Utente:Sorosorokiri/Sandbox: differenze tra le versioni
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'''Dovresti organizzare in maniera più coerente questa parte, magari provando a suddividere il testo nelle varie tematiche affrontate dall<nowiki>'autore, come ad esempio ''la dialettica, il surrealismo''</nowiki> ecc'''
Si tratta di un romanzo in cui si intrecciano [[surrealismo]], [[esistenzialismo]] e l'[[allegoria]] dell'angoscia dell’uomo di fronte alla propria solitudine e alla morte.<ref>{{Cita web|url=https://kajap.hypotheses.org/142|titolo=Dans les sables mouvants d’Abe Kôbô|autore=Laurent Rauber|data=19 settembre 2010|lingua=fr|accesso=2 agosto 2018}}</ref>
Nell'epigrafe all'inizio del libro si legge: "Dove non esiste la punizione, non c'è nemmeno il pacere della fuga.<nowiki>''</nowiki><ref>{{Cita libro|autore=Kōbō Abe|titolo=La Donna di Sabbia|collana=Le Fenici|anno=2012|editore=Guanda Editore}}</ref> '''L’autore usa un paradosso per dimostrare come una comprensione [[dialettica]] dell’essere umano possa illuminare su nuove possibilità di emancipazione. Per comprensione dialettica, in questo caso, si intende come gli opposti interagiscono tra loro, creando nuovi fenomeni e possibilità di comprensione. Nello specifico, nell'epigrafe, vengono menzionate punizione e libertà, correlate tra loro; la libertà è “libertà da qualcosa”, mette in relazione elementi opposti e mostra come questi si intreccino. Nel dire che la libertà si articola come “libertà da qualcosa” l’autore la considera un concetto negativo, che può venir percepita come assenza; un tipo di pensiero comune tra i pensatori che fanno propria una retorica di tipo distopico. Quest’assenza di libertà si vede nel romanzo, nell'imprigionamento di Niki, che scopre le potenzialità della libertà proprio attraverso la sua reclusione all'interno della buca di sabbia. L’epigrafe, che può essere letta come l’espressione della [[dialettica signore-servo]] di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]], riassume le dinamiche su cui si basa il romanzo, espressione di una dialettica della distanza.'''<ref name=":9">{{Cita libro|autore=Isaac Clarke Holyoak|titolo=A Dialectic of Distance: Emancipation in Kōbō Abe's "The Woman in the Dunes"|data=19 Aprile 2010|lingua=en}}</ref> '''cerca di semplificare il discorso. Non si capisce bene.'''
Protagonista assoluta è la sabbia, il cui fluire continuo rappresenta una metafora perfetta della vita umana<ref name=":1" /> e della rincorsa ossessiva a un sé pieno di contraddizioni e sfuggevole.<ref name=":0" /> Essa viene descritta in termini scientifici all'inizio del romanzo, per poi assumere pian piano connotazioni ambigue, fino a configurarsi come surreale metafora dei legami sociali opprimenti che l’autore vuole delineare.<ref name=":6">{{Cita libro|autore=Maria Roberta Novielli|autore2=Paola Scrolavezza|titolo=Lo schermo scritto : letteratura e cinema in Giappone|anno=2012|editore=Libreria Editrice Cafoscarina|città=Venezia|pp=143-148|OCLC=828224960}}</ref>
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