Prometeo: differenze tra le versioni
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'''Prometeo''' ({{lang-grc|Προμηθεύς|Promethéus|colui che riflette prima|parentesi=no}}), è una figura della [[mitologia greca]], figlio di [[Giapeto (mitologia)|Giapeto]] e di [[Climene (figlia di Oceano)|Climene]]. A questo eroe, amico del genere umano, sono legati alcuni antichissimi miti che ebbero fortuna e diffusione in Grecia. Le tradizioni differiscono talvolta sul nome della madre: al posto di Climene, viene citata [[Asia (Oceanina)|Asia]], figlia di [[Oceano (divinità)|Oceano]], anch'ella un'Oceanina. Una leggenda più antica lo rendeva figlio di un [[Gigante (mitologia)|Gigante]], chiamato [[Eurimedonte (mitologia)|Eurimedonte]], il quale lo aveva generato violentando [[Era (mitologia)|Era]], il che spiegherebbe l'avversione di Zeus verso Prometeo. Prometeo ha vari fratelli: [[Epimeteo (mitologia)|Epimeteo]] ("colui che pensa dopo", a differenza del fratello Prometeo "colui che pensa prima"), [[Atlante (mitologia)|Atlante]], [[Menezio (titano)|Menezio]]. Prometeo si sposò a sua volta. Il nome di sua moglie varia egualmente secondo gli autori: il più delle volte è [[Celeno (pleiade)|Celeno]], o anche Climene. I suoi figli sono [[Deucalione (figlio di Prometeo)|Deucalione]], Lico e [[Chimereo]], ai quali si aggiungono talvolta Etneo, Elleno e Tebe.
La sua azione, posta ai primordi dell'umanità, si esplicava in antitesi a [[Zeus]], dando origine alla condizione esistenziale umana.
Prometeo è un titano amico dell'umanità e del progresso: ruba il fuoco agli dei per darlo agli uomini e subisce la punizione di Zeus che lo incatena a una rupe ai confini del mondo e poi lo fa sprofondare nel Tartaro, al centro della Terra. Ha spesso simboleggiato la lotta del progresso e della libertà contro il potere.
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