David Niven: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Origini ===
David Niven nacque a [[Londra]], figlio di '''William Edward Graham Niven''' e di '''Henrietta Julia de Gacher'''.
 
Egli venne chiamato David dal momento che nacque il 1º marzo, giorno appunto della festa di [[Davide di Menevia|San Davide]]. Sua madre Henrietta aveva antenati francesi ed era figlia dell'ufficiale dell'esercito William Degacher (1841-1879, morto nella [[Battaglia di Isandlwana]] durante la [[guerra anglo-zulu]]) e di Julia Caroline Smith, figlia a sua volta del [[Tenente Generale]] James Webber Smith.
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=== Partecipazione alla [[seconda guerra mondiale]] ===
Dopo che il [[Regno Unito]] ebbe dichiarato guerra alla [[Germania nazista|Germania]] nel [[1939]], Niven fece ritorno in patria ed aderì nuovamente all'esercito nazionale. Egli fu l'unico tra le star inglesi di Hollywood a rientrare, nonostante l'ambasciata britannica a [[Washington]] lo invitasse a rimanere in America. Niven venne ricommissionato come [[tenente]] nella [[Rifle Brigade (Prince Consort's Own)|Rifle Brigade]] il 25 febbraio [[1940]]. Egli era però attirato dai [[Commando|Commandos]]s ove venne poi trasferito e assegnato alla base d'allenamento di [[Lochailort|Inverailort House]] nelle [[Highlands]] scozzesi, ove conobbe il futuro maggiore generale sir [[Robert Laycock]]. Niven comandò lo squadrone "A" [[GHQ Liaison Regiment]], meglio conosciuto come "Phantom". Egli lavorò nell'Army Film Unit e prese parte a due film durante gli anni della guerra, ''[[Il primo dei pochi]]'' ([[1942]]) e ''[[La via della gloria]]'' ([[1944]]). Entrambi ottennero il supporto del ministero della guerra britannico, recitando a fianco di attori come [[M.E. Clifton James]] ad impersonare il maresciallo [[Bernard Law Montgomery]]. Durante questo stesso periodo conobbe [[Peter Ustinov]] che però all'epoca era un soldato semplice. I due si rincontreranno poi in ''[[Assassinio sul Nilo]]'' ([[1978]]).
 
Niven prese parte alla [[Battaglia di Normandia|campagna di Normandia]], anche se giunse in [[Francia]] alcuni giorni dopo il [[Sbarco in Normandia|D-Day]]. Egli prestò servizio nei "[[GHQ Liaison Regiment|Phantom Signals Unit]]", col compito di riportare le posizioni nemiche e tenere informato il comando dei cambiamenti delle battaglie. Niven fu di stanza a [[Chilham]] nel [[Kent]]. Durante il resto della sua vita egli parlerà poco della sua esperienza durante la guerra, malgrado il pubblico interesse verso le celebrità che ne avevano preso parte. Una volta dichiarò:
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Nel [[1940]] Niven si sposò con Primula "Primmie" Susan Rollo ([[1921]]-[[1946]]), l'aristocratica figlia di un pilota britannico. Dal matrimonio nacquero due figli, David Jr. e Jamie. La prima moglie morì all'età di 25 anni per i postumi di una caduta accidentale, in cui riportò una frattura alla testa con danni cerebrali. L'incidente accadde durante una partita di "nascondino" nella casa dell'attore [[Tyrone Power]]: Primmie aprì una porta, probabilmente pensando si trattasse di un armadio, ma precipitò per una rampa di scale. Morì il giorno successivo, dopo un inutile intervento chirurgico. A questo riuscito matrimonio, e alle tristi circostanze della morte di Primmie, Niven dedicò toccanti pagine nell'autobiografia ''La luna è un pallone''.
 
La seconda moglie, che Niven conobbe in Inghilterra nel [[1948]], durante le riprese di ''[[Carlo di Scozia (film)|Carlo di Scozia]]'', e che sposò dieci giorni dopo averla conosciuta, fu Hjordis Paulina Tersmeden (nata Genberg, [[1921]]-[[1997]]), indossatrice [[Svezia|svedese]] e attrice mancata. Adottarono due figlie, Kristin e Fiona, su una delle quali si chiacchierò a lungo dato che era ritenuta figlia dello stesso Niven e di un'altra indossatrice, Mona Gunnarson {{citazioneSenza necessariafonte}}. Il matrimonio fu burrascoso quanto il precedente fu felice. Non potendo dedicarsi alla carriera di attrice per l'assenza di talento, ebbe relazioni anche semi-pubbliche con altri uomini e poco a poco divenne alcolizzata. Amareggiata, estraniata e afflitta dalla depressione, si mostrò ubriaca ai funerali di Niven<ref name=CP>Roger Moore, ''Il mio nome è Bond'', Gremese, 2009, pag. 229</ref>, dopo essere stata convinta a partecipare dal [[Ranieri III di Monaco|Principe Ranieri]] che era un amico di famiglia<ref name="test">{{collegamento interrotto|1=[http://www.movietome.com/people/80988/david-niven/bio.html Biografia di David Niven, Movietome.com. 1983-07-29. Controllata il 10/01/2011] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Nel libro di memorie di Niven, non ci sono cenni circa le difficoltà esistenziali di Hjordis e la crisi del matrimonio, tranne una breve separazione di pochi giorni, dopo la quale l'unione tra i due viene descritta come ulteriormente rinsaldata.
 
== Citazioni ==