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== Note ==
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{{Tassobox
|nome=Cormorano comune
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<!-- CLASSIFICAZIONE -->
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Il '''cormorano comune''' ('''''Phalacrocorax carbo''''' <span style="font-variant: small-caps">([[Linnaeus]], [[1758]])</span>) è un [[Aves|uccello]] acquatico della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei [[Phalacrocoracidae|Falacrocoracidi]] diffuso in tutta l'[[Eurasia]] e l'[[Ecozona australasiana|Australasia]], nonché nelle regioni nord-orientali dell'[[America Settentrionale]] e in quelle settentrionali dell'[[Africa]]<ref name=IOC>{{IOC|titolo=Family Phalacrocoracidae|url=https://www.worldbirdnames.org/bow/pelicans/|accesso=12 ottobre 2018}}</ref>.
== Descrizione ==
=== Dimensioni ===
Misura 80-100 cm di lunghezza, per un peso di 1810-2810 g (le femmine sono più piccole dei maschi); l'[[apertura alare]] è di 130-160 cm<ref name=hbw>{{cita web|url=https://www.hbw.com/species/great-cormorant-phalacrocorax-carbo|titolo=Great Cormorant (Phalacrocorax carbo)|lingua=en|accesso=12 ottobre 2018}}</ref>.
=== Aspetto ===
Il cormorano comune, una sorta di corvo dei mari, è un uccello di grandi dimensioni, con la testa, il collo e il corpo di colore scuro e un robusto [[becco]] a forma di uncino.
Le [[Piumaggio|penne]] delle [[Ala (zoologia)|ali]], color [[Bronzo (colore)|bronzo]], sono bordate di nero e creano un contrasto cromatico col resto del corpo; il piumaggio inferiore è quasi interamente nero. I maschi e le femmine adulti si distinguono dai giovani, i quali, nel primo anno di vita, hanno il ventre coperto di piume bianche che formano una grande macchia più o meno estesa. Durante il secondo anno, questa fascia bianca scompare, ma essi restano comunque riconoscibili per il colore brunastro del piumaggio, che comincia ad assomigliare a quello degli adulti solo durante il terzo anno di vita.
La [[Muta (biologia)|muta]] degli adulti ha luogo due volte all'anno: da luglio (dopo la stagione della riproduzione) a dicembre per le [[Penne timoniere|penne della coda]] e, prima della nidificazione, da gennaio ad aprile per le piume della testa, del collo e del corpo.
Ben adattato all'ambiente acquatico (mare o acqua dolce) che gli fornisce la maggior parte del cibo, il cormorano gode di una buona [[Acutezza visiva|capacità visiva]] sia sott'acqua sia in superficie: il suo [[occhio]] infatti è provvisto di una [[membrana nittitante]] trasparente (una terza [[palpebra]] che si sposta dall'angolo interno sull'intero occhio) che funge da [[maschera subacquea]] consentendogli una [[Vista|visione]] eccellente. Il [[tatto]] e l'[[odorato]] sono invece sensi poco sviluppati in questa specie.
Il corpo affusolato, le [[Zampa|zampe]] molto arretrate e munite di larghissime membrane interdigitali gli garantiscono una grande agilità negli spostamenti sottomarini, che avvengono a volte a grandi profondità (fino a 9 metri).
Grazie a un [[apparato respiratorio]] ben sviluppato, quest'uccello può restare un minuto sott'acqua. Non vi rimane più a lungo perché l'acqua penetra all'interno del piumaggio, che è poco impermeabile: infatti la [[Uropigio|ghiandola uropigea]], situata vicino al [[codrione]], che secerne un olio ([[sebo]]) protettivo impermeabilizzante, è atrofizzata. Il cormorano è perciò costretto a effettuare lunghe soste posandosi su di un ramo, con le ali ben spiegate per far asciugare penne e piume. Tuttavia la permeabilità del piumaggio costituisce un vantaggio durante l'[[Immersione subacquea|immersione]]: infatti l'aria imprigionata tra le barbe delle piume diminuisce a causa dell'umidità e quindi non sospinge più il corpo verso l'alto.
Il cormorano è un eccellente volatore, capace di coprire lunghe distanze fendendo l'aria con il collo teso. Il decollo dall'acqua è invece difficoltoso e appare goffo a causa della posizione molto arretrata delle zampe<ref name=hbw/>.
== Biologia ==
I cormorani sono uccelli estremamente sociali. Vivono insieme in colonie che, nel periodo della riproduzione, comprendono parecchie centinaia di coppie. Durante l'inverno poi la tendenza alla coabitazione si accentua ulteriormente e gli uccelli si raggruppano a migliaia lungo i fiumi o sulle grandi distese di acqua ricavandone parecchi vantaggi: maggiore redditività nella pesca, rinforzo della coesione dei gruppi e sollecitazione dei comportamenti nuziali.
Di notte i cormorani si riuniscono a centinaia o a migliaia nei luoghi di riposo, i dormitori, costituiti dai grandi alberi che costeggiano i fiumi, formando «grappoli» di uccelli che vi si posano a partire dal tramonto fino a notte fonda. Di questo soggiorno resta, alla fine dell'inverno, una traccia ben visibile: la crosta biancastra costituita dalle [[Guano|deiezioni]] degli uccelli. I cormorani svernano in genere sempre negli stessi luoghi e spesso anche sullo stesso albero, come ha potuto constatare in [[Vandea]] l'ornitologo francese Pierre Yesou. Nei [[Paesi Bassi]], i ricercatori Eerden e Ziljlstra hanno rilevato che nei dormitori esiste una gerarchia: i maschi adulti hanno una supremazia sulle femmine e sui giovani che non hanno ancora raggiunto la [[maturità sessuale]]. Le zone di riposo vengono scelte in base alla sicurezza e alla quiete che esse garantiscono agli uccelli: quando si sentono tranquilli e ben protetti, i cormorani danno inizio alle parate nuziali.
