centro subì avvicendamenti nella sua linea di comando: il 19 dicembre venne destituito il feldmaresciallo [[Fedor von Bock]],comandante del gruppo d'armate, che fu sostituito dal comandante della 4.Armata [[Feldmaresciallo]] [[Günther von Kluge|von Kluge]], stessa sorte toccò al comandante della [[2. Panzerarmee]] [[Heinz Guderian]], rimpiazzato dal generale [[Rudolf Schmidt]].
 
Tuttavia, storici come [[Basil Liddell Hart]] sostengono che la scelta di [[Adolf Hitler]] di vietare un ripiegamento su vasta scala nell'inverno del [[1941]] abbia evitato ai tedeschi una rotta simile a quella che aveva subito [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]: sotto l'arrembante spinta sovietica e nelle proibitive condizioni meteo del fronte orientale, qualsiasi ritirata avrebbe potuto tramutarsi in una rotta e per un attimo sembrò davvero che la Wehrmacht potesse dissolversi nella neve dell'inverno russo. Gli ufficiali tedeschi incominciarono a rileggere la sinistra descrizione della ritirata della [[Grande Armata]] fatta da [[Armand Augustin Louis de Caulaincourt]] nel 1812 fino a divenirne ossessionati<ref> Storia del Terzo Reich, libro secondo, di W. Shirer </ref>, tuttavia l'ordine di resistenza a oltranza del Fuhrer, unito al coraggio e al sacrificio dei soldati tedeschi riuscirono a scongiurare la catastrofe.