Ja'far al-Kalbi II: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m eliminata categoria ridondante ("Emirati di Sicilia" è contenuta in "Arabi di Sicilia"
mNessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{Bio
|Nome = Jaʿfar ibn Abī l-Futūḥ Yūsuf
|Nome =
|Cognome = detto Jaʿfar al-Kalbī II
|PreData = {{arabo|ﺟﻌﻔﺮ ﺑﻦ ﺍﺑﻲ ﺍﻟﻔﺘﻮﺡ ﻳﻮﺳﻒ}}
|PreData = ''Jaʿfar al-Kalbī''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Palermo
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Palermo
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?1019
|Attività = politico
|Nazionalità = arabo
|FineIncipit = fu un [[Emiro]] della dinastia [[Kalbiti|kalbita]] che governò la [[Sicilia]] a partire dal [[998]] fino al [[1019]]
|Categorie = no
}}
Riga 21:
Durante il suo regno la Sicilia raggiunse l'apice del suo benessere durante la dominazione araba, rafforzando al massimo la sua potenza militare, arrivando a grandi livelli di benessere economico e fiorendo splendidamente nel campo delle arti e della letteratura. Amante della pace, egli preferì la vita agiata ai disagi delle spedizioni militari, trascorrendo il suo tempo nell'ozio e nel benessere del suo [[Parco della Favara]] (''fawwāra'' = "sorgente") in cui dispose l’edificazione di [[Castello di Maredolce|Maredolce]] a [[Palermo]], noto ancora in età normanna come ''Qaṣr Jaʿfar'' (il palazzo di Jaʿfar), circondato da poeti e artisti di ogni sorta. Lui stesso fu un fine poeta, scrittore e filologo esperto.
 
Jaʿfar rappresenta il momento di massima espansione e influenza per l'[[Storia della Sicilia islamica|Emirato di Sicilia]]. ''Balarm'', ovvero il nome arabo di [[Palermo]] al tempo, raggiunse sotto Jaʿfar al-Kalbī II grandi splendori e si colmò di parchi reali coltivati a [[Phoenix dactylifera|palma da dattero]]<ref>http://www.palermoweb.com/cittadelsole/monumenti/castello_maredolce.htm</ref>.
 
L'autorità dell'emiro Jaʿfar fu contestata nel [[1015]] da suo fratello ʿAlī, che raccolse un esercito di schiavi berberi e africani di colore, cercando di rovesciarlo. Il tentativo fallì e ʿAlī fu catturato e giustiziato.<br>