Neil Armstrong: differenze tra le versioni
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Dopo il ruolo nell'equipaggio di riserva dell<nowiki>'</nowiki>''Apollo 8'', Slayton offrì ad Armstrong il comando dell<nowiki>'</nowiki>''[[Apollo 11]]'' il 23 dicembre del [[1968]], mentre l<nowiki>'</nowiki>''Apollo 8'' orbitava intorno alla [[Luna]].<ref>{{Cita|Craig Nelson|p. 17|Nelson2009}}, 2009.</ref> In un incontro che non venne reso noto fino alla pubblicazione della biografia di Armstrong nel [[2005]], Slayton gli disse che nonostante il programma prevedesse lui come comandante, Aldrin come pilota del modulo lunare e Collins come pilota del modulo di comando, gli offriva la possibilità di assegnare a [[Jim Lovell]] il posto di Aldrin. Dopo averci riflettuto per un giorno, Armstrong rifiutò l'offerta poiché - come disse a Slayton - non aveva alcun problema a lavorare con Aldrin, né avrebbe potuto offrire una valida giustificazione sul perché Lovell, che era stato comandante della ''[[Gemini 12]]'', operasse come pilota del modulo lunare, posizione che, in via non ufficiale, era considerata essere al gradino più basso nell'equipaggio della missione.<ref>{{Cita|J. R. Hansen|p. 338|Hansen}}, 2005.</ref>
Nel marzo del [[1969]], in una riunione tra Slayton, [[George Low]], [[Robert R. Gilruth]] e [[Christopher C. Craft]], divenne chiaro che il primo uomo a posare il piede sulla Luna sarebbe stato proprio Armstrong, favorito nella scelta anche dal proprio carattere che non l'avrebbe portato ad insuperbirsi per l'esperienza.<ref name="Hansen, ch. 25.">{{Cita|J. R. Hansen|cap. 25|Hansen}}, 2005.</ref> In una conferenza stampa tenutasi il 14 aprile 1969, Slayton indicò la disposizione dell'equipaggio nel modulo lunare quale giustificazione del fatto che Armstrong sarebbe stato il primo ad uscire. Il portello si apriva verso l'interno a destra, risultando d'ostacolo per il pilota. In più,
Il 16 luglio del 1969 Armstrong ricevette una falce di luna di [[polistirene]] da [[Guenter Wendt]], che gliela presentò come una chiave per la Luna; in cambio Armstrong gli offrì un biglietto per un "taxi spaziale, buono per due pianeti".<ref>{{Cita|J. R. Hansen|p. 407|Hansen}}, 2005.</ref>
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