Carlo Lasinio: differenze tra le versioni

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Nacque a [[Treviso]], ma lavorò principalmente a [[Firenze]]. Lasinio iniziò la propria carriera come pittore presso l'[[Accademia di belle arti di Venezia]]. Presto si interessò maggiormente all'incisione, specialmente dopo il trasferimento a Firenze, nel 1778. Affermò la propria reputazione con due serie di [[Acquaforte|acqueforti]] nel 1787 e nel 1789. Realizzò la ''Raccolta di 324 ritratti di artisti eccellenti'', tra il 1790 e il 1796, recuperando anche lastre precedentemente incise da altri autori e colorandole, imprimendole una seconda volta con inchiostri colorati. Tra questi ritratti c'è quello della pittrice fiorentina [[Maria Maddalena Baldacci]]. Lasinio insegnò incisione all'[[Accademia di belle arti di Firenze]], divenendo professore nel 1800.
 
Si firmava con gli anagrammi ''Silanio'' o ''Aloisin''. Praticò varie tecniche, come bulino, acquaforte, maniera nera, maniera a granito e il contorno. Con le lastre multiple realizzava incisione a colori.<ref>{{cita|L'Italia nella Rivoluzione| p. 383}}.</ref>
 
Si trasferì a [[Pisa]] nel 1807, acquisendo la posizione di conservatore al [[Camposanto monumentale|Camposanto di Pisa]]. Fece tentativi considerevoli per proteggere il Camposanto e i suoi affreschi dalla rovina, minacciata dagli effetti distruttivi delle guerre napoleoniche. Nel 1812 iniziò la stesura del suo libro di incisioni - in cui ritrasse gli affreschi del Camposanto - che ebbe come titolo ''Pitture a fresco del Camposanto di Pisa''. Queste grandi incisioni vennero composte nello "stile del contorno", divenuto popolare nella prima parte del diciannovesimo secolo, come reazione ai toni più delicati degli incisori puntinisti del diciottesimo secolo, come [[Francesco Bartolozzi]]. Queste opere furono particolarmente influenti sull'arte europea del diciannovesimo secolo, soprattutto sui [[preraffaelliti]] in [[Inghilterra]]. Secondo [[William Holman Hunt]], lo studio del libro di Lasinio convinse il gruppo a rifiutare l'arte dell'alto [[Rinascimento]] a favore di queste opere. Le incisioni di Lasinio costituiscono inoltre un'importante testimonianza degli affreschi che vennero danneggiati dai bombardamenti della [[Seconda guerra mondiale]].
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== Bibliografia ==
* {{citaCita testo |curatore=Giuseppina Benassati, Lauro Rossi |titolo=L'Italia nella Rivoluzione 1789 1799 |data=1990, pp. 138-143, 146, 150-155 con immagini e 383-384 elenco opere e bio-bibliografia |editore=Grafis Edizioni |città=Casalecchio di Reno |cid=L'Italia nella Rivoluzione |SBN =IT\ICCU\CFI\0133599}} Catalogo mostra alla [[Biblioteca Nazionale Centrale di Roma]].
* {{DBI |nome = LASINIO, Carlo |nomeurl = carlo-lasinio |volume = LXIII volume |anno = 2004 |accesso = 6 novembre 2018}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{citaCita web|url=http://oxfordindex.oup.com/view/10.1093/gao/9781884446054.article.T049441?rskey=THyhKc&result=1&q=lasinio|titolo=Scheda|editore=Università di Oxford}}
* {{DBI|carlo-lasinio}}
* {{Treccani|carlo-lasinio|Lasìnio ‹-ʃ-›, Carlo|accesso=6 novembre 2018}}
* {{cita web|url=http://oxfordindex.oup.com/view/10.1093/gao/9781884446054.article.T049441?rskey=THyhKc&result=1&q=lasinio|titolo=Scheda}}
 
{{Controllo di autorità}}