Utente:Sorosorokiri/Sandbox: differenze tra le versioni

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La donna, compagna di prigionia di Niki, avendo interiorizzato le tecniche necessarie richieste dalla realtà disciplinare in cui vive , istruisce il protagonista e gli mostra come lavorare in modo efficiente. In questa realtà disciplinare Niki è ridotto a mero strumento di lavoro, la gente del villaggio è priva di una propria individualità , è parte di un “tutto”, di un gruppo che sottomette gli individui al volere della collettività.<ref name=":8" />
 
«Accorgendosi della luce della lanterna, la donna si voltò. Stava spalando la sabbia e riempiva la latta di benzina vuota adoperando abilmente la pala.[...]
 
-In una parola, cioè, si scava la sabbia dove si vuole, vero?
 
-Non precisamente dove si vuole…
 
-Allora, va bene qui?
 
-Cercate per favore di tagliarla dritto lungo la parete.
 
-Si spala la sabbia in tutte le case a quest’ora?
 
-Di notte la sabbia è più umida e perciò si lavora meglio.» <ref>{{Cita libro|autore=Kōbō Abe|titolo=La Donna di Sabbia|collana=Le Fenici|anno=2012|editore=Guanda Editore|pp=41-43}}</ref>
 
Niki è sottomesso ad una coercizione fisica, come si vede quando viene privato dell’acqua e ricattato e costretto a lavorare; ciò mette in luce anche la natura stessa del lavoro, vero e proprio lavoro forzato.<ref name=":8" />
 
«-Non c’è nulla da fare? Anche tu soffri, vero? Io ti ho fatto un favore slegandoti; ora tocca a te agire per salvarci!
 
-Si...ma bisogna domandare a qualcuno del villaggio.
 
-Allora chiediglielo subito!
 
-Ce la porteranno subito se riprendiamo il lavoro.
 
-Non dire sciocchezze! Con che diritto pensano di poter negoziare con me in modo tanto barbaro?»<ref>{{Cita libro|autore=Kōbō Abe|titolo=La Donna di Sabbia|collana=Le Fenici|anno=2012|editore=Guanda Editore|pp=137-138}}</ref>
 
In risposta alla disciplina imposta dall’esterno, l’eroe cerca di disciplinarsi a livello interiore, di emanciparsi, ma è anche spiazzato e indignato dalla mancanza di riconoscimento di ogni suo diritto legale, appellandosi ad una nozione idealistica di legalità e pensando che nessuna autorità, in uno [[Stato di diritto]], avrebbe mai consentito che tutto ciò accadesse.<ref name=":8" />