Grazie alle ali possenti, i cormorani possono compiere ogni giorno spostamenti di parecchie decine di chilometri per raggiungere le zone di alimentazione o i luoghi di riposo e di accoppiamento. Durante il tragitto, gli stormi si dispongono in una formazione a [[Cuneo (fisica)|cuneo]] che ne facilita il volo: un uccello si pone alla testa del gruppo cosicché gli altri possono avanzare nella sua scia compiendo uno sforzo minore. Il ruolo di «guida» viene assunto a turno e con regolarità da altri esemplari. Passata la stagione della riproduzione, quasi tutta la colonia si mette in viaggio verso il Sud: compirà un volo lungo parecchie centinaia di chilometri (anche 2000) per poter raggiungere le zone di svernamento adatte. La maggior parte dei cormorani che svernano in [[Italia]] proviene dalle colonie [[danimarca|danesi]], [[Paesi Bassi|olandesi]] e [[Germania|tedesche]]<ref name=hbw/>.
=== Alimentazione ===
Le aquile rapaci sono predatori molto opportunisti, che si nutrono di tutto ciò che riescono a trovare. La loro dieta è quasi esclusivamente [[Carnivoro|carnivora]]: comprende una vasta gamma di piccoli [[Mammalia|mammiferi]] (principalmente [[Rodentia|roditori]]), [[Aves|uccelli]] (soprattutto [[Galliformes|gallinacei]]), [[Reptilia|rettili]], [[Insecta|insetti]] (comprese le [[Isoptera|termiti]]) e [[Carogna|carogne]] di tutti i tipi. Frequentano regolarmente i bordi delle strade per approfittare degli animali uccisi dalle collisioni con i veicoli. Praticano il [[cleptoparassitismo]] ai danni di altre specie di rapaci, in particolare dei [[Terathopius ecaudatus|falchi giocolieri]]. Si avvicinano anche alle abitazioni, dove frugano regolarmente nei [[Contenitore per rifiuti|bidoni della spazzatura]]. Le aquile rapaci cacciano a partire dai posatoi, inseguendo le loro vittime in aria ed eventualmente camminando sul terreno. A volte si radunano in gran numero attorno agli incendi della boscaglia per catturare gli animali che fuggono in preda al panico. Sono predatori molto potenti: in Kenya, talvolta, riescono a uccidere piccole [[Antilopinae|antilopi]] che pesano il doppio di loro<ref name=hbw/>.
=== Riproduzione ===
Le aquile rapaci nidificano solo una volta a stagione. Quest'ultima varia leggermente a seconda della regione, ma, in generale, ha luogo da aprile a luglio. Entrambi i ''partner'' collaborano assiduamente alla costruzione del [[nido]]. Il maschio si occupa della raccolta dei materiali e la femmina di assemblarli. Il nido è una larga piattaforma di rami, rivestita con erba e foglie fresche, situata in cima ad un'[[acacia]]. Nelle regioni dove non ci sono alberi, come il [[Karoo]], in [[Sudafrica]], la coppia installa generalmente la struttura su un palo del telefono. Il nido viene occupato per due o tre anni consecutivi, quindi viene abbandonato. La covata comprende generalmente due [[Uovo (biologia)|uova]], ma molto spesso giunge all'età dell'[[involo]] un solo aquilotto, in quanto il piccolo più fragile viene quasi sempre [[Cainismo|ucciso]] dal fratello. Il periodo di incubazione dura 45 giorni. Il giovane aquilotto è [[nidicolo]] e resta nel nido tra 76 e 85 giorni. Nei primi giorni dopo la schiusa, viene nutrito quasi esclusivamente dal padre, ma verso i 15 giorni entrambi i genitori si alternano nel compito di fornire il cibo. Quando le uova sono due, i rapporti tra i pulcini sono molto aggressivi. I conflitti tra fratelli e la competizione per il cibo sono quasi sempre fatali per i più deboli. Il primo volo viene effettuato quando il superstite raggiunge l'età di 10 settimane. Quest'ultimo rimane dipendente dagli adulti per altre cinque settimane, ma alcuni giovani rimangono con i loro genitori fino all'inizio della stagione successiva<ref name=hbw/>.
== Distribuzione e habitat ==
L'aquila iberica vive in zone di montagna, ma ad un'altitudine non troppo elevata, in quanto necessita, per nidificare, di alberi di grosse dimensioni e di terreni aperti ai piedi delle pendici per cacciare. Inoltre vive spesso a bassa quota, in [[Foreste sclerofille e miste iberiche sud-occidentali|praterie]] dove crescono alberi sparsi. A prima vista sembra che il suo ''habitat'' sia condizionato dall'abbondanza di prede, <ref name=hbw/>.
== Conservazione ==
Questi rapaci sono comuni. Non abbiamo a disposizione valutazioni precise della loro densità, ma alcuni nidi distano tra loro solo 400 metri. La superficie del loro areale viene stimata in 18.000 chilometri quadrati, ma questi uccelli sono in grado di adattarsi a tutti i tipi di ''habitat'' dove ci siano degli alberi. Nella categoria dei rapaci, questo astore non ha concorrenti diretti. Secondo Christie, la popolazione globale supera senza dubbio le diecimila unità. Nonostante la specie sia perseguitata dai cacciatori, questa attività non ha una grande influenza sulle dimensioni della popolazione<ref name=IUCN/>.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.arkive.org/ovampo-sparrowhawk/accipiter-ovampensis/ Ovampo sparrowhawk (''Accipiter ovampensis'')] on ARKive.
{{Portale|uccelli}}
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