Musica secolare ebraica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m smistamento lavoro sporco e fix vari
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta9)
Riga 70:
Dopo che gli ebrei furono ammessi nella società convenzionale in [[Inghilterra]] (gradualmente dopo il loro ritorno nel [[XVII secolo]]), Francia, Austria-Ungheria, Impero tedesco e Russia (in quest'ordine), il contributo ebraico alla scena musicale europea aumentò costantemente, ma sotto forma di musica europea tradizionale, non specificamente di musica ebraica. Notevoli esempi di compositori ebrei romantici (per paese) sono [[Charles-Valentin Alkan]], [[Paul Dukas]] e [[Fromental Halévy]] dalla Francia, [[Josef Dessauer]], [[Heinrich Wilhelm Ernst]], [[Karl Goldmark]] e [[Gustav Mahler]] dalla Boemia (la maggior parte degli ebrei austriaci in quel periodo erano nativi non di quella che è oggi l'Austria, ma piuttosto delle province esterne dell'Impero), [[Felix Mendelssohn]] e [[Giacomo Meyerbeer]] dalla Germania, e [[Anton Grigorevič Rubinštejn|Anton]] e [[Nikolaj Grigor'evič Rubinštejn|Nikolai Rubinstein]] dalla Russia. I cantanti includevano [[John Braham]] e [[Giuditta Pasta]]. C'erano molti virtuosi ebrei del violino e del pianoforte, tra cui [[József Joachim]], [[Ferdinand David]], [[Carl Tausig]], [[Henri Herz]], [[Lipót Auer|Leopold Auer]], [[Jascha Heifetz]], e [[Ignaz Moscheles]]. Nel corso del [[XX secolo]] il numero di compositori ebrei e di strumentisti di rilievo aumentò, così come la loro distribuzione geografica. I compositori ebrei erano molto concentrati a [[Vienna]] e in altre città dell'Austria e della Germania pre-naziste. Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, dopo che gli ebrei si erano trasferiti dalle province austro-ungariche a Vienna, "comprendevano un terzo degli studenti dei conservatori della città e più della metà del suo pubblico musicale, i ragazzi ebrei acquisivano cultura musicale in percentuali superiori a tre volte quelle della popolazione non ebrea.<ref>Libo and Skakun, [http://www.cjh.org/about/Forward/view_Forward.cfm?Forwardid=27 ''op. cit.'']</ref> Oltre a Vienna, gli ebrei erano anche in una certa misura prominenti a Parigi ed a New York (la popolazione ebraica di quest'ultima fu pesantemente moltiplicata dalle ondate di immigrazione). Gli anni '30, quando le opere degli ebrei erano etichettate come [[musica degenerata]] (non solo a causa delle origini ebraiche dei compositori ma anche della loro associazione con il Modernismo), molti compositori ebrei europei emigrarono negli Stati Uniti e in Argentina, rafforzando la musica classica in quei paesi. Compositori ebrei del XX secolo comprendono [[Arnold Schönberg]] e [[Alexander von Zemlinsky]] dall'Austria, [[Hanns Eisler]],<ref name="half">Ad eccezione di coloro che vivono in comunità ebraiche isolate, la maggior parte degli ebrei elencati qui come contribuenti alla cultura ebraica laica ha anche partecipato alle culture delle persone con cui vivevano e alle nazioni in cui vivevano. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, il lavoro e la vita di queste persone non esistevano in due distinte sfere culturali ma piuttosto in una che incorporava elementi di entrambe. Questa persona aveva un genitore ebreo e un genitore non ebreo, e quindi esemplificò questo fenomeno "par excellence".</ref> [[Kurt Weill]] e [[Theodor Adorno|Theodor W. Adorno]] dalla Germania, [[Viktor Ullmann]] e [[Jaromír Weinberger]] dalla Boemia e più tardi dalla [[Repubblica Ceca]] (la prima fu eliminata nei [[campo di sterminio|campi di sterminio]] di [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]), [[George Gershwin]] e [[Aaron Copland]] dagli Stati Uniti, [[Darius Milhaud]] e [[Alexandre Tansman]] dalla Francia, [[Al'fred Garrievič Šnitke|Alfred Schnittke]]<ref name="half"/> e [[Valerija L'vovna Auėrbach|Lera Auerbach]] dalla Russia, [[Lalo Schifrin]] e [[Mario Davidovsky]] dall'Argentina e [[Paul Ben-Haim]] e [[Shulamit Ran]].
