Guido Rey: differenze tra le versioni

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Fu anche [[Fotografia|fotografo]] molto apprezzato. Le sue fotografie appartenevano al genere della fotografia ''pittorialista'',<ref name=viaggi>[http://www.viaggimagazine.it/articoli/000555 Viaggi Magazine: ''Guido Rey - Fotografo pittorialista'', maggio 2004]</ref> che ricreava quadri famosi con effetti di ''[[Tableau vivant|tableaux vivants]]'',<ref name=exib>[http://www.exibart.com/notizia.asp?IDCategoria=55&IDNotizia=7436 exibart.com - ''Guido Rey e lo scenario artistico europeo fra Otto e Novecento'', 29 maggio 2003]</ref> e gli fruttarono diversi premi: alla prima Esposizione Nazionale di Torino del [[1898]] ed alla seconda Esposizione Nazionale di Firenze del [[1899]] (dove vince la medaglia d'oro). Nel [[1902]] fu presente all'Esposizione Internazionale di Arte Decorativa e Moderna di Torino, ed in questa occasione ottenne rinomanza internazionale, con articoli su giornali di [[Londra]] e [[New York]].<ref name=gazzetta>[http://www.lagazzettaweb.it/Pages/art_gazz/2004/mainpage/guido_rey04.html Lidia Tosi, ''La fotografia pittorialista di Guido Rey'', su ''La gazzetta web'', 7 maggio 2004] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080327051850/http://www.lagazzettaweb.it/Pages/art_gazz/2004/mainpage/guido_rey04.html |data=27 marzo 2008 }}</ref>
 
Nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]], all'albergo [[Giomein]] di [[Cervinia|Breuil]], conobbe lo scrittore [[Edmondo deDe Amicis]] ed il figlio Ugo.<ref name=cervino>Emanuele Damilano, ''Edmondo De Amicis e Guido Rey ai piedi del Cervino'', su ''Alpidoc'' n°67, Costarossa Edizioni, Settembre 2008, pp. 66-71, [http://www.scribd.com/doc/8524059/Edmondo-De-Amicis-e-Guido-Rey-ai-piedi-del-Cervino-di-Emanuele-Damilano consultabile online]</ref> Ne nacque una profonda amicizia che ebbe ripercussioni anche sull'attività alpinistica di Rey: questi infatti cominciò ad insegnare la pratica alpinistica a Ugo de Amicis e i due divennero presto una cordata molto affiatata.<ref name=cervino /> I due furono molto attivi sul [[Cervino]], montagna che Rey scalò in tutto 5 volte, e sul versante francese del [[Monte Bianco]], con notevoli salite all'Aiguille du [[Grépon]], all'Aiguille des Grands Charmoz, al Dent du Requin, al [[Petit Dru]] ed all'[[Aiguille Verte]].<ref name=inalto />
 
Le esperienze alpinistiche di Rey furono da lui narrate in diversi articoli per le riviste dell'epoca, ed infine raccolte nel libro ''Il Monte Cervino'', uscito a [[Milano]] nel [[1904]] per i tipi di [[Hoepli (casa editrice)|Hoepli]]. Questo libro poteva vantare un'introduzione di [[Edmondo deDe Amicis]], normalmente molto restio a tali operazioni, e splendide vedute disegnate dal suo amico, lo scultore [[Edoardo Rubino]]. Rey si dedicava, inoltre, a tenere conferenze pubbliche.<ref name=cervino />
 
Già in precedenza però Rey aveva pubblicato in volume: dalla collaborazione con lo scrittore [[Sardegna|sardo]] Giovanni Saragat era infatti nato il volume ''Alpinismo a quattro mani'', seguito nello stesso 1904 da ''Famiglia alpinistica. Tipi e paesaggi''.<ref name=sardinia>[http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=114811 Sardegna Digital Library - ''Alpinismo a quattro mani'']</ref>