 
Ci sono alcuni generi e forme di musica classica che sono stati associati a compositori ebrei, in particolare durante il periodo romantico della [[Grand opéra]] francese. I compositori più prolifici di questo genere comprendevano [[Giacomo Meyerbeer]], [[Fromental Halévy]] e in seguito [[Jacques Offenbach]]; ''[[La Juive]]'' di Halévy era basata sul libretto di [[Eugène Scribe|Scribe]], molto liberamente collegato all'esperienza ebraica. Sebbene poco conosciuto oggi, questo "lavoro di un compositore ebreo in cui l'antisemitismo è una forza motivante" ha avuto un'influenza estremamente potente sui compositori tardo romantici, da [[Gustav Mahler|Mahler]] (che prese la storia dell'antisemitismo e dell'assimilazione personalmente, chiamandola anche "una delle più grandi opere mai scritte")<ref>Quoted in [http://archive.operainfo.org/broadcast/operaTeaching.cgi?id=84&language=1&material_id=349 Using ''La Juive'' to Teach Humanities] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927023833/http://archive.operainfo.org/broadcast/operaTeaching.cgi?id=84&language=1&material_id=349 |data=27 settembre 2007 }} on the site of the Metropolitan Opera International Radio Broadcast Information Center. Accessed 12 February 2006.</ref> all'antisemita [[Richard Wagner|Wagner]].<ref>Alex Ross, "The Ray of Death", ''[[The New Yorker]]'', November 24, 2003. [http://www.therestisnoise.com/2004/04/la_juive_1.html Reproduced online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160316134428/http://www.therestisnoise.com/2004/04/la_juive_1.html |date=16 marzo 2016 }}. Accessed 12 February 2006.</ref> Nel XX secolo, i compositori ebrei furono pionieri dell'avanguardia e della musica contemporanea. [[Arnold Schönberg]] nel suo periodo medio e in quello successivo ideò la [[dodecafonia|tecnica dodecafonica]] e fu un sostenitore importante dell'[[atonalità]], un sistema di composizione che fu in seguito utilizzato dai compositori ebrei [[Paul Dessau]] e [[René Leibowitz]]. [[George Rochberg]] e [[Milton Babbitt]] furono i principali compositori della scuola del [[serialismo]], [[Steve Reich]] e [[Philip Glass]] lavoravano con il [[minimalismo]], [[George Perle]] ideò la sua forma di tono dodecafonico, [[Leo Ornstein]] aiutò a sviluppare il [[cluster (musica)|cluster]] di toni, [[Morton Feldman]] e [[Armand Lunel]] furono noti compositori di musica casuale (Lunel è considerato anche l'inventore della spazializzazione) e [[Mario Davidovsky]] era famoso per aver scritto una serie di composizioni che mescolavano musica acustica ed elettronica. Inoltre [[Valerija L'vovna Auėrbach|Lera Auerbach]], [[Al'fred Garrievič Šnitke|Alfred Schnittke]] e [[John Zorn]] hanno lavorato con il polistilismo e altre forme di musica postmoderna e la modernista [[Miriam Gideon]] ha combinato l'atonalismo ed i motivi popolari ebraici nelle sue opere. Le composizioni di [[Samuel Adler (compositore)|Samuel Hans Adler]] sono anche degne di nota per l'utilizzo di diverse tecniche contemporanee tra cui: [[atonalità]], [[serialismo]], diatonismo e [[musica aleatoria]] dispositivi.<ref>[https://books.google.com/books?id=lIfhsSoI-9YC&pg=PA14&dq=Seventh+Army+Symphony+Orchestra+Samuel+Adler&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwjAuviTi4bdAhUtrVkKHe7aARk4FBDoAQg_MAU#v=onepage&q=Seventh%20Army%20Symphony%20Orchestra%20Samuel%20Adler&f=false ''A Conductor's Guide to Choral-Orchestral Works, Part 1'' Jonathan D. Green, Scarecrow Press, Oxford, 1994, Chapter II – Survey of Works] p. 14 {{ISBN|978-0-8108-4720-0}} Samuel Adler sopra books.google.com{{en}}</ref>
 
Mentre le opere orchestrali e operistiche di compositori ebrei sarebbero generalmente considerate laiche, molti compositori ebrei (oltre che non ebrei) hanno incorporato nella loro musica temi e motivi ebraici. A volte questo viene fatto copertamente, come la musica della band klezmer che molti critici e osservatori credono si trovi nel terzo movimento della [[Sinfonia n. 1 (Mahler)|Sinfonia n. 1 di Mahler]] (anche se apparentemente imita il suono di una banda locale della Moravia) e questo tipo di riferimento ebraico era il più comune durante il diciannovesimo secolo quando mostrare apertamente la propria ebraicità probabilmente avrebbe ostacolato le possibilità per un ebreo di assimilarsi. Durante il XX secolo, tuttavia, molti compositori ebrei hanno scritto musica con riferimenti e temi ebraici diretti, ad es. [[David Amram]] (''Symphony – "Songs of the Soul"''), [[Leonard Bernstein]] (''Kaddish Symphony'', ''Chichester Psalms''), [[Ernest Bloch]] (''Schelomo''), [[Arnold Schönberg]] ([[#Caso di studio nella cultura ebraica secolare: l'identità ebraica nell'Europa centrale del XIX secolo|vedi sotto]]), [[Mario Castelnuovo-Tedesco]] (''Concerto per violino n. 2'') [[Kurt Weill]] ( ''The Eternal Road'') e Hugo Weisgall (''Psalm of the Instant Dove''). Tuttavia, anche durante il XX secolo alcuni compositori ebrei citavano spesso musica ebraica in contesti non ebraici; per esempio, [[George Gershwin|Gershwin]] usava melodie liturgiche e canzoni ebraiche per alcuni numeri in ''[[Porgy and Bess]]'' e molti credono anche che il [[clarinetto]] d'apertura [[glissando]] nella sua ''[[Rapsodia in blu]]'' sia un riferimento al klezmer. Infine, molti compositori non ebrei (per lo più, ma non tutti, russi) hanno composto musica classica con chiari temi e ispirazione ebraici, come [[Max Bruch]] (''Kol Nidre''), [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Sergei Prokofiev]] (''Ouverture su temi ebraici''), [[Maurice Ravel]] (''Chanson hébraïque'' in [[Lingua yiddish|Yiddish]], ''Deux mélodies hébraïques'' - tra cui "Kaddisch" in [[Lingua aramaica|aramaico]] e "Fregt di velt di alte kashe" in yiddish),<ref>Ruben Frankenstein, Ravel's Chants hébraïques, ''Mendele: Yiddish literature and language'', [http://shakti.trincoll.edu/~mendele/vol04/vol04.131 Vol. 4.131], October 8, 1994. Accessed 12 February 2006.</ref> [[Dmitrij Šostakovič|Dmitri Shostakovich]] (''Trio per pianoforte n. 2'', ''From Jewish Folk Poetry'' e la ''Sinfonia n. 13 "Babi Yar"'')<ref>James Loeffler, [http://www.nextbook.org/features/feature_shostakovich.html Hidden Sympathies] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070416210642/http://www.nextbook.org/features/feature_shostakovich.html |data=16 aprile 2007 }}, nextbook.org. Accessed 12 February 2006</ref> e [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Igor Stravinsky]] (''Abraham and Isaac'', ha usato il [[testo masoretico]] di un passo della Genesi, ed era dedicato agli ebrei e allo Stato di Israele). Molte opere operistiche di compositori non ebrei mostrano una connessione diretta e simpatia per il popolo ebraico e la sua storia, come ''[[Samson et Dalila]]'' di [[Camille Saint-Saëns|Saint-Saëns]] e il ''[[Nabucco]]'' di [[Giuseppe Verdi|Verdi]].